
La città
La Regione bacchetta il Comune di Altamura
Tre anni per definire la graduatoria per aiuti economici a persone non autosufficienti. Nominato un commissario ad acta
Altamura - sabato 9 febbraio 2013
18.33
Giunge dalla Regione Puglia la nomina del commissario ad acta relativamente al progetto "Assistenza indiretta personalizzata" nell'ambito del Piano sociale di zona. Quasi tre anni di inerzia da parte degli organi preposti hanno portato la Regione nel corso del tempo a mettere in atto sollecitazioni, diffide e, ora, il commissariamento. Si tratta di sostegni economici a favore di persone gravemente non autosufficienti e dei loro nuclei familiari. L'avviso pubblico di riferimento risale al 4 febbraio 2010, a seguito del quale, ogni Ambito territoriale sociale avrebbe gestito la competenza istruttoria. E a partire dal 12 ottobre 2010 si è dato formalmente avvio alla fase di verifica e valutazione delle istanze presentate: 378 complessive per il nostro Ambito che comprende le città di Altamura (capofila), Gravina, Santeramo e Poggiorsini.
Ma al 22 ottobre 2012, dopo due anni, risultavano elaborate solo 4 istanze (delle 378), nonostante le ripetute sollecitazioni inviate dalla Regione al Comune di Altamura. Un ritardo tanto inammissibile da determinare una formale diffida indirizzata all'Ambito territoriale di Altamura, ad adempiere, non oltre il 30 novembre 2012, all'istruttoria delle domande e a procedere all'approvazione della graduatoria definitiva, per non ritardare ulteriormente l'erogazione del sostegno economico (urgente ed indifferibile) in favore di persone in condizione di non autosufficienza gravissima assistite da familiari in grave disagio economico. Mica noccioline. Il 4 dicembre Altamura risponde. Non con i dati richiesti, bensì con una promessa: entro la fine dell'anno l'istruttoria sarebbe stata espletata.
15 gennaio 2013: solo 12 le istanze valutate. La Regione non ci ha visto più, e in coda anche i cittadini, le associazioni di rappresentanza, di tutela e le organizzazioni sindacali. Si è dato così avvio alla procedura per l'esercizio dei poteri di sostituzione, ossia al commissariamento. La nomina giunge a seguito di una indicazione dello stesso Comune capofila dell'Ambito. Lo stesso Comune inadempiente.
È il sindaco Stacca che stila, in risposta al telegramma regionale del 29 gennaio 2013, il decreto n.11 del 30 gennaio. In tale documento si precisa che "l'istruttoria dei procedimenti è stata curata da Vito Cilifrese (Comune Gravina) e Maria Macella (Santeramo)" e si ritiene di "conferire alla dott.ssa Maria Giulia Bottalico l'incarico di Commissario ad acta".
Quali le considerazioni delle altre parti chiamate in causa? Il Sindaco di Santeramo in Colle, in un primo momento ignaro della questione, ha dichiarato di non sentirsi affatto responsabile del non ottemperamento all'istruttoria e ha sottolineato che la dott.ssa Macella ha operato per 12 ore alla settimana e che il numero delle istanze pervenute dalla città santermana è esiguo (solo 34 su 378).
Il dott. Cilifrese, anch'egli all'oscuro della faccenda, ha malvisto la menzione del proprio nome nel documento a firma di Stacca e provvederà a valutare possibili azioni successive.
Intanto, sono stati fissati altri 60 giorni affinché si provveda agli adempimenti in via sostitutiva e si ponga in essere ogni dispositivo organizzativo utile a completare la graduatoria.
Ma al 22 ottobre 2012, dopo due anni, risultavano elaborate solo 4 istanze (delle 378), nonostante le ripetute sollecitazioni inviate dalla Regione al Comune di Altamura. Un ritardo tanto inammissibile da determinare una formale diffida indirizzata all'Ambito territoriale di Altamura, ad adempiere, non oltre il 30 novembre 2012, all'istruttoria delle domande e a procedere all'approvazione della graduatoria definitiva, per non ritardare ulteriormente l'erogazione del sostegno economico (urgente ed indifferibile) in favore di persone in condizione di non autosufficienza gravissima assistite da familiari in grave disagio economico. Mica noccioline. Il 4 dicembre Altamura risponde. Non con i dati richiesti, bensì con una promessa: entro la fine dell'anno l'istruttoria sarebbe stata espletata.
15 gennaio 2013: solo 12 le istanze valutate. La Regione non ci ha visto più, e in coda anche i cittadini, le associazioni di rappresentanza, di tutela e le organizzazioni sindacali. Si è dato così avvio alla procedura per l'esercizio dei poteri di sostituzione, ossia al commissariamento. La nomina giunge a seguito di una indicazione dello stesso Comune capofila dell'Ambito. Lo stesso Comune inadempiente.
È il sindaco Stacca che stila, in risposta al telegramma regionale del 29 gennaio 2013, il decreto n.11 del 30 gennaio. In tale documento si precisa che "l'istruttoria dei procedimenti è stata curata da Vito Cilifrese (Comune Gravina) e Maria Macella (Santeramo)" e si ritiene di "conferire alla dott.ssa Maria Giulia Bottalico l'incarico di Commissario ad acta".
Quali le considerazioni delle altre parti chiamate in causa? Il Sindaco di Santeramo in Colle, in un primo momento ignaro della questione, ha dichiarato di non sentirsi affatto responsabile del non ottemperamento all'istruttoria e ha sottolineato che la dott.ssa Macella ha operato per 12 ore alla settimana e che il numero delle istanze pervenute dalla città santermana è esiguo (solo 34 su 378).
Il dott. Cilifrese, anch'egli all'oscuro della faccenda, ha malvisto la menzione del proprio nome nel documento a firma di Stacca e provvederà a valutare possibili azioni successive.
Intanto, sono stati fissati altri 60 giorni affinché si provveda agli adempimenti in via sostitutiva e si ponga in essere ogni dispositivo organizzativo utile a completare la graduatoria.