
Territorio
La nostra Murgia, una scommessa da vincere
Quale il ruolo dell'Ente Parco?. Se ne è parlato in un incontro
Altamura - sabato 17 novembre 2012
16.34
Il nostro è un territorio offeso, violentato da troppi anni: spietramento, versamento di veleni, scorie radioattive, militarizzazione di un'area consegnata allo sfacelo con i suoi bunker di cemento armato costruiti per sotterrare rifiuti nucleari. Dopo gli abusi, questa terra grida giustizia.
E agli inizi degli anni '70, la voce della "gente di pace" incominciò a farsi sentire: "No ai poligoni di tiro!", ma anche "No!" al deturpamento del nostro territorio, per noi, per i nostri figli, per il futuro. Ed ecco che Cam (Coordinamento Alta Murgia) divenne sinonimo di tutela del territorio, sapeva di buono, tanto da sfociare tra i cittadini in un comune e diffuso interessamento per la Murgia. 19 dicembre 1987, prima marcia contro le scorie e scariche di veleni.
È partita da queste considerazioni, dettate da Michele Lospalluto (presidente Spiragli), una riflessione sulla terra murgiana posta ieri, durante un incontro spiraglino (nell'ambito del programma "Solchi"). Il Parco dell'Alta Murgia rappresenta una scommessa, tutta da vincere. Istituito nel 2004, vede la presidenza di Cesare Veronico da febbraio 2012.
Al tavolo anche Stefano Landi, presidente Sl&a Turismo, Vito Sette, direttore generale BCC, e il presidente dell'Ente Parco. "Siamo pronti a farvi da consulenti finanziari per sostenere i vostri progetti", è stata la dichiarazione chiave del direttore Sette. L'istituto bancario, a suo dire, opera sul territorio e per il territorio. Sostenere l'economia del posto, dunque, si traduce in un contribuire alla crescita culturale e sociale di un territorio, quello murgiano appunto. Il tutto, secondo le parole di Stefano Landi, deve trovare una riconversione nello sviluppo del turismo. Riconoscere le risorse proprie della Murgia per poi analizzare e mettere in atto strategie di valorizzazione. Ma, per vincere la scommessa, è necessaria una sinergia tra enti e associazioni. Ne è convinto Cesare Veronico.
E agli inizi degli anni '70, la voce della "gente di pace" incominciò a farsi sentire: "No ai poligoni di tiro!", ma anche "No!" al deturpamento del nostro territorio, per noi, per i nostri figli, per il futuro. Ed ecco che Cam (Coordinamento Alta Murgia) divenne sinonimo di tutela del territorio, sapeva di buono, tanto da sfociare tra i cittadini in un comune e diffuso interessamento per la Murgia. 19 dicembre 1987, prima marcia contro le scorie e scariche di veleni.
È partita da queste considerazioni, dettate da Michele Lospalluto (presidente Spiragli), una riflessione sulla terra murgiana posta ieri, durante un incontro spiraglino (nell'ambito del programma "Solchi"). Il Parco dell'Alta Murgia rappresenta una scommessa, tutta da vincere. Istituito nel 2004, vede la presidenza di Cesare Veronico da febbraio 2012.
Al tavolo anche Stefano Landi, presidente Sl&a Turismo, Vito Sette, direttore generale BCC, e il presidente dell'Ente Parco. "Siamo pronti a farvi da consulenti finanziari per sostenere i vostri progetti", è stata la dichiarazione chiave del direttore Sette. L'istituto bancario, a suo dire, opera sul territorio e per il territorio. Sostenere l'economia del posto, dunque, si traduce in un contribuire alla crescita culturale e sociale di un territorio, quello murgiano appunto. Il tutto, secondo le parole di Stefano Landi, deve trovare una riconversione nello sviluppo del turismo. Riconoscere le risorse proprie della Murgia per poi analizzare e mettere in atto strategie di valorizzazione. Ma, per vincere la scommessa, è necessaria una sinergia tra enti e associazioni. Ne è convinto Cesare Veronico.