
La città
"La conoscenza non si svende"
E' la considerazione dei GD sulla lista dei beni in vendita del Liceo. Sul caso, anche il consigliere regionale Ventricelli
Altamura - martedì 22 gennaio 2013
Continua a suscitare scalpore la lista dei beni obsoleti o ritenuti non più utilizzabili messi in vendita dal Liceo classico Cagnazzi. Un elenco ricco di oggetti di scarso valore, come vecchi pc, scaffalature, stampanti, ma anche pezzi di valore museale.
Ieri mattina il preside Biagio Clemente è stato contattato dal consigliere comunale Enzo Colonna e dal consigliere regionale Michele Ventricelli che ritiene opportuno delegare un gruppo di esperti per la verifica del valore storico scientifico degli oggetti messi in vendita. Il preside si è già detto disponibile a rivedere l'elenco e a sospendere il bando. Intanto, anche i Giovani democratici hanno espresso le proprie considerazioni in merito.
"Sono oggetti si legge in un comunicato - che appartengono da decenni alla storia di quel Liceo e che contribuiscono, tutti insieme, a formare un vero e proprio piccolo museo delle scienze che ha formato intere generazioni di studenti del classico e delle scuole in visita".
Tra i beni in elenco ci sono strumenti scientifici di misurazione e dimostrazione di fisica, campioni, materiali e modelli di biologia, mineralogia, planetari, telescopi.
Appresa l'intenzione da parte del dirigente scolastico di modificare la lista, i GD affermano che "vigileranno affinché questo avvenga", auspicando una soluzione che "veda salvaguardata questa fonte di conoscenza e di avvicinamento alle scienze che ha caratterizzato la formazione di centinaia di ragazze e ragazzi e che ancora ha appieno la legittimità della sua funzione". E concludono: "La conoscenza non si svende, la cultura non è mai obsoleta o di troppo".
Ieri mattina il preside Biagio Clemente è stato contattato dal consigliere comunale Enzo Colonna e dal consigliere regionale Michele Ventricelli che ritiene opportuno delegare un gruppo di esperti per la verifica del valore storico scientifico degli oggetti messi in vendita. Il preside si è già detto disponibile a rivedere l'elenco e a sospendere il bando. Intanto, anche i Giovani democratici hanno espresso le proprie considerazioni in merito.
"Sono oggetti si legge in un comunicato - che appartengono da decenni alla storia di quel Liceo e che contribuiscono, tutti insieme, a formare un vero e proprio piccolo museo delle scienze che ha formato intere generazioni di studenti del classico e delle scuole in visita".
Tra i beni in elenco ci sono strumenti scientifici di misurazione e dimostrazione di fisica, campioni, materiali e modelli di biologia, mineralogia, planetari, telescopi.
Appresa l'intenzione da parte del dirigente scolastico di modificare la lista, i GD affermano che "vigileranno affinché questo avvenga", auspicando una soluzione che "veda salvaguardata questa fonte di conoscenza e di avvicinamento alle scienze che ha caratterizzato la formazione di centinaia di ragazze e ragazzi e che ancora ha appieno la legittimità della sua funzione". E concludono: "La conoscenza non si svende, la cultura non è mai obsoleta o di troppo".