
Territorio
La Città Metropolitana tra ritardi e aspirazioni del territorio
Il dibattito sul nuovo ente nella sala consiliare
Altamura - venerdì 5 dicembre 2014
10.24
"I murgiani si devono proporre con la schiena dritta".
Il presidente del Parco dell'Alta Murgia Cesare Veronico coglie l'occasione dell'incontro sulla Città Metropolitana tenutosi nella sala consiliare di Altamura per ribadire le sue ragioni dopo la bocciatura della proposta di inserimento della specificità del Parco all'interno dello statuto del nuovo ente, e rilanciare le sinergie tra gli attori del territorio.
"Finalmente Altamura con Luigi Lorusso ha un suo consigliere a livello provinciale – esordisce il sindaco Mario Stacca introducendo l'incontro – che avrà la responsabilità di rappresentare un territorio ampio ed esigente, in cui ci sono realtà come il Parco e l'Area Vasta. Occorre recuperare i ritardi accumulati e progettare lo sviluppo turistico in vista di Matera 2019, inizia un lungo percorso in cui la Murgia avrà il suo ruolo, anche Ginosa e Laterza vogliono entrare negli accordi con la città Capitale europea della cultura".
Una necessità, quella di fare rete tra le città murgiane, fortemente sottolineata da Luigi Lorusso, organizzatore del convegno: "Occorre fare cartello indipendentemente dai colori politici – afferma il consigliere – e fare squadra con i comuni vicini. Quello delle aree omogenee è un percorso difficile, la bozza dello statuto è ormai pronta, nelle prossime settimane discuteremo gli emendamenti e dovremo approvarlo, altrimenti rischiamo di arrivare al nuovo anno in regime transitorio, con lo statuto della vecchia provincia". Lorusso introduce quindi il primo progetto per il rilancio del territorio: sette percorsi cicloturistici lungo le vie dei siti preistorici altamurani, ideati dall'architetto Pietro Catalano, da integrare in uno più ampio previsto proprio dal Parco dell'Alta Murgia.
Cesare Veronico ribadisce e sottolinea le ragioni dell'ente da lui guidato: "Il 12 dicembre – annuncia – il Parco sarà premiato dal parlamento europeo per la sua carta del turismo sostenibile, un riconoscimento alle quasi 60 iniziative organizzate nel corso dell'anno. Matera? Siamo contenti per la vittoria ma difficilmente i finanziamenti verranno distribuiti al territorio. Per andare da Bari a Matera, però, i turisti devono passare da qui". Veronico torna anche sulla polemica tra Parco e Città Metropolitana: "Mi chiedo ancora perché l'emendamento non è stato recepito, non abbiamo velleità politiche né vogliamo togliere l'agibilità alle amministrazioni, ma solo snellire l'iter burocratico, di ambiente ci occupiamo già in quanto previsto dalla legge. Difendiamo solo il sistema murgiano". Infine, una replica alle accuse sui bilanci del Parco: "Il nostro è un sesto di quello del Gal Terre di Murgia".
Molto critica circa la genesi del nuovo ente anche la prof.ssa Giovanna Iacovone, docente di diritto amministrativo all'Università della Basilicata: "Sono delusa dalla bozza – afferma la docente senza mezzi termini – gli unici soggetti protagonisti sembrano essere i comuni, in barba alla complessità del territorio. Lo statuto dovrebbe partire dalle specificità e riguardare gli interessi delle comunità, non solo le istituzioni". Un deficit di partecipazione democratica, quello dell'iter di costituzione della Città Metropolitana, a cui porre rimedio nel prossimo futuro.
Il presidente del Parco dell'Alta Murgia Cesare Veronico coglie l'occasione dell'incontro sulla Città Metropolitana tenutosi nella sala consiliare di Altamura per ribadire le sue ragioni dopo la bocciatura della proposta di inserimento della specificità del Parco all'interno dello statuto del nuovo ente, e rilanciare le sinergie tra gli attori del territorio.
"Finalmente Altamura con Luigi Lorusso ha un suo consigliere a livello provinciale – esordisce il sindaco Mario Stacca introducendo l'incontro – che avrà la responsabilità di rappresentare un territorio ampio ed esigente, in cui ci sono realtà come il Parco e l'Area Vasta. Occorre recuperare i ritardi accumulati e progettare lo sviluppo turistico in vista di Matera 2019, inizia un lungo percorso in cui la Murgia avrà il suo ruolo, anche Ginosa e Laterza vogliono entrare negli accordi con la città Capitale europea della cultura".
Una necessità, quella di fare rete tra le città murgiane, fortemente sottolineata da Luigi Lorusso, organizzatore del convegno: "Occorre fare cartello indipendentemente dai colori politici – afferma il consigliere – e fare squadra con i comuni vicini. Quello delle aree omogenee è un percorso difficile, la bozza dello statuto è ormai pronta, nelle prossime settimane discuteremo gli emendamenti e dovremo approvarlo, altrimenti rischiamo di arrivare al nuovo anno in regime transitorio, con lo statuto della vecchia provincia". Lorusso introduce quindi il primo progetto per il rilancio del territorio: sette percorsi cicloturistici lungo le vie dei siti preistorici altamurani, ideati dall'architetto Pietro Catalano, da integrare in uno più ampio previsto proprio dal Parco dell'Alta Murgia.
Cesare Veronico ribadisce e sottolinea le ragioni dell'ente da lui guidato: "Il 12 dicembre – annuncia – il Parco sarà premiato dal parlamento europeo per la sua carta del turismo sostenibile, un riconoscimento alle quasi 60 iniziative organizzate nel corso dell'anno. Matera? Siamo contenti per la vittoria ma difficilmente i finanziamenti verranno distribuiti al territorio. Per andare da Bari a Matera, però, i turisti devono passare da qui". Veronico torna anche sulla polemica tra Parco e Città Metropolitana: "Mi chiedo ancora perché l'emendamento non è stato recepito, non abbiamo velleità politiche né vogliamo togliere l'agibilità alle amministrazioni, ma solo snellire l'iter burocratico, di ambiente ci occupiamo già in quanto previsto dalla legge. Difendiamo solo il sistema murgiano". Infine, una replica alle accuse sui bilanci del Parco: "Il nostro è un sesto di quello del Gal Terre di Murgia".
Molto critica circa la genesi del nuovo ente anche la prof.ssa Giovanna Iacovone, docente di diritto amministrativo all'Università della Basilicata: "Sono delusa dalla bozza – afferma la docente senza mezzi termini – gli unici soggetti protagonisti sembrano essere i comuni, in barba alla complessità del territorio. Lo statuto dovrebbe partire dalle specificità e riguardare gli interessi delle comunità, non solo le istituzioni". Un deficit di partecipazione democratica, quello dell'iter di costituzione della Città Metropolitana, a cui porre rimedio nel prossimo futuro.