
La città
Isole ecologiche, piovono critiche sulla giunta
Lunedì mobilitazione dei cittadini per dire no al centro raccolta di Grotta Formica
Altamura - venerdì 10 luglio 2015
8.51
Dovrà ricredersi il primo cittadino Giacinto Forte se pensava di aver definitivamente risolto la questione delle isole ecologiche. Due giorni fa l'annuncio di una nuova localizzazione per i due progetti finanziati dall'Unicam. Una decisione su cui, contrariamente a quanto pronosticato da palazzo di città, sono piovute, abbondanti, le polemiche dei cittadini.
Le due isole sorgeranno una "Grotta Formica" in zona omogenea di Prg di tipo D/2, sulla quale esiste già un progetto definitivo di Centro Comunale di Raccolta mentre il secondo sarà allocato in località "Colonna-Genta" in zona omogenea di Prg di tipo D/1. La prima in prossimità delle Ferrovie Apulo Lucane e l'altra nei pressi della zona industriale di via Gravina.
Una decisione che non è piaciuta tanto ai residenti quanto agli imprenditori. La provocazione parte proprio dalla zona industriale dove alcuni imprenditori hanno già affisso i cartelli "vendesi attività" e promettono di trasferirsi alla zona industriale La Martella se il Municipio non dovesse rivedere la sua posizione.
I residenti di località Grotta Formica invece hanno già raccolto 800 firme per dire no all'isola ecologica e chiederne lo spostamento in un'altra zona. Lunedì scenderanno in piazza per manifestare tutta la loro contrarietà, l'appuntamento è per il 17 luglio in via Martin Luther king "per marciare contro le discariche". Intanto non mancano le reazioni dal mondo della politica.
Per Altamura bene comune è da stigmatizzare il modus operandi della precedente e dell'attuale amministrazione nell'assunzione delle decisioni, in totale solitudine e senza alcuna condivisione con la cittadinanza. Tuttavia, la questione su cui porre l'accento per Enzo Colonna e colleghi è la questione sin qui passata sotto silenzio: il rischio di perdere i finanziamenti.
"Ormai, la cantierizzazione dell'opera incombe, il progetto è ad uno stato avanzato, l'appalto è stato già aggiudicato" e dunque occorre scongiurare il rischio di "perdere i cospicui finanziamenti previsti per la realizzazione dei centri di raccolta a svantaggio delle casse comunali e quindi dei cittadini".
Da ultimo la proposta: realizzare le isole ecologiche in un'area di proprietà comunale, a poche centinaia di metri di distanza da quella che era in procinto di essere realizzata, lungo lo stesso asse viario (Via Carpentino, in direzione Laterza, subito dopo il ponte), distante dal caseggiato ma a ridosso del centro urbano. In questo momento – conclude la nota - sembra che l'ipotesi di via Nenni sia stata sventata ma se il "Gioco dell'oca" dovesse continuare, è una soluzione sempre disponibile. Rimane aperta e non chiarita, ma questa è un'altra eredità della precedente amministrazione, la questione della gestione di queste strutture".
Al sindaco il compito di chetare gli animi. Da più parti intanto rimarcano la necessità di avviare una campagna di informazione sulle isole ecologiche per chiarire "che non sono delle discariche".
Le due isole sorgeranno una "Grotta Formica" in zona omogenea di Prg di tipo D/2, sulla quale esiste già un progetto definitivo di Centro Comunale di Raccolta mentre il secondo sarà allocato in località "Colonna-Genta" in zona omogenea di Prg di tipo D/1. La prima in prossimità delle Ferrovie Apulo Lucane e l'altra nei pressi della zona industriale di via Gravina.
Una decisione che non è piaciuta tanto ai residenti quanto agli imprenditori. La provocazione parte proprio dalla zona industriale dove alcuni imprenditori hanno già affisso i cartelli "vendesi attività" e promettono di trasferirsi alla zona industriale La Martella se il Municipio non dovesse rivedere la sua posizione.
I residenti di località Grotta Formica invece hanno già raccolto 800 firme per dire no all'isola ecologica e chiederne lo spostamento in un'altra zona. Lunedì scenderanno in piazza per manifestare tutta la loro contrarietà, l'appuntamento è per il 17 luglio in via Martin Luther king "per marciare contro le discariche". Intanto non mancano le reazioni dal mondo della politica.
Per Altamura bene comune è da stigmatizzare il modus operandi della precedente e dell'attuale amministrazione nell'assunzione delle decisioni, in totale solitudine e senza alcuna condivisione con la cittadinanza. Tuttavia, la questione su cui porre l'accento per Enzo Colonna e colleghi è la questione sin qui passata sotto silenzio: il rischio di perdere i finanziamenti.
"Ormai, la cantierizzazione dell'opera incombe, il progetto è ad uno stato avanzato, l'appalto è stato già aggiudicato" e dunque occorre scongiurare il rischio di "perdere i cospicui finanziamenti previsti per la realizzazione dei centri di raccolta a svantaggio delle casse comunali e quindi dei cittadini".
Da ultimo la proposta: realizzare le isole ecologiche in un'area di proprietà comunale, a poche centinaia di metri di distanza da quella che era in procinto di essere realizzata, lungo lo stesso asse viario (Via Carpentino, in direzione Laterza, subito dopo il ponte), distante dal caseggiato ma a ridosso del centro urbano. In questo momento – conclude la nota - sembra che l'ipotesi di via Nenni sia stata sventata ma se il "Gioco dell'oca" dovesse continuare, è una soluzione sempre disponibile. Rimane aperta e non chiarita, ma questa è un'altra eredità della precedente amministrazione, la questione della gestione di queste strutture".
Al sindaco il compito di chetare gli animi. Da più parti intanto rimarcano la necessità di avviare una campagna di informazione sulle isole ecologiche per chiarire "che non sono delle discariche".