caschi gialli
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Lavoro

"Insieme per il Lavoro", caschi gialli in protesta

Presente anche una rappresentanza altamurana. Il segretario Feneal Uil Puglia: "Necessaria un'inversione di tendenza"

Caschetti gialli dinanzi alla sede barese della Prefettura, nei giorni scorsi, per protestare contro il calo di lavoro. Presente anche una rappresentanza altamurana. I numeri la dicono lunga sulla crisi che sta vivendo il settore delle costruzioni in Italia: l'attività produttiva è tornata ai livelli di 40 anni fa e si registra ormai il diciannovesimo trimestre consecutivo di calo della produzione.

"E' chiaro che senza una inversione di tendenza, tutto il comparto rischia di implodere completamente". Così, il segretario generale della Feneal Uil di Puglia e di Bari, Salvatore Bevilacqua, durante la conferenza stampa tenutasi al Comune di Bari, nell'ambito della manifestazione "Insieme per il lavoro". "I dati delle Casse Edili a livello nazionale – dice Bevilacqua – ben evidenziano la gravità della situazione settoriale. Tra il 2008 e il 2012, in Italia, il numero di ore lavorate ha subito una contrazione del 34,1%, mentre per operai e imprese il calo si è attestato, rispettivamente al 31,2% e al 26,6%. I primi risultati del 2013 confermano il trend negativo in atto: -15,7% ore lavorate; -13,7% operai e +12,2% imprese iscritte a gennaio 2013 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A livello provinciale, i dati della Cassa Edile di Bari evidenziano, tra il 2008 ed il 2013, una calo del 36% per numero di ore lavorate, del 30% per numero operai iscritti e del 16% per numero di imprese iscritte. Ovviamente non c'è più da meravigliarsi, se è vero che anche i dati Istat sulle forze di lavoro non offrono alcun conforto: nel primo trimestre 2013 si è registrato un ulteriore calo che porta ad una perdita di 446.000 occupati nel settore dall'inizio della crisi nel 2008 (-22,1%). Inoltre, se si considerano anche gli altri comparti collegati al settore delle costruzioni, si stima una perdita occupazionale complessiva di 690.000 unità".

Che fare, dunque? "Intanto un fronte comune per affrontare la crisi – spiega il segretario Feneal – con ANCE Bari e BAT unitamente alle altre sigle sindacali di settore. Poi, è una questione di priorità, che vanno individuate: ad esempio è importante rivedere vincoli imposti dal Patto di Stabilità, con l'obiettivo di liberare risorse. E' inoltre fondamentale definire un piano di rapido pagamento di tutti i debiti pregressi delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese per i lavori da queste eseguiti". Un altro tema importante è quello degli investimenti pubblici: "E' urgente – continua Bevilacqua - predisporre un programma prioritario di investimenti, anche con il contributo dei privati, che riguardino piccole e medie opere funzionali alla riqualificazione delle città, alla messa in sicurezza del territorio, alla riqualificazione ed all'ammodernamento del patrimonio scolastico. Inoltre, bisogna dare immediata attuazione ai programmi infrastrutturali già finanziati ed evitare di commettere gli errori del passato in vista del prossimo ciclo di Programmazione Europea 2014-2020".
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