
Ospedale e sanità
In memoria di due grandi medici altamurani: Franco Vulpio e Antonio Sacchetti
Cerimonia di dedicazione del Reparto di Nefrologia dell'Ospedale della Murgia
Altamura - sabato 28 giugno 2014
17.22
Una sala gremita, quella dell'auditorium dell'Ospedale della Murgia, che ha applaudito la dedicazione del Reparto di Nefrologia e Dialisi a due medici altamurani: Francesco Vulpio e Antonio Sacchetti.
Una cerimonia dettata dall'intento di ricordare due figure professionali che tanto hanno dato alla medicina con il loro profuso impegno e tanto hanno offerto al proprio territorio con i risultati conseguiti. Lungo l'elenco dei meriti di entrambi. Tutti hanno espresso parole di commozione sottolineando bensì il loro lavoro, ma soprattutto la loro umanità, dedizione e passione. Con la memoria del cuore, Tonino Santoro, delegato A.N.E.D., ha tracciato alcuni episodi della vita di Antonio Sacchetti, scomparso pochi mesi fa e di Franco Vulpio, scomparso nel 1996. Lo stesso il direttore generale pro-tempore, Antonino Giannone, nell'elogio funebre pronunciato nella Cattedrale di Altamura, tracciò la figura e l'impegno del dr. Vulpio promettendone il riconoscimento e la dedica del reparto di Nefrologia e Dialisi nell'erigendo Ospedale della Murgia.
Il dr. Vulpio, tra l'altro legato da profonda amicizia al dr. Sacchetti, nel dicembre del 1981 ha dato vita, tra non poche difficoltà, al reparto di Nefrologia dell'ospedale Umberto I di Altamura con il supporto del prof. Alberto Amerio, suo mentore e direttore dell'Istituto di Nefrologia medica dell'Università degli Studi di Bari, ove aveva svolto il tirocinio ospedaliero.
Come ha sottolineato nell'occasione il dr. Francesco Petrarulo, direttore Dip. Az. Nefro-Urologico Asl, l'apertura del reparto in Altamura fu una vera e propria boccata d'ossigeno per tutti gli emodializzati del territorio che, fino a quel momento, erano costretti a percorrere molti chilometri da pendolari per sottoporsi agli assidui trattamenti. Testimonianza giunta anche da Tonino Santoro che ha ripercorso il periodo raccontando la sua esperienza personale di malato e la ritrovata fiducia nella vita trasmessagli dal dr. Vulpio.
Note di commozione nel discorso tenuto dal sindaco Mario Stacca che, abbracciando le famiglie presenti, ha ricordato l'immensa e ineguagliabile passione per il lavoro dei suoi colleghi, Vulpio e Sacchetti, volti entrambi ad una difficile missione: dedicarsi agli altri.
"Hanno arricchito di significato la Medicina pubblica con la completa dedizione alla collettività", così il dr. Domenico Colasanto, direttore generale Asl, che ha definito il dr. Vulpio "pioniere" del centro Dialisi di Altamura e tracciato il percorso di continuazione dell'eccellente lavoro nel Centro svolto da dr. Sacchetti fino a poco tempo fa.
Parole che riecheggiavano nei cuori dei presenti, non solo amici e parenti dei due medici, ma anche colleghi e soprattutto pazienti che hanno voluto condividere un momento di grande emozione esprimendo con gli applausi rispetto e stima.
A seguire, la benedizione della targa da parte di don Giovanni Monitillo.
Una cerimonia dettata dall'intento di ricordare due figure professionali che tanto hanno dato alla medicina con il loro profuso impegno e tanto hanno offerto al proprio territorio con i risultati conseguiti. Lungo l'elenco dei meriti di entrambi. Tutti hanno espresso parole di commozione sottolineando bensì il loro lavoro, ma soprattutto la loro umanità, dedizione e passione. Con la memoria del cuore, Tonino Santoro, delegato A.N.E.D., ha tracciato alcuni episodi della vita di Antonio Sacchetti, scomparso pochi mesi fa e di Franco Vulpio, scomparso nel 1996. Lo stesso il direttore generale pro-tempore, Antonino Giannone, nell'elogio funebre pronunciato nella Cattedrale di Altamura, tracciò la figura e l'impegno del dr. Vulpio promettendone il riconoscimento e la dedica del reparto di Nefrologia e Dialisi nell'erigendo Ospedale della Murgia.
Il dr. Vulpio, tra l'altro legato da profonda amicizia al dr. Sacchetti, nel dicembre del 1981 ha dato vita, tra non poche difficoltà, al reparto di Nefrologia dell'ospedale Umberto I di Altamura con il supporto del prof. Alberto Amerio, suo mentore e direttore dell'Istituto di Nefrologia medica dell'Università degli Studi di Bari, ove aveva svolto il tirocinio ospedaliero.
Come ha sottolineato nell'occasione il dr. Francesco Petrarulo, direttore Dip. Az. Nefro-Urologico Asl, l'apertura del reparto in Altamura fu una vera e propria boccata d'ossigeno per tutti gli emodializzati del territorio che, fino a quel momento, erano costretti a percorrere molti chilometri da pendolari per sottoporsi agli assidui trattamenti. Testimonianza giunta anche da Tonino Santoro che ha ripercorso il periodo raccontando la sua esperienza personale di malato e la ritrovata fiducia nella vita trasmessagli dal dr. Vulpio.
Note di commozione nel discorso tenuto dal sindaco Mario Stacca che, abbracciando le famiglie presenti, ha ricordato l'immensa e ineguagliabile passione per il lavoro dei suoi colleghi, Vulpio e Sacchetti, volti entrambi ad una difficile missione: dedicarsi agli altri.
"Hanno arricchito di significato la Medicina pubblica con la completa dedizione alla collettività", così il dr. Domenico Colasanto, direttore generale Asl, che ha definito il dr. Vulpio "pioniere" del centro Dialisi di Altamura e tracciato il percorso di continuazione dell'eccellente lavoro nel Centro svolto da dr. Sacchetti fino a poco tempo fa.
Parole che riecheggiavano nei cuori dei presenti, non solo amici e parenti dei due medici, ma anche colleghi e soprattutto pazienti che hanno voluto condividere un momento di grande emozione esprimendo con gli applausi rispetto e stima.
A seguire, la benedizione della targa da parte di don Giovanni Monitillo.