
La città
Imu agricola, scadenza fissata al 10 febbraio ma c'è tempo sino a marzo
Il comune di Altamura classificato come "parzialmente montano"
Altamura - mercoledì 28 gennaio 2015
12.45
I contribuenti altamurani in possesso di terreni agricoli che non rientrano nelle categorie esentate, sono tenuti a versare l'IMU per l'intero anno 2014, in unica soluzione, entro il 10 febbraio 2015, anche se gli uffici comunali considereranno tempestivi i pagamenti effettuati entro il 25 marzo 2015.
Questa la decisione di Palazzo di Città in merito alla controversa questione dell'Imu agricola.
Come si ricorderà, il relativo decreto governativo, che si applica ai terreni agricoli e non coltivati ubicati nei comuni classificati parzialmente montani, aveva provocato forti polemiche e proteste in tutta Italia, sia in relazione ai criteri di individuazione dei terreni da tassare che per la scadenza ravvicinata del termine di pagamento. Una questione dapprima dilazionata con un rinvio e poi finita innanzi al Tar del Lazio, che qualche giorno fa ha sancito l'esenzione totale per 3.456 comuni.
Altamura è classificata, sulla base degli elenchi Istat, quale comune "parzialmente montano". I contribuenti in possesso di terreni agricoli e non aventi la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale e non iscritti nella previdenza agricola, sono quindi tenuti a versare l'Imu per l'intero anno 2014, per un'aliquota pari al 7,6 ‰. La base imponibile si calcola in base reddito dominicale, ossia relativo alla proprietà dei fondi e non al concreto esercizio dell'attività agricola, risultante in catasto, rivalutato del 25 per cento e moltiplicato per 135. I criteri individuati sono validi anche per il 2015.
A fronte delle novità normative sopravvenute dopo la pubblicazione del decreto, in considerazione delle condizioni di incertezza sugli obblighi di versamento, ed a seguito dei provvedimenti di sospensiva ad opera del Tar Lazio, presso il quale pendono ancora nel merito i relativi giudizi, il pagamento potrà essere effettuato entro la predetta data, oltre la quale sarà sempre possibile il ravvedimento operoso, con cui è possibile regolarizzare versamenti di imposte omessi o insufficienti e altre irregolarità fiscali, beneficiando della riduzione delle sanzioni.
Questa la decisione di Palazzo di Città in merito alla controversa questione dell'Imu agricola.
Come si ricorderà, il relativo decreto governativo, che si applica ai terreni agricoli e non coltivati ubicati nei comuni classificati parzialmente montani, aveva provocato forti polemiche e proteste in tutta Italia, sia in relazione ai criteri di individuazione dei terreni da tassare che per la scadenza ravvicinata del termine di pagamento. Una questione dapprima dilazionata con un rinvio e poi finita innanzi al Tar del Lazio, che qualche giorno fa ha sancito l'esenzione totale per 3.456 comuni.
Altamura è classificata, sulla base degli elenchi Istat, quale comune "parzialmente montano". I contribuenti in possesso di terreni agricoli e non aventi la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale e non iscritti nella previdenza agricola, sono quindi tenuti a versare l'Imu per l'intero anno 2014, per un'aliquota pari al 7,6 ‰. La base imponibile si calcola in base reddito dominicale, ossia relativo alla proprietà dei fondi e non al concreto esercizio dell'attività agricola, risultante in catasto, rivalutato del 25 per cento e moltiplicato per 135. I criteri individuati sono validi anche per il 2015.
A fronte delle novità normative sopravvenute dopo la pubblicazione del decreto, in considerazione delle condizioni di incertezza sugli obblighi di versamento, ed a seguito dei provvedimenti di sospensiva ad opera del Tar Lazio, presso il quale pendono ancora nel merito i relativi giudizi, il pagamento potrà essere effettuato entro la predetta data, oltre la quale sarà sempre possibile il ravvedimento operoso, con cui è possibile regolarizzare versamenti di imposte omessi o insufficienti e altre irregolarità fiscali, beneficiando della riduzione delle sanzioni.