
Territorio
Imposta sull'immondizia, continua ad aumentare?
Intervista al direttore della Confesercenti Puglia
Altamura - lunedì 13 gennaio 2014
10.32
Ad Altamura si chiama ancora TARSU, nella maggiorparte dei comuni d'Italia la chiamano già TARES ma per tutti i contribuenti è semplicemente l'imposta sull'immondizia. Una tassa che, come gli stessi rifiuti, diventa sempre più ingombrante, scomoda ed onerosa. Invece la "monnezza", anziché essere un affare per pochi, potrebbe diventare una risorsa per tutti. Con Nicola Caggiano, direttore regionale della Confesercenti Puglia, cerchiamo di capire qualcosa in più.
Negli ultimi anni la tarsu continua ad aumentare, lei che cosa ne pensa?
Vorrei ricordare, innanzitutto, che la TARSU (Tassa sui rifiuti solidi urbani) è stata superata dal 2011 trasformandosi in TARES (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi), includendo, oltre ai rifiuti anche il costo dei servizi comunali. La TARSU era rapportata alla superficie degli immobili, con una tariffa differente a seconda della destinazione d'uso (abitazione, depositi, garage, locali commerciali/artigianali, uffici). La TARES, introdotta da Berlusconi e applicata dal Governo Monti, oltre che sulla superficie, è calcolata sul numero dei residenti nell'immobile, sulla destinazione d'uso e sulla produzione media dei rifiuti dell'attività che ivi si svolge. Inoltre la TARES deve produrre al Comune non solo la copertura totale del costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, ma anche gli oneri per la gestione del servizio stesso e i cosiddetti "servizi indivisibili".
La TARES, quindi, costa di più della TARSU.
Ad Ottobre 2013, il Parlamento, in fase di conversione del decreto legge sulla formulazione dei bilanci dei Comuni, previde la possibilità di applicare, solo per l'anno 2013, la vecchia TARSU al posto della TARES, ma solo per quei comuni che a quella data non avevano già deliberato le nuove tariffe TARES.
Ad Altamura fu possibile riapplicare la TARSU proprio perché il Comune era in forte ritardo circa l'approvazione del proprio bilancio ed anche perché la Confesercenti che, conosciuta la notizia del provvedimento parlamentare, propose ed ottenne il ritorno, almeno per il 2013, alla TARSU.
L'Amministrazione comunale, tuttavia, nell'applicazione della TARSU, ha deciso di aumentarla comunque per coprire il costo del servizio. I cittadini italiani, inoltre, a dicembre hanno pagato direttamente allo Stato, 30 centesimi a mq. per i "servizi indivisibili", ovvero quelli che il Comune eroga a tutti e cioè la polizia locale, l'anagrafe, l'illuminazione pubblica, la manutenzione del verde e delle strade.
Nel 2014, quindi, pagheremo di più, soprattutto perchè ad Altamura il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti è troppo oneroso e va coperto al 100% del suo costo .
Rispetto alla TARSU, nel 2014, con la TARES potremo avere aumenti medi per le famiglie anche superiori al 30%. Andrà ancora peggio per le attività commerciali e di ristorazione. La nuova tassa distinguerà tra le varie tipologie di rifiuti in base alle modalità di raccolta e smaltimento. Questo determinerà per i negozi in genere un rincaro fino al 400% per ristoranti, bar e pizzerie e addirittura del 600% per i negozi di frutta e verdura e fiorai. All'orizzonte si profila perciò una vera e propria batosta per molte attività produttive già messe alle corde da una crisi senza precedenti.
Secondo lei non sarebbe più giusto premiare quei cittadini che fanno la raccolta differenziata?
Certamente va premiato chi differenzia tra rifiuti veri e propri e tutto ciò che può essere avviato al riutilizzo, ma occorre che il servizio di raccolta sia predisposto per il conferimento, il trasporto, il deposito, il trattamento "differenziato" fino al "riutilizzo" in altre forme.
L'Appalto per il servizo, quindi, deve essere improntato a tale scopo e il Regolamento Comunale potrà prevedere sconti nel pagamento del tributo riservati sia a privati cittadini (utenze domestiche) che facciano utilizzo della compostiera o che depositino rifiuti in forma differenziata direttamente nella Stazione Ecologica Attrezzata (o isole ecologiche), sia ad attività commerciali, artigianali, industriali, di servizi, enti (utenze non domestiche) che dimostrino di aver regolarmente avviato il recupero di rifiuti speciali assimilati. Anche l'uso dei cassonetti andrebbe regolamentato affinchè si paghi in rapporto alla effettiva produzione di rifiuti.
Va ricordato, peraltro, che nel 2014, alla TARES sarà aggiunta la cosiddetta ECOTASSA, il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. Questa tassa ha l'obiettivo di disincentivare la eccessiva produzione di rifiuti da smaltire in discarica e di favorire il loro recupero. Pagheremo di più se continueremo a smaltire in discarica i rifiuti. Per cui meno si differenzia, più si paga. Ecco perchè ad Altamura questo servizio andrebbe completamente e urgentemente ripensato.
Quelli che tutti chiamano rifiuti in realtà potrebbero essere una grande risorsa. Potrebbe essere vero anche per Altamura?
La produzione dei rifiuti è un grande problema e il sistema produttivo e gli stessi comportamenti individuali sprecano troppe risorse naturali. Occorre sviluppare nei "cittadini-consumatori" e nei produttori la consapevolezza delle conseguenze che questo ha sull'ambiente, della necessità di diminuire i rifiuti e di considerarli non solo uno "scarto", ma qualcosa che può essere rivalorizzato.
A questo fine basterebbe adottare una serie di comportamenti come utilizzare il più possibile gli oggetti, cercare di comprare oggetti resistenti, non usa e getta e possibilmente non di plastica, acquistare prodotti in plastica biodegradabile, fare la raccolta differenziata, riutilizzare gli scarti organici per produrre compost e riciclare l'alluminio, che è raro e costoso. Solo la parte dei rifiuti solidi urbani non riciclabile ma "combustibile", una volta trattata, potrà essere utilizzata nei termovalorizzatori per ottenere nuova energia.
Applicare regolarmente questi semplici comportamenti vuol dire agire nell'obiettivo di uno sviluppo sostenibile.
La raccolta differenziata, oltre a rappresentare un costo inferiore per la comunità e una tassa più bassa per i cittadini, presenta - se ben fatta - l'enorme vantaggio di fare dei rifiuti una possibile risorsa, qualcosa che invece di rappresentare solo un problema per la collettività può essere riconvertito e riutilizzato, risparmiando energia e riducendo i danni all'ambiente.
Lorenzo Loizzo
Negli ultimi anni la tarsu continua ad aumentare, lei che cosa ne pensa?
Vorrei ricordare, innanzitutto, che la TARSU (Tassa sui rifiuti solidi urbani) è stata superata dal 2011 trasformandosi in TARES (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi), includendo, oltre ai rifiuti anche il costo dei servizi comunali. La TARSU era rapportata alla superficie degli immobili, con una tariffa differente a seconda della destinazione d'uso (abitazione, depositi, garage, locali commerciali/artigianali, uffici). La TARES, introdotta da Berlusconi e applicata dal Governo Monti, oltre che sulla superficie, è calcolata sul numero dei residenti nell'immobile, sulla destinazione d'uso e sulla produzione media dei rifiuti dell'attività che ivi si svolge. Inoltre la TARES deve produrre al Comune non solo la copertura totale del costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, ma anche gli oneri per la gestione del servizio stesso e i cosiddetti "servizi indivisibili".
La TARES, quindi, costa di più della TARSU.
Ad Ottobre 2013, il Parlamento, in fase di conversione del decreto legge sulla formulazione dei bilanci dei Comuni, previde la possibilità di applicare, solo per l'anno 2013, la vecchia TARSU al posto della TARES, ma solo per quei comuni che a quella data non avevano già deliberato le nuove tariffe TARES.
Ad Altamura fu possibile riapplicare la TARSU proprio perché il Comune era in forte ritardo circa l'approvazione del proprio bilancio ed anche perché la Confesercenti che, conosciuta la notizia del provvedimento parlamentare, propose ed ottenne il ritorno, almeno per il 2013, alla TARSU.
L'Amministrazione comunale, tuttavia, nell'applicazione della TARSU, ha deciso di aumentarla comunque per coprire il costo del servizio. I cittadini italiani, inoltre, a dicembre hanno pagato direttamente allo Stato, 30 centesimi a mq. per i "servizi indivisibili", ovvero quelli che il Comune eroga a tutti e cioè la polizia locale, l'anagrafe, l'illuminazione pubblica, la manutenzione del verde e delle strade.
Nel 2014, quindi, pagheremo di più, soprattutto perchè ad Altamura il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti è troppo oneroso e va coperto al 100% del suo costo .
Rispetto alla TARSU, nel 2014, con la TARES potremo avere aumenti medi per le famiglie anche superiori al 30%. Andrà ancora peggio per le attività commerciali e di ristorazione. La nuova tassa distinguerà tra le varie tipologie di rifiuti in base alle modalità di raccolta e smaltimento. Questo determinerà per i negozi in genere un rincaro fino al 400% per ristoranti, bar e pizzerie e addirittura del 600% per i negozi di frutta e verdura e fiorai. All'orizzonte si profila perciò una vera e propria batosta per molte attività produttive già messe alle corde da una crisi senza precedenti.
Secondo lei non sarebbe più giusto premiare quei cittadini che fanno la raccolta differenziata?
Certamente va premiato chi differenzia tra rifiuti veri e propri e tutto ciò che può essere avviato al riutilizzo, ma occorre che il servizio di raccolta sia predisposto per il conferimento, il trasporto, il deposito, il trattamento "differenziato" fino al "riutilizzo" in altre forme.
L'Appalto per il servizo, quindi, deve essere improntato a tale scopo e il Regolamento Comunale potrà prevedere sconti nel pagamento del tributo riservati sia a privati cittadini (utenze domestiche) che facciano utilizzo della compostiera o che depositino rifiuti in forma differenziata direttamente nella Stazione Ecologica Attrezzata (o isole ecologiche), sia ad attività commerciali, artigianali, industriali, di servizi, enti (utenze non domestiche) che dimostrino di aver regolarmente avviato il recupero di rifiuti speciali assimilati. Anche l'uso dei cassonetti andrebbe regolamentato affinchè si paghi in rapporto alla effettiva produzione di rifiuti.
Va ricordato, peraltro, che nel 2014, alla TARES sarà aggiunta la cosiddetta ECOTASSA, il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. Questa tassa ha l'obiettivo di disincentivare la eccessiva produzione di rifiuti da smaltire in discarica e di favorire il loro recupero. Pagheremo di più se continueremo a smaltire in discarica i rifiuti. Per cui meno si differenzia, più si paga. Ecco perchè ad Altamura questo servizio andrebbe completamente e urgentemente ripensato.
Quelli che tutti chiamano rifiuti in realtà potrebbero essere una grande risorsa. Potrebbe essere vero anche per Altamura?
La produzione dei rifiuti è un grande problema e il sistema produttivo e gli stessi comportamenti individuali sprecano troppe risorse naturali. Occorre sviluppare nei "cittadini-consumatori" e nei produttori la consapevolezza delle conseguenze che questo ha sull'ambiente, della necessità di diminuire i rifiuti e di considerarli non solo uno "scarto", ma qualcosa che può essere rivalorizzato.
A questo fine basterebbe adottare una serie di comportamenti come utilizzare il più possibile gli oggetti, cercare di comprare oggetti resistenti, non usa e getta e possibilmente non di plastica, acquistare prodotti in plastica biodegradabile, fare la raccolta differenziata, riutilizzare gli scarti organici per produrre compost e riciclare l'alluminio, che è raro e costoso. Solo la parte dei rifiuti solidi urbani non riciclabile ma "combustibile", una volta trattata, potrà essere utilizzata nei termovalorizzatori per ottenere nuova energia.
Applicare regolarmente questi semplici comportamenti vuol dire agire nell'obiettivo di uno sviluppo sostenibile.
La raccolta differenziata, oltre a rappresentare un costo inferiore per la comunità e una tassa più bassa per i cittadini, presenta - se ben fatta - l'enorme vantaggio di fare dei rifiuti una possibile risorsa, qualcosa che invece di rappresentare solo un problema per la collettività può essere riconvertito e riutilizzato, risparmiando energia e riducendo i danni all'ambiente.
Lorenzo Loizzo