
Territorio
Il piano sociale di zona fa litigare la Murgia
Da Gravina un coro di protesta contro Altamura. Varvara: "Stacca dovrebbe dire tutta la verità"
Altamura - giovedì 14 febbraio 2013
11.12
"Il sindaco Stacca conosce la verità e non può dire queste cose". È la voce di Varvara, funzionario del Comune di Gravina, che si eleva a proposito del commissariamento di uno dei progetti gestiti dall'ufficio del piano sociale di zona. La notizia passa da Santeramo a Gravina, giunge a Poggiorsini, e non viene ben vista.
I dipendenti dell'ufficio per le politiche sociali di Gravina sono insorti proprio all'indomani della nomina di Giulia Bottalico come commissario ad acta e dopo le dichiarazioni del sindaco Stacca, messe nere su bianco in un decreto, secondo il quale "l'istruttoria dei procedimenti", rimasti inevasi nonostante la scadenza dei termini, "è stata curata da Vito Cilifrese (Comune Gravina) e Maria Macella (Comune Santeramo)", scagionando invece proprio Giulia Bottalico.
Secondo Nicola Varvara "Le richieste per accedere a quei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione dovevano essere elaborate prima dagli uffici dei servizi sociali dei comuni di riferimento, per essere poi inviati all'ufficio di piano, nella sede centrale di Altamura, dove si doveva redigere la graduatoria definitiva da inviare alla Regione".
Ma intanto sono passati quasi tre anni e nulla o poco si è fatto. 12 le istanze elaborate su 378. Stacca scarica la colpa sul dipendenti gravinesi, ma Varvara si difende e soprattutto difende il collega chiamato in causa: "La vicenda non è andata così come Stacca racconta perché gli uffici comunali hanno elaborato tutte le pratiche. L'unico ufficio che non ha eseguito il proprio lavoro è stato quello di Altamura perché le richieste sono state inviate ad un ufficio esterno. Quando ci si è resi conto del ritardo, tra l'altro, i colleghi di Gravina e Santeramo hanno immediatamente iniziato a lavorare sulle richieste pervenute al Comune di Altamura. Stacca dovrebbe dire tutta la verità e spiegare anche in che modo i colleghi che prestano servizio all'ufficio di piano sono costretti a lavorare".
Varvara esprime inoltre solidarietà nei confronti di Vito Cilifrese e della collega santermana Maria Macella, "ingiustamente chiamati in causa". Parole a cui fa eco l'assessore ai servizi sociali Felice Lafabiana (nella foto), che spiega, così come anticipato in un precedente articolo, di "aver chiesto ufficialmente i documenti al sindaco Stacca, compreso il decreto di nomina della dottoressa Bottalico come commissario ad acta, per capire cosa sia stato scritto e valutare eventualmente se vi siano gli estremi per ricorrere nelle sedi opportune". Una decisione persa in accordo con il sindaco Valente, aggiunge Lafabiana, "per difendere l'onestà e la professionalità del nostro dipendente Vito Cilifrese".
I dipendenti dell'ufficio per le politiche sociali di Gravina sono insorti proprio all'indomani della nomina di Giulia Bottalico come commissario ad acta e dopo le dichiarazioni del sindaco Stacca, messe nere su bianco in un decreto, secondo il quale "l'istruttoria dei procedimenti", rimasti inevasi nonostante la scadenza dei termini, "è stata curata da Vito Cilifrese (Comune Gravina) e Maria Macella (Comune Santeramo)", scagionando invece proprio Giulia Bottalico.
Secondo Nicola Varvara "Le richieste per accedere a quei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione dovevano essere elaborate prima dagli uffici dei servizi sociali dei comuni di riferimento, per essere poi inviati all'ufficio di piano, nella sede centrale di Altamura, dove si doveva redigere la graduatoria definitiva da inviare alla Regione".
Ma intanto sono passati quasi tre anni e nulla o poco si è fatto. 12 le istanze elaborate su 378. Stacca scarica la colpa sul dipendenti gravinesi, ma Varvara si difende e soprattutto difende il collega chiamato in causa: "La vicenda non è andata così come Stacca racconta perché gli uffici comunali hanno elaborato tutte le pratiche. L'unico ufficio che non ha eseguito il proprio lavoro è stato quello di Altamura perché le richieste sono state inviate ad un ufficio esterno. Quando ci si è resi conto del ritardo, tra l'altro, i colleghi di Gravina e Santeramo hanno immediatamente iniziato a lavorare sulle richieste pervenute al Comune di Altamura. Stacca dovrebbe dire tutta la verità e spiegare anche in che modo i colleghi che prestano servizio all'ufficio di piano sono costretti a lavorare".
Varvara esprime inoltre solidarietà nei confronti di Vito Cilifrese e della collega santermana Maria Macella, "ingiustamente chiamati in causa". Parole a cui fa eco l'assessore ai servizi sociali Felice Lafabiana (nella foto), che spiega, così come anticipato in un precedente articolo, di "aver chiesto ufficialmente i documenti al sindaco Stacca, compreso il decreto di nomina della dottoressa Bottalico come commissario ad acta, per capire cosa sia stato scritto e valutare eventualmente se vi siano gli estremi per ricorrere nelle sedi opportune". Una decisione persa in accordo con il sindaco Valente, aggiunge Lafabiana, "per difendere l'onestà e la professionalità del nostro dipendente Vito Cilifrese".