
Politica
Il nostro programma - PIU' SICUREZZA
Mario Stacca scrive in un comunicato...
In questa competizione elettorale solo il Centrodestra ha un vero programma per il prossimo quinquennio. Gli altri candidati hanno solo delle idee generali, vaghe, tutto e il contrario di tutto, di cui - fateci caso - non sapranno indicare né le fonti di finanziamento né come procedere dal punto di vista amministrativo.
Noi un programma ce lo abbiamo e voglio quindi esporlo per punti.
Uno dei punti qualificanti è la maggiore sicurezza.
Si badi bene. Altamura non è una città insicura. Non è nemmeno immune dai fenomeni di criminalità diffusa (quella che un tempo si chiamava microcriminalità). Ma non è una città in cui si ha paura ad uscire di casa. Chi afferma questo, non vive ad Altamura e non conosce la città.
Le forze dell'ordine fanno un grande lavoro di controllo del territorio. Siamo in costante interlocuzione con il Prefetto e con le stesse forze dell'ordine. Ci vorrebbero più uomini, questo sì, ma ciò dipende dalla programmazione di enti superiori che abbiamo sollecitato a fare ciò.
Cosa può fare l'ente locale? Innanzitutto abbiamo installato l'impianto di videosorveglianza. Non è il "Grande fratello", non c'è nessuno che spia i cittadini. Sono delle "sentinelle" fisse. E' un sistema di sicurezza cosiddetto passivo. Presidia le strade principali e gli edifici pubblici. Ha una funzione deterrente: dissuadere i malviventi a compiere azioni illecite.
E questo è stato fatto. Per il futuro intendiamo potenziare la pubblica illuminazione in tutto l'abitato e soprattutto nelle zone dove l'illuminazione è meno intensa. Lo faremo con fondi comunali e parteciperemo ai bandi dello Stato (PON Sicurezza) e della Regione. In questo modo risponderemo ancora di più alla certezza di una città sicura. Già lo abbiamo fatto in via Treviso, in via Carpentino, nella zona del cimitero, nella zona industriale (dove non c'era proprio la pubblica illuminazione) e lo stiamo facendo in viale Traiano, ecc.
Un'altra misura, che è collegata anche alla creazione di occupazione, è l'incentivazione ai giovani ed ai cittadini a costituire delle cooperative specializzate nell'assorbire il disagio sociale. Cioè quelle nicchie di popolazione, in difficoltà economica, da cui può scaturire la devianza verso forme non lecite di conduzione della propria vita. In momenti di crisi economica come questo, infatti, c'è un rischio maggiore. Con il Piano di zona (12 milioni di euro per il territorio nei prossimi tre anni) attiveremo questo tipo di azione.
Ciò darà ancora più sicurezza, più di quanta ce n'è oggi.
P.S. Agli amici e non di Facebook: nel prossimo post risponderò alla grande "speculazione politica" di Lillino Colonna.
Noi un programma ce lo abbiamo e voglio quindi esporlo per punti.
Uno dei punti qualificanti è la maggiore sicurezza.
Si badi bene. Altamura non è una città insicura. Non è nemmeno immune dai fenomeni di criminalità diffusa (quella che un tempo si chiamava microcriminalità). Ma non è una città in cui si ha paura ad uscire di casa. Chi afferma questo, non vive ad Altamura e non conosce la città.
Le forze dell'ordine fanno un grande lavoro di controllo del territorio. Siamo in costante interlocuzione con il Prefetto e con le stesse forze dell'ordine. Ci vorrebbero più uomini, questo sì, ma ciò dipende dalla programmazione di enti superiori che abbiamo sollecitato a fare ciò.
Cosa può fare l'ente locale? Innanzitutto abbiamo installato l'impianto di videosorveglianza. Non è il "Grande fratello", non c'è nessuno che spia i cittadini. Sono delle "sentinelle" fisse. E' un sistema di sicurezza cosiddetto passivo. Presidia le strade principali e gli edifici pubblici. Ha una funzione deterrente: dissuadere i malviventi a compiere azioni illecite.
E questo è stato fatto. Per il futuro intendiamo potenziare la pubblica illuminazione in tutto l'abitato e soprattutto nelle zone dove l'illuminazione è meno intensa. Lo faremo con fondi comunali e parteciperemo ai bandi dello Stato (PON Sicurezza) e della Regione. In questo modo risponderemo ancora di più alla certezza di una città sicura. Già lo abbiamo fatto in via Treviso, in via Carpentino, nella zona del cimitero, nella zona industriale (dove non c'era proprio la pubblica illuminazione) e lo stiamo facendo in viale Traiano, ecc.
Un'altra misura, che è collegata anche alla creazione di occupazione, è l'incentivazione ai giovani ed ai cittadini a costituire delle cooperative specializzate nell'assorbire il disagio sociale. Cioè quelle nicchie di popolazione, in difficoltà economica, da cui può scaturire la devianza verso forme non lecite di conduzione della propria vita. In momenti di crisi economica come questo, infatti, c'è un rischio maggiore. Con il Piano di zona (12 milioni di euro per il territorio nei prossimi tre anni) attiveremo questo tipo di azione.
Ciò darà ancora più sicurezza, più di quanta ce n'è oggi.
P.S. Agli amici e non di Facebook: nel prossimo post risponderò alla grande "speculazione politica" di Lillino Colonna.