
La città
Il campo "Cagnazzi" rischia la chiusura
La FIGC detta un ultimatum. Le dichiarazioni dell'assessore Saponaro
Altamura - lunedì 3 dicembre 2012
11.57
Il campo "Cagnazzi" rischia la chiusura. A mettere alle strette l'Amministrazione comunale è la Federazione Italia Gioco Calcio che in un documento lamenta le mancanze del campo rilevate in un sopralluogo avvenuto lo scorso 27 novembre. E taglia corto: se entro il 31 dicembre 2012 non si saranno colmate le carenze generali di sicurezza, la struttura non sarà più omologata. Nessuna altra gara ufficiale di calcio, dunque, potrà essere ospitata nello storico e attempato campo "Cagnazzi".
Ma, secondo le dichiarazioni dell'assessore Giovanni Saponaro, il documento, ad oggi, non è stato ancora protocollato presso il Comune e, ad ogni modo, i tempi dettati dalla FIGC non sono affatto praticabili. Indubbie le condizioni di fatiscenza in cui versa la struttura che necessita quanto prima degli interventi soprattutto relativamente agli spogliatoi. "Si può pensare di proporre una deroga al fine di arrivare al termine del campionato in corso", ha affermato Saponaro. Si tratta di attendere fino a maggio 2013 e attuare i dovuti lavori entro l'inizio della prossima stagione agonistica. Ciò per evitare ulteriori disagi alle società e agli atleti in attività. Ulteriore precisazione da parte dell'assessore: "è bene evidenziare le carenze del campo non sono da attribuire solo ed esclusivamente alla gestione dell'attuale Amministrazione, ma anche alle precedenti che non solo hanno trascurato il Campo Cagnazzi, ma anche le altre strutture sportive, vedi Stadio e Palazzetti, per le quali quest'ultima amministrazione ha già investito parecchie risorse".
Intanto, questo è il secondo allarme scattato attorno all'impianto sportivo sito nel centro della città. Il primo risale al 9 marzo del 2011, quando il Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti aveva fatto presente che il campo non avrebbe più potuto ospitare gare di calcio di tornei ufficiali se non fosse stato adeguato entro 60 giorni con urgenti lavori di ristrutturazione. Fu costruita, in risposta, una rampa per le ambulanze. Dopo un lasso di tempo lungo un anno e mezzo torna in auge l'urgenza di interventi per rendere la struttura sicura e fruibile. Sul caso, si sono espressi anche i cittadini mostrando la propria adesione alla petizione online lanciata dal Movimento Aria Fresca nel mese di giugno 2011. Mille le firme raccolte nell'occasione. Ora si attendono sviluppi.
Ma, secondo le dichiarazioni dell'assessore Giovanni Saponaro, il documento, ad oggi, non è stato ancora protocollato presso il Comune e, ad ogni modo, i tempi dettati dalla FIGC non sono affatto praticabili. Indubbie le condizioni di fatiscenza in cui versa la struttura che necessita quanto prima degli interventi soprattutto relativamente agli spogliatoi. "Si può pensare di proporre una deroga al fine di arrivare al termine del campionato in corso", ha affermato Saponaro. Si tratta di attendere fino a maggio 2013 e attuare i dovuti lavori entro l'inizio della prossima stagione agonistica. Ciò per evitare ulteriori disagi alle società e agli atleti in attività. Ulteriore precisazione da parte dell'assessore: "è bene evidenziare le carenze del campo non sono da attribuire solo ed esclusivamente alla gestione dell'attuale Amministrazione, ma anche alle precedenti che non solo hanno trascurato il Campo Cagnazzi, ma anche le altre strutture sportive, vedi Stadio e Palazzetti, per le quali quest'ultima amministrazione ha già investito parecchie risorse".
Intanto, questo è il secondo allarme scattato attorno all'impianto sportivo sito nel centro della città. Il primo risale al 9 marzo del 2011, quando il Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti aveva fatto presente che il campo non avrebbe più potuto ospitare gare di calcio di tornei ufficiali se non fosse stato adeguato entro 60 giorni con urgenti lavori di ristrutturazione. Fu costruita, in risposta, una rampa per le ambulanze. Dopo un lasso di tempo lungo un anno e mezzo torna in auge l'urgenza di interventi per rendere la struttura sicura e fruibile. Sul caso, si sono espressi anche i cittadini mostrando la propria adesione alla petizione online lanciata dal Movimento Aria Fresca nel mese di giugno 2011. Mille le firme raccolte nell'occasione. Ora si attendono sviluppi.