Bersaglieri
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Il 7° reggimento Bersaglieri al 3° posto al trofeo Capo di Sme

Soddisfazione da parte del Colonello Nicola Salamandra

Si è conclusa ieri presso la Scuola di Fanteria la 4^ edizione del "Trofeo del Capo di SME", gara di squadra in cui militari di ogni ordine e grado, provenienti da diversi Enti e Reparti della Forza Armata, competono tra loro in attività sportive di particolare
intensità.

Tutti gli atleti in gara hanno affrontato le quattro prove previste dal regolamento: C.A.G.S.M. (Circuito Addestrativo Ginnico Sportivo Militare), lancio della Bomba a Mano, marcia zavorrata di 10 KM e tiri con fucile d'assalto ARX 160.

Tutte le gare si sono svolte sotto il controllo scrupoloso di una Commissione Tecnica composta da personale della Scuola di Fanteria, istituto per la formazione e la specializzazione degli Ufficiali, Sottufficiali e Volontari dell'Arma di fanteria dell'Esercito Italiano.
Nella giornata conclusiva, il 7° reggimento bersaglieri, giunto terzo nella competizione, è stato premiato dal Gen. di C.a. Claudio Berto, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell'Esercito. il Settimo, e in particolare il Mar. ord. Claudio Savino, è
stato inoltre premiato dal Gen. di brigata Massimo Mingiardi, Comandante della scuola di fanteria, come 1° classificato nei tiri con ARX 160. Plauso e compiacimento da parte del Generale Francesco Bruno, comandante della Brigata Pinerolo, che ha ringraziato
personalmente i bersaglieri per l'impegno profuso.

Il "Leggendario" 7° reggimento bersaglieri ha ricevuto le congratulazioni di tutte le autorità militari intervenute per l'impegno e per i ragguardevoli risultati raggiunti.

Il "Leggendario" 7° reggimento bersaglieri ha ricevuto le congratulazioni di tutte le autorità militari intervenute per l'impegno e per i ragguardevoli risultati raggiunti. Il Colonello Nicola Salamandra, comandante il 7° reggimento bersaglieri si è congratulato personalmente con i suoi bersaglieri "atleti" sottolineando che la pratica sportiva esige una dedicata, costante e mirata applicazione psico-fisica, che richiede qualità fisiche e virtù morali non comuni e la condivisione di valori quali la disciplina, l'onestà, il coraggio e il rispetto per l'avversario caratterizzando la nostra famiglia militare.
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