
La città
Il 20 febbraio via al processo per Giacinto Forte
L'opposizione torna a chiedere le dimissioni al primo cittadino
Altamura - giovedì 11 gennaio 2018
Il prossimo 20 febbraio Giacinto Forte insieme ad altre undici persone comparirà dinanzi al giudice del Tribunale di Bari per la prima udienza del processo che lo vede imputato per corruzione di pubblici ufficiali ed alterazione delle procedure di affidamento di opere pubbliche nel settore degli appalti che hanno interessato i comuni di Acquaviva delle Fonti, Altamura e Castellana Grotte.
Questo il futuro del primo cittadino dopo la richiesta depositata dalla Procura lo scorso 29 dicembre per chiedere il rito immediato a carico di tutti gli imputati dell'inchiesta Pura Defluit.
E dopo la pubblicazione della notizia, non si sono fatti attendere i commenti delle opposizioni consiliari.
Già la consigliera Raffaella Petronelli , grazie alla quale la notizia è salita agli onori della cronaca, si dice pronta a rassegnare le proprie dimissioni "sebbene consapevole che le dimissioni della sola opposizione sono del tutto insufficienti a mettere fine a questa amministrazione".
L'appello tuttavia è rivolto ai colleghi di minoranza " a dimetterci in gruppo perché ora serve un segnale forte".
Dello stesso avviso sono anche sul fronte di sinistra italiana - liberi e uguali che chiedono con determinazione al Sindaco, alla sua Giunta e alla sua Maggioranza di fare un passo indietro e liberare finalmente la nostra città.
"E' di tutta evidenza che Altamura non può tollerare ulteriormente l'arroganza di questa amministrazione e il vuoto politico creato in questa città, che continua ad essere sempre più impoverita da questi signori che restano avvinghiati alla poltrona, ignorando completamente le esigenze della Città più grande della provincia di Bari".
Richiesta analoga a quella del consigliere cinque stelle Pietro Masi secondo cui "con il rinvio a giudizio del Sindaco Forte si pone un altro tassello negativo su questa squallida vicenda. Aspettiamo un gesto di responsabilità da parte di quel che resta della maggioranza, ormai alla canna del gas, presentando le proprie dimissioni. Un città come Altamura non merita questo trattamento".
Per Altamura bene comune la questione non è solo politica ma soprattutto amministrativa con una città paralizzata dallo scorso luglio e il cui sindaco e la sua maggioranza "costituiscono ormai solo un grande imbarazzo per tutta la città".
Da Abc si chiede per l'ennesima volta un passo indietro dell'intera maggioranza poiché "Altamura non può permettersi altri mesi di totale assenza di governo. Troppe cose lo impongono, a partire da questioni annose che pesano sulle tasche dei cittadini come: l'avvio del nuovo (e complesso) servizio di raccolta rifiuti che consentirebbe di abbattere l'attuale pesantissima ecotassa che grava su tutti i cittadini; l'istituzione dello IAT e gli urgenti interventi per la tutela della cava dei dinosauri e dell'Uomo di Altamura che determinerebbero evidenti ricadute positive sull'economia locale; la necessaria progettualità per candidarsi ai numerosi finanziamenti statali e regionali (uno fra tutti il progetto SPRAR richiesto da centinaia di cittadini per rendere meno opprimente e più conveniente per la collettività l'accoglienza dei migranti); l'approvazione del bilancio preventivo e del piano delle opere pubbliche per l'anno 2018, l'apertura dei contenitori sociali e giovanili in disuso e molto altro ancora".
Dichiarazioni importante a cui la maggioranza sino ad ora ha risposto solo con un assordante silenzio.
Questo il futuro del primo cittadino dopo la richiesta depositata dalla Procura lo scorso 29 dicembre per chiedere il rito immediato a carico di tutti gli imputati dell'inchiesta Pura Defluit.
E dopo la pubblicazione della notizia, non si sono fatti attendere i commenti delle opposizioni consiliari.
Già la consigliera Raffaella Petronelli , grazie alla quale la notizia è salita agli onori della cronaca, si dice pronta a rassegnare le proprie dimissioni "sebbene consapevole che le dimissioni della sola opposizione sono del tutto insufficienti a mettere fine a questa amministrazione".
L'appello tuttavia è rivolto ai colleghi di minoranza " a dimetterci in gruppo perché ora serve un segnale forte".
Dello stesso avviso sono anche sul fronte di sinistra italiana - liberi e uguali che chiedono con determinazione al Sindaco, alla sua Giunta e alla sua Maggioranza di fare un passo indietro e liberare finalmente la nostra città.
"E' di tutta evidenza che Altamura non può tollerare ulteriormente l'arroganza di questa amministrazione e il vuoto politico creato in questa città, che continua ad essere sempre più impoverita da questi signori che restano avvinghiati alla poltrona, ignorando completamente le esigenze della Città più grande della provincia di Bari".
Richiesta analoga a quella del consigliere cinque stelle Pietro Masi secondo cui "con il rinvio a giudizio del Sindaco Forte si pone un altro tassello negativo su questa squallida vicenda. Aspettiamo un gesto di responsabilità da parte di quel che resta della maggioranza, ormai alla canna del gas, presentando le proprie dimissioni. Un città come Altamura non merita questo trattamento".
Per Altamura bene comune la questione non è solo politica ma soprattutto amministrativa con una città paralizzata dallo scorso luglio e il cui sindaco e la sua maggioranza "costituiscono ormai solo un grande imbarazzo per tutta la città".
Da Abc si chiede per l'ennesima volta un passo indietro dell'intera maggioranza poiché "Altamura non può permettersi altri mesi di totale assenza di governo. Troppe cose lo impongono, a partire da questioni annose che pesano sulle tasche dei cittadini come: l'avvio del nuovo (e complesso) servizio di raccolta rifiuti che consentirebbe di abbattere l'attuale pesantissima ecotassa che grava su tutti i cittadini; l'istituzione dello IAT e gli urgenti interventi per la tutela della cava dei dinosauri e dell'Uomo di Altamura che determinerebbero evidenti ricadute positive sull'economia locale; la necessaria progettualità per candidarsi ai numerosi finanziamenti statali e regionali (uno fra tutti il progetto SPRAR richiesto da centinaia di cittadini per rendere meno opprimente e più conveniente per la collettività l'accoglienza dei migranti); l'approvazione del bilancio preventivo e del piano delle opere pubbliche per l'anno 2018, l'apertura dei contenitori sociali e giovanili in disuso e molto altro ancora".
Dichiarazioni importante a cui la maggioranza sino ad ora ha risposto solo con un assordante silenzio.