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Politica
In Puglia una legge contro il disagio giovanile ("hikikomori")
Il ritiro sociale di chi rifiuta scuola, lavoro e socialità
Puglia - martedì 27 maggio 2025
19.23
Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato con legge unanime una legge per prevenire i comportamenti giovanili di ritiro sociale, meglio noti con la definizione giapponese 'hikikomori' (stare da soli; stare in disparte) con cui vengono indicate le persone che rifiutano a lungo la socialità, la scuole, il lavoro e le relazioni con le altre persone, fatta eccezione per i parenti stretti.
In base al deliberato, la legge ''promuove e sostiene sia percorsi di supporto formativo per le persone in condizione di ritiro sociale, al fine di prevenire l'abbandono scolastico e garantire il diritto allo studio anche in collaborazione con il servizio di psicologia scolastica, sia percorsi formativi e laboratoriali a sostegno delle persone in situazione di ritiro sociale che devono affacciarsi nel mondo del lavoro, ai fini di un loro efficace accompagnamento e inserimento lavorativo''. Prevista un'intesa con le istituzioni scolastiche e con enti formativi regionali accreditati per ''interventi finalizzati all'individuazione tempestiva e alla presa in carico educativa, pedagogica e didattica''. Sarà costituita una consulta regionale sul ritiro sociale per monitorare il disagio sociale. Inoltre la legge prevede percorsi per l'accompagnamento e l'inserimento lavorativo, attraverso i centri per l'impiego. Stanziati in quest'anno 230.000 euro.
"In Puglia, finalmente, abbiamo detto basta all'invisibilità - ha detto la consigliera regionale del Pd e vicepresidente della commissione sanità Lucia Parchitelli -. È un gesto politico, sì. Ma prima ancora è un atto d'amore. Per quei figli che non parlano più. Per quei genitori che non sanno come aiutarli. Per quei docenti che vedono un banco vuoto e non sanno come riempirlo. Per quei ragazzi che non odiano il mondo. Ne hanno solo troppa paura''.
In base al deliberato, la legge ''promuove e sostiene sia percorsi di supporto formativo per le persone in condizione di ritiro sociale, al fine di prevenire l'abbandono scolastico e garantire il diritto allo studio anche in collaborazione con il servizio di psicologia scolastica, sia percorsi formativi e laboratoriali a sostegno delle persone in situazione di ritiro sociale che devono affacciarsi nel mondo del lavoro, ai fini di un loro efficace accompagnamento e inserimento lavorativo''. Prevista un'intesa con le istituzioni scolastiche e con enti formativi regionali accreditati per ''interventi finalizzati all'individuazione tempestiva e alla presa in carico educativa, pedagogica e didattica''. Sarà costituita una consulta regionale sul ritiro sociale per monitorare il disagio sociale. Inoltre la legge prevede percorsi per l'accompagnamento e l'inserimento lavorativo, attraverso i centri per l'impiego. Stanziati in quest'anno 230.000 euro.
"In Puglia, finalmente, abbiamo detto basta all'invisibilità - ha detto la consigliera regionale del Pd e vicepresidente della commissione sanità Lucia Parchitelli -. È un gesto politico, sì. Ma prima ancora è un atto d'amore. Per quei figli che non parlano più. Per quei genitori che non sanno come aiutarli. Per quei docenti che vedono un banco vuoto e non sanno come riempirlo. Per quei ragazzi che non odiano il mondo. Ne hanno solo troppa paura''.