
La città
Giorno del ricordo: Altamura alza la testa
Teatro Mercadante gremito di giovani per ricordare Domi Martimucci
Altamura - sabato 5 marzo 2016
16.35
La speranza è che la rabbia e il dolore possano lasciare spazio alla voglia di rivincita dell'intera comunità altamurana contro la malavita organizzata. Una comunità a cui è stato strappato troppo presto un figlio lasciando negli occhi di altri giovani la paura e il rancore.
Nella giornata del ricordo organizzata ad un anno dall'attentato al Green Table dall'associazione "Noi siamo Domi" in tanti hanno condiviso la voglia di riscatto e di giustizia. Quella stessa voglia, come ha ricordato il governatore della Puglia Michele Emiliano, che ha permesso alla città di Bari di liberarsi almeno in parte dalle cosche del malaffare dopo la morte di Michele Fazio, un altro innocente finito sotto i colpi della mafia.
Tanti i rappresentanti istituzionali presenti a partire dal sindaco di Altamura Giacinto Forte, accompagnato dai consiglieri e assessori , sino al vescovo della Diocesi Giovanni Ricchiuti, passando per l'onorevole Lilliana Ventricelli e il sindaco di Gravina, Alesio Valente. Nelle prime fila della platea è schierato tutto lo stato maggiore delle forze dell'ordine di Puglia a dimostrare che la lotta alla malavita e al racket è questione primaria.
In prima fila, in silenzio e con una compostezza più unica che rara, c'è tutta la famiglia Martimucci, padre, madre e le due sorelle che cedono alle lacrime solo quando Giuseppe Proggi, portavoce dell'associazione e cugino di Domi, ripercorre quel, purtroppo, famoso 5 marzo 2015.
Il leitmotiv della mattinata si cui tutti i relatori si sono concentrati annunciando un impegno diretto è stata la necessità di ripartire dalla educazione alla legalità.
"Le Forze dell'ordine fanno un lavoro al massimo delle loro possibilità – ha dichiarato il governatore Emiliano – ma tocca a noi cittadini isolare queste associazioni criminali non concedendo loro alcun terreno di sviluppo. Vanno affrontati con orgoglio e senza paura".
Dello stesso avviso il prefetto di Bari, Carmela Pagano che ha ricordato l'incessante collaborazione con la società civile e le associazioni: "Per vincere questa lotta occorre che le vittime del racket si rivolgano alle forze dell'ordine. Solo con la collaborazione di tutti possiamo farcela".
A ricordare l'impegno del Governo centrale con l'invio di altre forze militari in provincia, è stato il vice ministro dell'interno Filippo Bubbico : "Bisogna affermare la cultura della legalità. Il Governo, la politica, le forze dell'ordine possono fare tanto ma è con la collaborazione dei cittadini e soprattutto dei giovani che potremo finalmente isolare i malavitosi. Paesi come Altamura non meritano queste tragedie, non solo perché per colpa di questi eventi siamo qui a piangere i morti ma soprattutto perchè sotto i colpi della malavita cadono anche i sistemi produttivi ed economici di un intero territorio. Non possiamo permettercelo".
E parlando di classe produttiva, sono intervenuti Renato De Scisciolo, presidente dell'associazione Anti racket di Puglia che ha ricordato l'impegno incessante dell'associazione che in molti territori è riuscita ad isolare questi fenomeni ridando una seconda possibilità ai commercianti e imprenditori, e Sandro Ambrosi presidente regionale di ConfCommercio il quale, visibilmente emozionato, si è rivolto al vice ministro per invitare il Governo centrale ad attivare politiche più efficaci per aumentare i livelli di occupazione nei territori: "Se da una parte i dati riscontrano un leggero aumento del Pil, dall'altra non si riscontra un aumento dei livelli occupazionali, per cui se non strappiamo la gente alla disoccupazione e alla disperazione non riusciremo mai a sottrarre soldati alla malavita".
Un faro sulla situazione altamurana è stato acceso da Tonia Massaro, referente locale di Confcommercio da sempre attiva sui temi della legalità. In coda al convegno sono stati premiati i migliori elaborati dei ragazzi delle scuole altamurane che hanno risposto al concorso voluto dall'amministrazione comunale.
La giornata prosegue con la partita che si svolgerà tra pochi minuti presso lo stadio Tonino D'Angelo tra la nazionale italiana attori e una rappresentativa dell'associazione Noi siamo Domi nella quel giocheranno gli amici di Domenico ma anche i rappresentanti dell'amministrazione comunale.
L'evento destinato alla raccolta fondi per proseguire l'opera della associazione ma soprattutto per dare un calcio alla paura e alla rassegnazione.
Tutti i video con gli interventi dei relatori di questa mattina sono pubblicati sulla pagina facebook di Altamuralife.
Nella giornata del ricordo organizzata ad un anno dall'attentato al Green Table dall'associazione "Noi siamo Domi" in tanti hanno condiviso la voglia di riscatto e di giustizia. Quella stessa voglia, come ha ricordato il governatore della Puglia Michele Emiliano, che ha permesso alla città di Bari di liberarsi almeno in parte dalle cosche del malaffare dopo la morte di Michele Fazio, un altro innocente finito sotto i colpi della mafia.
Tanti i rappresentanti istituzionali presenti a partire dal sindaco di Altamura Giacinto Forte, accompagnato dai consiglieri e assessori , sino al vescovo della Diocesi Giovanni Ricchiuti, passando per l'onorevole Lilliana Ventricelli e il sindaco di Gravina, Alesio Valente. Nelle prime fila della platea è schierato tutto lo stato maggiore delle forze dell'ordine di Puglia a dimostrare che la lotta alla malavita e al racket è questione primaria.
In prima fila, in silenzio e con una compostezza più unica che rara, c'è tutta la famiglia Martimucci, padre, madre e le due sorelle che cedono alle lacrime solo quando Giuseppe Proggi, portavoce dell'associazione e cugino di Domi, ripercorre quel, purtroppo, famoso 5 marzo 2015.
Il leitmotiv della mattinata si cui tutti i relatori si sono concentrati annunciando un impegno diretto è stata la necessità di ripartire dalla educazione alla legalità.
"Le Forze dell'ordine fanno un lavoro al massimo delle loro possibilità – ha dichiarato il governatore Emiliano – ma tocca a noi cittadini isolare queste associazioni criminali non concedendo loro alcun terreno di sviluppo. Vanno affrontati con orgoglio e senza paura".
Dello stesso avviso il prefetto di Bari, Carmela Pagano che ha ricordato l'incessante collaborazione con la società civile e le associazioni: "Per vincere questa lotta occorre che le vittime del racket si rivolgano alle forze dell'ordine. Solo con la collaborazione di tutti possiamo farcela".
A ricordare l'impegno del Governo centrale con l'invio di altre forze militari in provincia, è stato il vice ministro dell'interno Filippo Bubbico : "Bisogna affermare la cultura della legalità. Il Governo, la politica, le forze dell'ordine possono fare tanto ma è con la collaborazione dei cittadini e soprattutto dei giovani che potremo finalmente isolare i malavitosi. Paesi come Altamura non meritano queste tragedie, non solo perché per colpa di questi eventi siamo qui a piangere i morti ma soprattutto perchè sotto i colpi della malavita cadono anche i sistemi produttivi ed economici di un intero territorio. Non possiamo permettercelo".
E parlando di classe produttiva, sono intervenuti Renato De Scisciolo, presidente dell'associazione Anti racket di Puglia che ha ricordato l'impegno incessante dell'associazione che in molti territori è riuscita ad isolare questi fenomeni ridando una seconda possibilità ai commercianti e imprenditori, e Sandro Ambrosi presidente regionale di ConfCommercio il quale, visibilmente emozionato, si è rivolto al vice ministro per invitare il Governo centrale ad attivare politiche più efficaci per aumentare i livelli di occupazione nei territori: "Se da una parte i dati riscontrano un leggero aumento del Pil, dall'altra non si riscontra un aumento dei livelli occupazionali, per cui se non strappiamo la gente alla disoccupazione e alla disperazione non riusciremo mai a sottrarre soldati alla malavita".
Un faro sulla situazione altamurana è stato acceso da Tonia Massaro, referente locale di Confcommercio da sempre attiva sui temi della legalità. In coda al convegno sono stati premiati i migliori elaborati dei ragazzi delle scuole altamurane che hanno risposto al concorso voluto dall'amministrazione comunale.
La giornata prosegue con la partita che si svolgerà tra pochi minuti presso lo stadio Tonino D'Angelo tra la nazionale italiana attori e una rappresentativa dell'associazione Noi siamo Domi nella quel giocheranno gli amici di Domenico ma anche i rappresentanti dell'amministrazione comunale.
L'evento destinato alla raccolta fondi per proseguire l'opera della associazione ma soprattutto per dare un calcio alla paura e alla rassegnazione.
Tutti i video con gli interventi dei relatori di questa mattina sono pubblicati sulla pagina facebook di Altamuralife.