
La città
Furti in appartamento, aumentati i casi in città
In periferia quasi due episodi al giorno. Frequenti i malviventi incappucciati
Altamura - lunedì 29 ottobre 2012
9.15
Sono continue e sempre più numerose le segnalazioni giunte in redazione riguardanti i furti in appartamento. Il centro storico e le zone periferiche di città con un comune denominatore: visite sgradite ormai frequenti. A lanciare l'allarme è Massimiliano Scalera che parla a nome degli abitanti del quartiere Trentacapilli-Lama di Cervo. "Una media di quasi due furti al giorno tra auto ed appartamenti, già la nostra parrocchia nel giro di soli due anni ha subito ben tre furti; è una condizione inaccettabile", afferma. Sembra che ogni condominio di zona nell'ultimo anno sia stato almeno una volta nel mirino dei malviventi.
"I delinquenti -aggiunge- hanno capito che nel nostro quartiere non c'è controllo alcuno e quindi fanno ciò che vogliono. Possiamo sopportare che le strade non siano finite, ma che veniamo consegnati nelle mani della criminalità questo non lo accetteremo".
L'invito da parte del Comitato di quartiere è ad un incontro congiunto tra il Movimento cittadino, pubblica amministrazione e tutte le forze dell'ordine presenti sul territorio affinché si stabiliscano dei criteri di controllo certi per tutte le aree periferiche.
Da parte delle autorità è difficile fare un bilancio ristretto ad una sola area. Le denunce pervenute ai Comandi (P.M. e Carabinieri) includono anche scippi, furti d'auto e quant'altro. Inoltre non sempre ad uno spiacevole episodio segue da parte del cittadino la notifica alle forze dell'ordine. Spesso la vittima è sfiduciata dall'iter da seguire e dal tempo occorrente. Un atteggiamento che rimbalza sul concetto di "sicurezza partecipata", ossia la collaborazione attiva dei cittadini all'azione di contenimento dei fattori di rischio.
Un dato sembra emergere con chiarezza: sono aumentati i casi in cui il ladro opera indossando cappucci, berretti, passamontagna e guanti cercando di eludere eventuali telecamere. Frequente è, inoltre, il porto di armi improprie come mazze, bastoni o coltelli.
"I delinquenti -aggiunge- hanno capito che nel nostro quartiere non c'è controllo alcuno e quindi fanno ciò che vogliono. Possiamo sopportare che le strade non siano finite, ma che veniamo consegnati nelle mani della criminalità questo non lo accetteremo".
L'invito da parte del Comitato di quartiere è ad un incontro congiunto tra il Movimento cittadino, pubblica amministrazione e tutte le forze dell'ordine presenti sul territorio affinché si stabiliscano dei criteri di controllo certi per tutte le aree periferiche.
Da parte delle autorità è difficile fare un bilancio ristretto ad una sola area. Le denunce pervenute ai Comandi (P.M. e Carabinieri) includono anche scippi, furti d'auto e quant'altro. Inoltre non sempre ad uno spiacevole episodio segue da parte del cittadino la notifica alle forze dell'ordine. Spesso la vittima è sfiduciata dall'iter da seguire e dal tempo occorrente. Un atteggiamento che rimbalza sul concetto di "sicurezza partecipata", ossia la collaborazione attiva dei cittadini all'azione di contenimento dei fattori di rischio.
Un dato sembra emergere con chiarezza: sono aumentati i casi in cui il ladro opera indossando cappucci, berretti, passamontagna e guanti cercando di eludere eventuali telecamere. Frequente è, inoltre, il porto di armi improprie come mazze, bastoni o coltelli.