
La città
Farmacie chiuse di pomeriggio e di notte: è polemica
Previsto da una legge regionale, ma non tutti si adeguano
Altamura - venerdì 22 agosto 2014
09.00
Farmacie chiuse e prive di personale di pomeriggio presto e di notte in barba alle disposizioni regionali?
Sembrerebbe di sì, stando a diverse segnalazioni di cittadini ad Altamuralife.
Con una legge risalente allo scorso febbraio, infatti, il consiglio regionale aveva deliberato il nuovo orario di apertura delle farmacie di turno, disciplinandone anche il servizio notturno. In particolare l'assise di via Capruzzi aveva disposto che "nell'ambito del periodo estivo, dal 21 giugno al 21 settembre il il turno di servizio obbligatorio durante l'intervallo pomeridiano dalle ore 13 alle ore 16 e 30 è assicurato […] in tutti i comuni con popolazione compresa da 40 mila e fino a 80 mila abitanti, da una farmacia a battenti aperti e per turni tra tutte le farmacie"; il servizio notturno, invece, "da una farmacia a battenti aperti fino a due ore oltre l'orario normale di chiusura e a battenti chiusi successivamente e per turni tra tutte le farmacie".
A distanza di molti mesi da quella legge, però alcune farmacie altamurane, secondo le lamentele di alcuni utenti, continuano a restare chiuse al pubblico durante le ore pomeridiane e quelle di turno la notte, continuano ad aprire solo a chiamata, spesso ricorrendo all'ausilio degli agenti di vigilanza privata. Una situazione che specie d'estate, con anziani e non solo spesso bisognosi di farmaci per malori improvvisi, rischia di creare numerosi disagi.
Una denuncia parzialmente confermata da Altamuralife, anche per stessa ammissione di alcuni esponenti del settore, i quali, a loro volta, ribadiscono le loro ragioni: "Noi ci siamo adeguati da tempo - dichiara il titolare di una farmacia - ma questa legge è arrivata improvvisamente e alcuni colleghi sono ancora restii ad accettarla. C'è da dire che essenzialmente è una questione di sicurezza: l'operatore al bancone, di notte, non deve avere contatti diretti con i clienti, per cui occorre adeguare materialmente l'entrata delle nostre farmacie con l'installazione di apposite porte, e ciò ha un costo. Evidentemente qualcuno non si è ancora adeguato".
"Una legge sostanzialmente inutile in una città di provincia come Altamura - afferma un altro - visto che anche se il farmacista è materialmente assente, basta telefonare ed in pochi minuti è sul posto. In realtà è una disposizione più sensata per le grandi città come Bari, e non a caso Federfarma sta inoltrando report periodici sull'applicazione concreta di questa norma". Un problema che di notte può toccare la sicurezza e l'incolumità degli stessi farmacisti: "A volte possiamo essere noi a dover chiamare la vigilanza - afferma uno di loro - perché qualcuno si presenta senza la necessaria ricetta medica o va in escandescenze. Non ci sono solo i disagi dei cittadini, ma anche di chi lavora nelle farmacie".
La legge, insomma, c'è e va rispettata, ma nella realtà di provincia l'applicazione non è sempre puntuale, tra ragioni degli utenti e quelle dei farmacisti...
Sembrerebbe di sì, stando a diverse segnalazioni di cittadini ad Altamuralife.
Con una legge risalente allo scorso febbraio, infatti, il consiglio regionale aveva deliberato il nuovo orario di apertura delle farmacie di turno, disciplinandone anche il servizio notturno. In particolare l'assise di via Capruzzi aveva disposto che "nell'ambito del periodo estivo, dal 21 giugno al 21 settembre il il turno di servizio obbligatorio durante l'intervallo pomeridiano dalle ore 13 alle ore 16 e 30 è assicurato […] in tutti i comuni con popolazione compresa da 40 mila e fino a 80 mila abitanti, da una farmacia a battenti aperti e per turni tra tutte le farmacie"; il servizio notturno, invece, "da una farmacia a battenti aperti fino a due ore oltre l'orario normale di chiusura e a battenti chiusi successivamente e per turni tra tutte le farmacie".
A distanza di molti mesi da quella legge, però alcune farmacie altamurane, secondo le lamentele di alcuni utenti, continuano a restare chiuse al pubblico durante le ore pomeridiane e quelle di turno la notte, continuano ad aprire solo a chiamata, spesso ricorrendo all'ausilio degli agenti di vigilanza privata. Una situazione che specie d'estate, con anziani e non solo spesso bisognosi di farmaci per malori improvvisi, rischia di creare numerosi disagi.
Una denuncia parzialmente confermata da Altamuralife, anche per stessa ammissione di alcuni esponenti del settore, i quali, a loro volta, ribadiscono le loro ragioni: "Noi ci siamo adeguati da tempo - dichiara il titolare di una farmacia - ma questa legge è arrivata improvvisamente e alcuni colleghi sono ancora restii ad accettarla. C'è da dire che essenzialmente è una questione di sicurezza: l'operatore al bancone, di notte, non deve avere contatti diretti con i clienti, per cui occorre adeguare materialmente l'entrata delle nostre farmacie con l'installazione di apposite porte, e ciò ha un costo. Evidentemente qualcuno non si è ancora adeguato".
"Una legge sostanzialmente inutile in una città di provincia come Altamura - afferma un altro - visto che anche se il farmacista è materialmente assente, basta telefonare ed in pochi minuti è sul posto. In realtà è una disposizione più sensata per le grandi città come Bari, e non a caso Federfarma sta inoltrando report periodici sull'applicazione concreta di questa norma". Un problema che di notte può toccare la sicurezza e l'incolumità degli stessi farmacisti: "A volte possiamo essere noi a dover chiamare la vigilanza - afferma uno di loro - perché qualcuno si presenta senza la necessaria ricetta medica o va in escandescenze. Non ci sono solo i disagi dei cittadini, ma anche di chi lavora nelle farmacie".
La legge, insomma, c'è e va rispettata, ma nella realtà di provincia l'applicazione non è sempre puntuale, tra ragioni degli utenti e quelle dei farmacisti...