
La città
Emergenza tumori, Marvulli scrive ancora al sindaco Stacca
"Imbarazzante il silenzio delle istituzioni"
Altamura - sabato 27 dicembre 2014
13.10
"Continua l'imbarazzante ed altrettanto preoccupante silenzio degli organi competenti sull'emergenza tumori".
A distanza di un mese dall'ultimo appello rivolto al sindaco Stacca, in cui invocava "risposte rapide e concrete", il giovane promotore della petizione "Basta ai casi di tumore in città", Pietro Marvulli, ritorna a sollecitare l'amministrazione.
"Sono stanco di parlare a vuoto – è lo sfogo di Marvulli - stanco di cercare invano di scuotere le coscienze, stanco di raccontare di una piaga ormai così tanto diffusa nella nostra città senza che niente cambi, senza che nessuna autorità politica si dia da fare sul serio per prendere provvedimenti concreti".
"Com'è possibile - continua la lettera aperta - che nessuno mi ascolta? Come si può pensare di "tradire" la fiducia di un giovane ragazzo verso le istituzioni locali? Ho sollecitato più volte il sindaco a fornire pubblicamente risposte rapide e concrete circa l'espletamento degli obiettivi prefissati dalla commissione che ha portato ad instituire l'osservatorio comunale tumorale, ma ad oggi una risposta ancora non c'è".
"Questa altalena di impegno e disimpegno – è la conclusione del duro appello - non riesce a dare le giuste e concrete risposte alla società e ai giovani come me, che più di tutti chiedono il cambiamento".
"Basta ai casi di tumori in città" aveva lanciato la petizione, supportata da ben 6138 firme, per chiedere verità sull'aumento delle patologie oncologiche in cittài. Una richiesta, quella venuta da una parte cospicua della cittadinanza altamurana, che aveva portato le istituzioni a costituire un Osservatorio comunale con il compito di monitorare l'incidenza e le cause del fenomeno, presentato ufficialmente a Palazzo di Città lo scorso 11 settembre.
Il giovane promotore, ora, promette una mobilitazione cittadina pur di conoscere la verità, qualora non dovessero giungere risposte dalle istituzioni.
A distanza di un mese dall'ultimo appello rivolto al sindaco Stacca, in cui invocava "risposte rapide e concrete", il giovane promotore della petizione "Basta ai casi di tumore in città", Pietro Marvulli, ritorna a sollecitare l'amministrazione.
"Sono stanco di parlare a vuoto – è lo sfogo di Marvulli - stanco di cercare invano di scuotere le coscienze, stanco di raccontare di una piaga ormai così tanto diffusa nella nostra città senza che niente cambi, senza che nessuna autorità politica si dia da fare sul serio per prendere provvedimenti concreti".
"Com'è possibile - continua la lettera aperta - che nessuno mi ascolta? Come si può pensare di "tradire" la fiducia di un giovane ragazzo verso le istituzioni locali? Ho sollecitato più volte il sindaco a fornire pubblicamente risposte rapide e concrete circa l'espletamento degli obiettivi prefissati dalla commissione che ha portato ad instituire l'osservatorio comunale tumorale, ma ad oggi una risposta ancora non c'è".
"Questa altalena di impegno e disimpegno – è la conclusione del duro appello - non riesce a dare le giuste e concrete risposte alla società e ai giovani come me, che più di tutti chiedono il cambiamento".
"Basta ai casi di tumori in città" aveva lanciato la petizione, supportata da ben 6138 firme, per chiedere verità sull'aumento delle patologie oncologiche in cittài. Una richiesta, quella venuta da una parte cospicua della cittadinanza altamurana, che aveva portato le istituzioni a costituire un Osservatorio comunale con il compito di monitorare l'incidenza e le cause del fenomeno, presentato ufficialmente a Palazzo di Città lo scorso 11 settembre.
Il giovane promotore, ora, promette una mobilitazione cittadina pur di conoscere la verità, qualora non dovessero giungere risposte dalle istituzioni.