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La città
Emergenza tumori, Marvulli scrive a Stacca: "Servono risposte rapide e concrete"
6000 cittadini sottoscrivono la petizione per chiedere certezze sull'incidenza delle patologie tumorali in città
Altamura - lunedì 24 novembre 2014
9.22
"Sollecito ancora una volta il governo cittadino a fornire risposte rapide e concrete, perchè è necessario mettere in evidenza l'urgenza dell'impegno e l'imminenza dei fatti".
Pietro Marvulli, il giovane cittadino promotore di "Basta ai casi di tumori in città", che ha lanciato la petizione supportata da ben 6138 firme per chiedere verità sull'emergenza tumori, torna a scrivere ancora una volta al sindaco Stacca in merito alla questione dell'aumento delle patologie oncologiche in città. Una richiesta, quella venuta da una parte cospicua della cittadinanza altamurana, che aveva portato le istituzioni a costituire un Osservatorio comunale con il compito di monitorare l'incidenza e le cause del fenomeno.
"Ad oggi – scrive Marvulli - non si hanno ancora notizie concrete circa l'espletamento degli obiettivi prefissati dalla stessa commissione. Possono 6.138 cittadini – continua - essere lasciati in balia di un gruppo di persone che solo per motivi organizzativi tardano a trovare una soluzione concreta? Quanto tempo bisogna ancora aspettare?"
"Signor sindaco – è l'appello del giovane - a luglio ci siamo lasciati con uno slogan: Se alla politica bisogna affidare ancora la propria fiducia bisognerebbe ripartire dalle reali esigenze dei cittadini. Io non sono abituato a non mantenere la mia parola: ecco il motivo per cui Le scrivo. Se tacessi non riuscirei più a guardare in faccia la gente che ha creduto in questo mio progetto".
Lo scorso 11 settembre a Palazzo di Città c'era stata la presentazione ufficiale dell'Osservatorio. Da parte degli esperti designati era stata espressa la ferma volontà di indagare con metodologie rigorosamente scientifiche sull'incidenza dei tumori, attraverso un censimento della casistica, ma senza tesi precostituite ed auspicando una maggiore sinergia tra i medici del territorio.
"Bisogna evitare i facili allarmismi" aveva ribadito allora il sindaco Stacca sulla scia di quanto esposto dagli altri componenti dell'Osservatorio. Una posizione improntata alla prudenza che al momento appare difficilmente conciliabile con quella di chi, di fronte al dramma di una malattia sempre più diffusa, invoca risposte certe e rapide.
Pietro Marvulli, il giovane cittadino promotore di "Basta ai casi di tumori in città", che ha lanciato la petizione supportata da ben 6138 firme per chiedere verità sull'emergenza tumori, torna a scrivere ancora una volta al sindaco Stacca in merito alla questione dell'aumento delle patologie oncologiche in città. Una richiesta, quella venuta da una parte cospicua della cittadinanza altamurana, che aveva portato le istituzioni a costituire un Osservatorio comunale con il compito di monitorare l'incidenza e le cause del fenomeno.
"Ad oggi – scrive Marvulli - non si hanno ancora notizie concrete circa l'espletamento degli obiettivi prefissati dalla stessa commissione. Possono 6.138 cittadini – continua - essere lasciati in balia di un gruppo di persone che solo per motivi organizzativi tardano a trovare una soluzione concreta? Quanto tempo bisogna ancora aspettare?"
"Signor sindaco – è l'appello del giovane - a luglio ci siamo lasciati con uno slogan: Se alla politica bisogna affidare ancora la propria fiducia bisognerebbe ripartire dalle reali esigenze dei cittadini. Io non sono abituato a non mantenere la mia parola: ecco il motivo per cui Le scrivo. Se tacessi non riuscirei più a guardare in faccia la gente che ha creduto in questo mio progetto".
Lo scorso 11 settembre a Palazzo di Città c'era stata la presentazione ufficiale dell'Osservatorio. Da parte degli esperti designati era stata espressa la ferma volontà di indagare con metodologie rigorosamente scientifiche sull'incidenza dei tumori, attraverso un censimento della casistica, ma senza tesi precostituite ed auspicando una maggiore sinergia tra i medici del territorio.
"Bisogna evitare i facili allarmismi" aveva ribadito allora il sindaco Stacca sulla scia di quanto esposto dagli altri componenti dell'Osservatorio. Una posizione improntata alla prudenza che al momento appare difficilmente conciliabile con quella di chi, di fronte al dramma di una malattia sempre più diffusa, invoca risposte certe e rapide.