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Territorio
Direttiva Bolkestein, rinnovate le concessioni per i venditori ambulanti
L'Anci a confronto con Istituzioni e operatori del settore
Altamura - venerdì 28 ottobre 2016
11.46 Comunicato Stampa
Per effetto della direttiva Bolkestein dovranno essere rinnovate, entro la metà del 2017, circa 200 mila concessioni per l'esercizio di attività commerciali su aree pubbliche. La direttiva europea Bolkestein, che prende il nome dal suo autore, è stata recepita dall'Italia nel 2010 e disciplina il commercio su aree pubbliche. Dal prossimo mese di luglio 2017, tutte le vecchie licenze saranno sottoposte di nuovo a bando. "Nonostante l'impegno dei Comuni di applicare l'intesa del 2012, è necessario che vengano definiti meglio criteri ed indirizzi, nonché la congruità del termine fissato. E' in ballo il destino di centinaia di migliaia di lavoratori, che va salvaguardato tenendo conto dei principi comunitari di tutela della concorrenza". Lo afferma il presidente dell'ANCI, Antonio Decaro, che spiega: "Parliamo dei tantissimi mercati rionali che animano le nostre città e che, facendo parte del tessuto urbano, in alcuni casi sono diventati presidi distintivi dell'identità cittadina, oltre a garantire qualità e prezzi moderati per i consumatori".
Per questo motivo, afferma Decaro, "chiediamo a Governo e Regioni un tavolo di confronto urgente per definire in modo uniforme gli indirizzi per l'applicazione della direttiva. I Comuni d'altro canto – aggiunge il presidente dell'ANCI – stanno lavorando per non arrivare sprovvisti alla scadenza di luglio 2017, ma è evidente la necessità di un prolungamento adeguato dei tempi, in ragione dell'elevato numero di concessioni da assegnare tramite gara e della conseguente mole di verifiche e incombenze in carico agli uffici comunali ancor prima dell'indizione delle gare stesse. Su questo, soprattutto, chiediamo al Governo disponibilità a procedere con la necessaria flessibilità".
"In questa momento di crisi - ha dichiarato il presidente Anci Puglia sen. Luigi Perrone - bisogna puntare con tutte le forze alla ripresa economica, evitando di penalizzare alcuni settori importanti dell'economia locale, valorizzando le produzioni locali. Bisogna salvaguardare i lavoratori mercatali e i consumatori dei mercati rionali, una forma distributiva tuttora viva e storicamente diffusa anche in Puglia. Concordo in pieno con il presidente Decaro sulla necessità di urgente confronto con Governo e Regioni per superare criticità della nuova normativa inerente le procedure selettive e l'assegnazione posteggi su aree pubbliche nei Comuni. Emergono difficoltà che richiedono flessibilità applicativa, ma soprattutto, uno slittamento dei termini.
Per questo motivo, afferma Decaro, "chiediamo a Governo e Regioni un tavolo di confronto urgente per definire in modo uniforme gli indirizzi per l'applicazione della direttiva. I Comuni d'altro canto – aggiunge il presidente dell'ANCI – stanno lavorando per non arrivare sprovvisti alla scadenza di luglio 2017, ma è evidente la necessità di un prolungamento adeguato dei tempi, in ragione dell'elevato numero di concessioni da assegnare tramite gara e della conseguente mole di verifiche e incombenze in carico agli uffici comunali ancor prima dell'indizione delle gare stesse. Su questo, soprattutto, chiediamo al Governo disponibilità a procedere con la necessaria flessibilità".
"In questa momento di crisi - ha dichiarato il presidente Anci Puglia sen. Luigi Perrone - bisogna puntare con tutte le forze alla ripresa economica, evitando di penalizzare alcuni settori importanti dell'economia locale, valorizzando le produzioni locali. Bisogna salvaguardare i lavoratori mercatali e i consumatori dei mercati rionali, una forma distributiva tuttora viva e storicamente diffusa anche in Puglia. Concordo in pieno con il presidente Decaro sulla necessità di urgente confronto con Governo e Regioni per superare criticità della nuova normativa inerente le procedure selettive e l'assegnazione posteggi su aree pubbliche nei Comuni. Emergono difficoltà che richiedono flessibilità applicativa, ma soprattutto, uno slittamento dei termini.