
Eventi e cultura
Dai social alla piazza, il prof più amato d'Italia si racconta
Vincenzo Schettini conferma la sua popolarità
Altamura - giovedì 26 giugno 2025
17.45
Ieri sera Piazza Matteotti ha fatto da cornice alla terza edizione de "L'Oscar del Libro", iniziativa che si è svolta in due giorni. Dopo Al Bano (martedì sera), ieri ospite speciale dell'evento è stato Vincenzo Schettini, il professore più seguito d'Italia grazie al fenomeno social "La Fisica che ci piace", che ha incantato il pubblico con il suo modo unico di raccontare la scienza. L'ingresso gratuito ha richiamato una grande partecipazione di pubblico, fino al completo esaurimento dei posti disponibili.
A condurre la serata sono stati Attilio Romita, noto giornalista televisivo pugliese, e Manila Gorio, ideatrice de "L'Oscar del libro", che hanno presentato l'ospite al pubblico ripercorrendo il suo straordinario percorso: divulgatore scientifico, professore di fisica, conduttore televisivo, youtuber, influencer con quasi 3 milioni di followers tra Instagram e TikTok. Vincenzo Schettini è anche autore di due libri di successo, protagonista di un tour teatrale sold-out con lo spettacolo "Lezione: La fisica che ci piace" e, non da ultimo, musicista diplomato al Conservatorio di Monopoli in violino e didattica della musica.
Durante l'incontro, non è mancata una parentesi dedicata alla sua terra d'origine. Schettini ha infatti citato il celebre pane di Altamura, svelando un retroscena curioso: prima dell'evento, aveva promesso al sindaco che avrebbe realizzato un contenuto proprio su quel prodotto simbolo della città, spiegandone la lunga conservazione attraverso la scienza. «Voglio raccontare perché il pane di Altamura dura così tanto e sono orgoglioso di farlo partendo da un prodotto della mia terra.» ha affermato.
Nel corso dell'intervento, Vincenzo Schettini ha saputo alternare momenti di grande leggerezza a racconti più intimi e toccanti. Ha condiviso con il pubblico alcuni aneddoti familiari legati all'infanzia difficile vissuta da sua madre, cresciuta in un contesto complesso nel dopoguerra, a causa del rapporto con il padre. Non è mancato anche un affettuoso ricordo della storia d'amore tra i suoi genitori, entrambi originari del Sud Italia, raccontata con ironia e tenerezza.
Schettini ha poi sorpreso i presenti con un'autenticità disarmante, parlando senza filtri del suo percorso scolastico: «Non ero uno studente modello», ha raccontato sorridendo, «prendevo anche brutti voti, in diverse materie». Un modo per ricordare che la passione e la determinazione spesso contano più dei voti sul registro.
L'incontro è stato anche un'occasione di dialogo e coinvolgimento: tra i momenti più apprezzati, quello in cui una giovane danzatrice, conosciuta poco prima dell'inizio, è salita sul palco per eseguire una piroetta, prima con le braccia chiuse e poi aperte. Un gesto semplice che ha dato il via a una spiegazione scientifica, in pieno stile Schettini, su cosa accade dal punto di vista fisico.
Tra i tanti ricordi condivisi da Vincenzo Schettini, uno in particolare ha colpito il pubblico per la sua forza simbolica. Durante le scuole medie, una sua professoressa era solita dire alla madre: «Vincenzo non sa scrivere, è negato per la scrittura». Eppure, a distanza di anni, quello stesso ragazzo ha pubblicato un libro che ha superato le 100.000 copie vendute e gli è valso il prestigioso Premio "Elsa Morante", smentendo con i fatti ogni giudizio affrettato.
Schettini ha raccontato di aver impiegato circa tre anni per completare il suo primo libro, sottolineando quanto la scrittura sia stata per lui una sfida lunga e complessa, ma anche profondamente gratificante. «Ci ho messo tempo ma è così che funzionano le cose fatte bene. Bisogna avere pazienza e non fermarsi davanti alle prime difficoltà.» ha dichiarato.
La serata si è conclusa tra applausi calorosi e sorrisi. Vincenzo Schettini ha lasciato ad Altamura molto più di una semplice lezione di fisica: ha trasmesso un messaggio di speranza, autenticità e determinazione, ricordando a tutti che il successo non nasce dalla perfezione, ma dalla passione e dalla perseveranza. Un evento che Altamura ricorderà con affetto, nel segno della cultura, dell'umanità e… della fisica che ci piace.
A condurre la serata sono stati Attilio Romita, noto giornalista televisivo pugliese, e Manila Gorio, ideatrice de "L'Oscar del libro", che hanno presentato l'ospite al pubblico ripercorrendo il suo straordinario percorso: divulgatore scientifico, professore di fisica, conduttore televisivo, youtuber, influencer con quasi 3 milioni di followers tra Instagram e TikTok. Vincenzo Schettini è anche autore di due libri di successo, protagonista di un tour teatrale sold-out con lo spettacolo "Lezione: La fisica che ci piace" e, non da ultimo, musicista diplomato al Conservatorio di Monopoli in violino e didattica della musica.
Durante l'incontro, non è mancata una parentesi dedicata alla sua terra d'origine. Schettini ha infatti citato il celebre pane di Altamura, svelando un retroscena curioso: prima dell'evento, aveva promesso al sindaco che avrebbe realizzato un contenuto proprio su quel prodotto simbolo della città, spiegandone la lunga conservazione attraverso la scienza. «Voglio raccontare perché il pane di Altamura dura così tanto e sono orgoglioso di farlo partendo da un prodotto della mia terra.» ha affermato.
Nel corso dell'intervento, Vincenzo Schettini ha saputo alternare momenti di grande leggerezza a racconti più intimi e toccanti. Ha condiviso con il pubblico alcuni aneddoti familiari legati all'infanzia difficile vissuta da sua madre, cresciuta in un contesto complesso nel dopoguerra, a causa del rapporto con il padre. Non è mancato anche un affettuoso ricordo della storia d'amore tra i suoi genitori, entrambi originari del Sud Italia, raccontata con ironia e tenerezza.
Schettini ha poi sorpreso i presenti con un'autenticità disarmante, parlando senza filtri del suo percorso scolastico: «Non ero uno studente modello», ha raccontato sorridendo, «prendevo anche brutti voti, in diverse materie». Un modo per ricordare che la passione e la determinazione spesso contano più dei voti sul registro.
L'incontro è stato anche un'occasione di dialogo e coinvolgimento: tra i momenti più apprezzati, quello in cui una giovane danzatrice, conosciuta poco prima dell'inizio, è salita sul palco per eseguire una piroetta, prima con le braccia chiuse e poi aperte. Un gesto semplice che ha dato il via a una spiegazione scientifica, in pieno stile Schettini, su cosa accade dal punto di vista fisico.
Tra i tanti ricordi condivisi da Vincenzo Schettini, uno in particolare ha colpito il pubblico per la sua forza simbolica. Durante le scuole medie, una sua professoressa era solita dire alla madre: «Vincenzo non sa scrivere, è negato per la scrittura». Eppure, a distanza di anni, quello stesso ragazzo ha pubblicato un libro che ha superato le 100.000 copie vendute e gli è valso il prestigioso Premio "Elsa Morante", smentendo con i fatti ogni giudizio affrettato.
Schettini ha raccontato di aver impiegato circa tre anni per completare il suo primo libro, sottolineando quanto la scrittura sia stata per lui una sfida lunga e complessa, ma anche profondamente gratificante. «Ci ho messo tempo ma è così che funzionano le cose fatte bene. Bisogna avere pazienza e non fermarsi davanti alle prime difficoltà.» ha dichiarato.
La serata si è conclusa tra applausi calorosi e sorrisi. Vincenzo Schettini ha lasciato ad Altamura molto più di una semplice lezione di fisica: ha trasmesso un messaggio di speranza, autenticità e determinazione, ricordando a tutti che il successo non nasce dalla perfezione, ma dalla passione e dalla perseveranza. Un evento che Altamura ricorderà con affetto, nel segno della cultura, dell'umanità e… della fisica che ci piace.