Lenticchia di Altamura
Lenticchia di Altamura
La città

Continua la battaglia per difendere le produzioni nazionali

Difendere il made in Italy per salvaguardare le coltivazioni di legumi e cereali di origine nazionale

"Dopo gli interventi delle ultime settimane del vicepresidente del Consiglio e Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, in merito alla salvaguardia del Made in Italy, e visto il Contratto di Governo siglato con gli amici della Lega, ritengo che sia assolutamente importante intervenire sul settore dei cereali e dei legumi del Sud Italia.
È mia ferma convinzione che le produzioni italiane vadano tutelate in tutti i modi possibili, partendo dai prodotti destinati alla nostra alimentazione.
Auspico una rivalutazione delle nostre radici, delle tradizioni della civiltà contadina, per far crescere il valore e la qualità italiana nei mercati esteri e allo stesso tempo per difendere il mercato interno dall'invasione di prodotti stranieri di pessima qualità e a basso costo".

Così l'onorevole Nunzio Angiola si esprime in merito al provvedimento per la salvaguardai delle produzioni locali limitando il mercato delle importazioni e intensificando i controlli di prodotti agroalimentari.

"Il lavoro che gli agricoltori della Murgia Barese e della adiacente Basilicata stanno facendo sulle leguminose è di portata enorme. In pochissimo tempo è stata ottenuta l'IGP per la Lenticchia di Altamura e si stanno coltivando decine di migliaia di ettari di lenticchie, ceci e piselli. Terre da sempre vocate alla produzione di grano duro così come in realtà lo è l'intero centro-sud italiano.
Così come è giusto e opportuno che il Governo si ponga degli interrogativi in merito alle navi di riso importato dalla Cambogia, allo stesso modo è importantissimo che legumi e cereali vengano tutelati rispetto al prodotto importato dal Canada, dal Kazakistan o dalla Cina, ove si è costretti ad usare disseccanti come il glifosato, visto il clima non idoneo alla coltivazione degli stessi prodotti in modo naturale. La difesa delle nostre produzioni non è solo una questione economica e produttiva ma anche e soprattutto di tutela della salute dei consumatori italiani".

"Le importazioni - continua il deputato - aumentate negli ultimi anni nell'Unione europea, stanno arrecando danni all'importante comparto italiano del settore. È necessario un controllo di tutti i prodotti esteri che varcano i confini nazionali ed europei e che questi rispettino i criteri a tutela dell'ambiente, della salute e/o della dignità dei lavoratori e dei consumatori.
Bisogna cercare e trovare soluzioni che possano incentivare il commercio di prodotti agricoli nazionali, coltivati nel rispetto delle regole e dell'ambiente. Anche il semplice obbligo dell'origine in etichettatura dei legumi secchi o delle materie prime per pasta e pane può essere importante per dare chiarezza ai consumatori e renderli consapevoli delle proprie scelte e dei propri consumi. Azioni di sostegno a favore delle aziende che promuovono il made in Italy, protocolli d'intesa tra le Pubbliche amministrazioni e il mondo della Distribuzione per individuare nuove forme di collaborazione per il rilancio dei prodotti di origine nazionale (perlomeno per il prodotto a Marchio del Distributore), potrebbero rappresentare importanti passi avanti per ottenere rapidamente dei concreti risultati per una sana, "pulita" e prospera agricoltura italiana".
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