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Cronaca
Confiscato un immobile in un claustro
Di proprietà di un sorvegliato speciale. Indagine della Guardia di finanza
Altamura - mercoledì 17 febbraio 2021
10.39
I militari della Compagnia di Altamura della Guardia di finanza, coordinati dal I Gruppo Guardia di Finanza Bari, hanno notificato un decreto emesso dal Tribunale di Bari, in accoglimento della proposta depositata dalla Procura della Repubblica di Bari guidata dal dott. Roberto Rossi, di confisca di prevenzione di beni appartenenti a un pregiudicato, a partire dal 2000 (quando era ancora minorenne), da numerosi precedenti penali e sentenze definitive di condanna per reati in materia di traffico di sostanze stupefacenti, anche in forma associativa.
Si tratta di un immobile ubicato in un claustro di Altamura.
La confisca rappresenta l'epilogo di complesse e articolate indagini di polizia economico-finanziaria condotte dalle fiamme gialle altamurane, volte all'individuazione e alla sottrazione dei patrimoni illeciti conseguiti dall'indagato, consistenti in beni di valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dallo stesso e dai familiari.
I finanzieri hanno pazientemente ricostruito tali elementi, a partire dal 2004, accertando una sproporzione pari a oltre 350mila euro. Le investigazioni hanno posto in evidenza come le condanne emesse a carico del soggetto e i periodi di detenzione scontati come pene o in forza di misure cautelari, nonché la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno per due anni nel Comune di residenza (applicata nel 2004 dal Tribunale di Bari) non hanno prodotto alcun effetto deterrente o rieducativo nei suoi confronti.
La confisca riguarda un immobile sito ad Altamura del valore complessivo di oltre 76mila euro. Il provvedimento in questione – che segue quello di sequestro già eseguito a settembre 2020 – evidenzia la notevole importanza che rivestono, nell'azione di contrasto alla criminalità, le misure di prevenzione patrimoniali e le investigazioni condotte dalla Guardia di Finanza volte ad aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalla cosiddetta "criminalità da profitto", ovvero da coloro che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose e traggono il proprio reddito dai proventi dell'attività criminale e dalla sistematica inosservanza delle norme.
Non sono stati forniti ulteriori dettagli sull'identità dell'uomo e sul luogo del sequestro.
Si tratta di un immobile ubicato in un claustro di Altamura.
La confisca rappresenta l'epilogo di complesse e articolate indagini di polizia economico-finanziaria condotte dalle fiamme gialle altamurane, volte all'individuazione e alla sottrazione dei patrimoni illeciti conseguiti dall'indagato, consistenti in beni di valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dallo stesso e dai familiari.
I finanzieri hanno pazientemente ricostruito tali elementi, a partire dal 2004, accertando una sproporzione pari a oltre 350mila euro. Le investigazioni hanno posto in evidenza come le condanne emesse a carico del soggetto e i periodi di detenzione scontati come pene o in forza di misure cautelari, nonché la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno per due anni nel Comune di residenza (applicata nel 2004 dal Tribunale di Bari) non hanno prodotto alcun effetto deterrente o rieducativo nei suoi confronti.
La confisca riguarda un immobile sito ad Altamura del valore complessivo di oltre 76mila euro. Il provvedimento in questione – che segue quello di sequestro già eseguito a settembre 2020 – evidenzia la notevole importanza che rivestono, nell'azione di contrasto alla criminalità, le misure di prevenzione patrimoniali e le investigazioni condotte dalla Guardia di Finanza volte ad aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalla cosiddetta "criminalità da profitto", ovvero da coloro che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose e traggono il proprio reddito dai proventi dell'attività criminale e dalla sistematica inosservanza delle norme.
Non sono stati forniti ulteriori dettagli sull'identità dell'uomo e sul luogo del sequestro.