
Territorio
Cinghiali, è sempre più emergenza
La Regione intervenga per arginare il fenomeno
Altamura - venerdì 2 marzo 2018
I cinghiali nel Parco dell'Alta Murgia continuano a proliferare e soprattutto a creare danni alle campane oltre che a mettere costantemente in pericolo la vita degli automobilisti che quotidianamente attraverso le strade del parco.
Alcune settimane fa, dopo l'ennesima denuncia di un agricoltore, sulla vicenda era intervenuto l'Ente Parco dell'Alta Murgia annunciando un primo intervento di censimento della popolazione per poi passare ad altre azioni, più concrete, per arginare il fenomeno. In realtà il Parco aveva lanciato un appello alle altre istituzioni interessate chiedendo provvedimenti congiunti e uno sforzo comune.
Appello che ad oggi sembra essere caduto nel vuoto.
E infatti giunge dal consigliere regionale Gianni Stea l'ennesima interrogazione con cui si chiede all'assessorato all'agricoltura di intervenire sulla questione.
"Ancora notizie di danni gravissimi causati da branchi di cinghiali che ormai hanno invaso le nostre città e le nostre campagne. Un'emergenza seria che invece in Puglia continua ad essere completamente sottovalutata, nonostante il pericolo rappresentato da questi animali selvatici il cui numero è peraltro in veloce costante aumento. All'assessore Di Gioia chiedo che la questione sia posta una volta per tutte tra le priorità da affrontare immediatamente dopo le elezioni politiche la cui campagna elettorale sta inspiegabilmente paralizzando l'attività istituzionale della Regione".
"Il rischio - continua Stea - è che ad un intervento specifico, scientificamente attento alla salvaguardia dell'intero ecosistema, per tenere sotto controllo il numero di cinghiali si sostituisca una sorta di giustizia sommaria da parte di agricoltori e cittadini. Eppure da mesi in Regione è stata presentata, su iniziativa mia e del collega Donato Pentassuglia, una proposta di legge su Misure urgenti per la programmazione e pianificazione del prelievo venatorio e del controllo del cinghiale (Sus scrofa) atte a contenere l'espansione demografica della specie nel territorio della della Puglia".
Stea si appella a Di Gioia: "A tutela delle nostre comunità, è necessario che la pdl diventi legge senza indugi ulteriori".
Alcune settimane fa, dopo l'ennesima denuncia di un agricoltore, sulla vicenda era intervenuto l'Ente Parco dell'Alta Murgia annunciando un primo intervento di censimento della popolazione per poi passare ad altre azioni, più concrete, per arginare il fenomeno. In realtà il Parco aveva lanciato un appello alle altre istituzioni interessate chiedendo provvedimenti congiunti e uno sforzo comune.
Appello che ad oggi sembra essere caduto nel vuoto.
E infatti giunge dal consigliere regionale Gianni Stea l'ennesima interrogazione con cui si chiede all'assessorato all'agricoltura di intervenire sulla questione.
"Ancora notizie di danni gravissimi causati da branchi di cinghiali che ormai hanno invaso le nostre città e le nostre campagne. Un'emergenza seria che invece in Puglia continua ad essere completamente sottovalutata, nonostante il pericolo rappresentato da questi animali selvatici il cui numero è peraltro in veloce costante aumento. All'assessore Di Gioia chiedo che la questione sia posta una volta per tutte tra le priorità da affrontare immediatamente dopo le elezioni politiche la cui campagna elettorale sta inspiegabilmente paralizzando l'attività istituzionale della Regione".
"Il rischio - continua Stea - è che ad un intervento specifico, scientificamente attento alla salvaguardia dell'intero ecosistema, per tenere sotto controllo il numero di cinghiali si sostituisca una sorta di giustizia sommaria da parte di agricoltori e cittadini. Eppure da mesi in Regione è stata presentata, su iniziativa mia e del collega Donato Pentassuglia, una proposta di legge su Misure urgenti per la programmazione e pianificazione del prelievo venatorio e del controllo del cinghiale (Sus scrofa) atte a contenere l'espansione demografica della specie nel territorio della della Puglia".
Stea si appella a Di Gioia: "A tutela delle nostre comunità, è necessario che la pdl diventi legge senza indugi ulteriori".