
La città
Centro Interculturale: gli utenti occupano simbolicamente la sede
Gli stessi locali saranno destinati a Equitalia. L'invito all'amministrazione a trovare una soluzione
Altamura - lunedì 22 luglio 2013
12.48
Amaro in bocca tra gli utenti del Centro Interculturale e Sportello Socio-Sanitario di Altamura. Annunciano una occupazione simbolica della attuale sede del servizio. Gli stessi locali siti in via Teatro Vecchio 2 ad Altamura, di proprietà del Comune di Altamura, accoglieranno gli uffici di Equitalia.
Ma "nasce il rammarico – affermano le unità operative del centro - nel constatare di come il Sindaco ha tralasciato, forse per lui, un piccolo particolare: il Centro è stato istituito dalla Regione Puglia con Del. G.R. n.2049 del 29/12/2004 insieme a quello di Bari Lecce e Foggia, ai sensi Art.4 legge Regionale n.26 del 2000, rifinanziato al 70% per il prossimo triennio dalla Regione Puglia e previsto anche nei Piani Sociali di Zona con l'apertura di altri due sportelli a Gravina e Santeramo in Colle, così come da verbale del tavolo Tematico Immigrazione del giorno 09 Gennaio 2013 presso la Sala Consiliare del Comune di Altamura alla presenza di associazioni del territorio, Sindaco, responsabile dei Piani Sociali di Zona".
E ribadiscono la registrazione di circa 400 utenti (famiglie anche con minori) che hanno trovato presso gli uffici accoglienza e informazione sui servizi specifici legati alla immigrazione: "attualmente molte pratiche sono ancora in corso di risoluzione e sono stati avviati progetti di inserimento al lavoro che in questi giorni si stanno completando, vedendo protagonisti minori stranieri che erano ospitati nelle Comunità di Altamura e Gravina, che raggiunta la maggiore età sono stati dimessi restando senza fissa dimora e con la prospettiva di ridiventare clandestini".
Per scongiurare la chiusura del servizio, organizzano una occupazione simbolica dei locali e chiedono all'amministrazione comunale di individuare una sede alternativa che possa accogliere il Centro Interculturale prima della chiusura ufficiale dello stesso per lavori che si andranno ad eseguire per l'adeguamento dei nuovi uffici di Equitalia, in modo da non creare grossi disagi e disguidi agli utenti.
Ma "nasce il rammarico – affermano le unità operative del centro - nel constatare di come il Sindaco ha tralasciato, forse per lui, un piccolo particolare: il Centro è stato istituito dalla Regione Puglia con Del. G.R. n.2049 del 29/12/2004 insieme a quello di Bari Lecce e Foggia, ai sensi Art.4 legge Regionale n.26 del 2000, rifinanziato al 70% per il prossimo triennio dalla Regione Puglia e previsto anche nei Piani Sociali di Zona con l'apertura di altri due sportelli a Gravina e Santeramo in Colle, così come da verbale del tavolo Tematico Immigrazione del giorno 09 Gennaio 2013 presso la Sala Consiliare del Comune di Altamura alla presenza di associazioni del territorio, Sindaco, responsabile dei Piani Sociali di Zona".
E ribadiscono la registrazione di circa 400 utenti (famiglie anche con minori) che hanno trovato presso gli uffici accoglienza e informazione sui servizi specifici legati alla immigrazione: "attualmente molte pratiche sono ancora in corso di risoluzione e sono stati avviati progetti di inserimento al lavoro che in questi giorni si stanno completando, vedendo protagonisti minori stranieri che erano ospitati nelle Comunità di Altamura e Gravina, che raggiunta la maggiore età sono stati dimessi restando senza fissa dimora e con la prospettiva di ridiventare clandestini".
Per scongiurare la chiusura del servizio, organizzano una occupazione simbolica dei locali e chiedono all'amministrazione comunale di individuare una sede alternativa che possa accogliere il Centro Interculturale prima della chiusura ufficiale dello stesso per lavori che si andranno ad eseguire per l'adeguamento dei nuovi uffici di Equitalia, in modo da non creare grossi disagi e disguidi agli utenti.