
Territorio
Cava Pontrelli, si attende una seconda conferenza di servizi
Movimento Spiragli: "Un ritardo incomprensibile"
Altamura - giovedì 31 ottobre 2013
11.11
Cava dei dinosauri. Passo dopo passo, si è in dirittura d'arrivo verso una soluzione della questione che segnerebbe la libertà del sito e conseguentemente la sua fruizione da parte dei visitatori. Dopo una prima conferenza di servizi tenutasi lo scorso 30 luglio 2013 presso l'assessorato alla Qualità del territorio della Regione Puglia, ancora si attende una data per una seconda convocazione del tavolo di confronto. La domanda che i cittadini pongono ormai da tempo è rivolta ai politici: quali le azioni definitive sul bene?
Benché lo stesso sindaco Mario Stacca abbia inviato una missiva due settimane fa indirizzata all'assessore regionale all'Assetto del territorio, Angela Barbanente, chiedendo una data di convocazione della riunione, ancora non è giunta alcuna risposta ufficiale. Più volte è stata ribadita la "disponibilità di 530.000 euro per l'acquisizione da parte del Comune di Altamura" e, a fronte dell'inserimento della stessa voce nel bilancio comunale, il ritardo di una comunicazione in merito alla conferenza appare "francamente incomprensibile". Così il movimento culturale "Spiragli", che sposando la causa "Cava Pontrelli libera", afferma: "Riteniamo che questo ritardo non giovi all'adempimento di tutte quelle attività volte alla tutela della paleo-superficie, priorità per la quale il nostro movimento ha ritenuto opportuno proporre la convocazione della prima conferenza di servizi".
La seconda conferenza di servizi appurerebbe in via definitiva le linee tracciate nel primo incontro che ha registrato le voci delle diverse parti: Regione Puglia, Università degli Studi di Bari, Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, Comune di Altamura, Movimento Culturale Spiragli. L'accordo segnato nell'occasione prevedeva, secondo quanto sintetizzato dal Movimento spiragli, che "il Comune di Altamura avrebbe messo a disposizione la somma necessaria ad acquisire il bene da espropriare (euro 530.000), la Regione avrebbe stanziato circa 2 milioni di euro per lo studio del sito (oltre che per la sua tutela e per una embrionale funzione), e la Sovrintendenza (organo periferico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) avrebbe vigilato su ciascuna delle succitate azioni".
Benché lo stesso sindaco Mario Stacca abbia inviato una missiva due settimane fa indirizzata all'assessore regionale all'Assetto del territorio, Angela Barbanente, chiedendo una data di convocazione della riunione, ancora non è giunta alcuna risposta ufficiale. Più volte è stata ribadita la "disponibilità di 530.000 euro per l'acquisizione da parte del Comune di Altamura" e, a fronte dell'inserimento della stessa voce nel bilancio comunale, il ritardo di una comunicazione in merito alla conferenza appare "francamente incomprensibile". Così il movimento culturale "Spiragli", che sposando la causa "Cava Pontrelli libera", afferma: "Riteniamo che questo ritardo non giovi all'adempimento di tutte quelle attività volte alla tutela della paleo-superficie, priorità per la quale il nostro movimento ha ritenuto opportuno proporre la convocazione della prima conferenza di servizi".
La seconda conferenza di servizi appurerebbe in via definitiva le linee tracciate nel primo incontro che ha registrato le voci delle diverse parti: Regione Puglia, Università degli Studi di Bari, Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, Comune di Altamura, Movimento Culturale Spiragli. L'accordo segnato nell'occasione prevedeva, secondo quanto sintetizzato dal Movimento spiragli, che "il Comune di Altamura avrebbe messo a disposizione la somma necessaria ad acquisire il bene da espropriare (euro 530.000), la Regione avrebbe stanziato circa 2 milioni di euro per lo studio del sito (oltre che per la sua tutela e per una embrionale funzione), e la Sovrintendenza (organo periferico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) avrebbe vigilato su ciascuna delle succitate azioni".