
Territorio
Cava Pontrelli, la società proprietaria diffida il Comune
Intende far valere le richieste esposte nel 2009. Lamentata la mancanza del "principio dell'equo trattamento"
Altamura - venerdì 12 ottobre 2012
17.21
La società proprietaria della Cava Pontrelli, Ecospi, ha protocollato, in data 8 ottobre, presso gli uffici del Municipio, un atto di diffida nei confronti del Comune di Altamura.
Il documento fa riferimento alla richiesta di Accordo di Programma del 22 luglio 2009. La ditta proprietaria formulava a suo tempo una proposta di cessione del bene paleontologico a fronte di un indennizzo costituito da diritti volumetrici residenziali da riconoscere, previa variante urbanistica, su aree di proprietà della stessa Ecospi. Dopo tre anni, si legge nel documento, "l'Amministrazione comunale semplicemente e senza alcuna motivazione, non ha inteso dar seguito all'esame della proposta, e ciò è riconducibile a inadempienza".
Nell'atto, inoltre, si richiama l'interessamento mostrato dall'Amministrazione nei confronti di un'altra ditta (il riferimento è alla questione via Vecchia Buoncammino) che nei mesi scorsi ha richiesto "la medesima procedura di Accordo di Programma" per la valorizzazione di un sito archeologico, con perequazione dei valori economici in diritti volumetrici. La ditta lamenta la prontezza con cui il Comune ha dato seguito al caso passando l'oggetto in discussione consiliare e sottolinea come "la solerte" disamina dell'istanza presentata da altri abbia "leso il principio dell'equo trattamento". Pertanto si diffida l'Amministrazione "a concludere il procedimento avviato prioritariamente ad ogni altra postuma richiesta".
Ma il sindaco Stacca avrebbe, seppur non ufficialmente, mostrato la sua non disponibilità a dar seguito alla proposta. Intanto, l'associazione Spiragli ha protocollato in data odierna una richiesta di incontro con il primo cittadino al fine di stabilire le modalità di istituzione della cabina di regia, un progetto tracciato nel corso del consiglio monotematico svoltosi lo scorso 17 luglio.
Il documento fa riferimento alla richiesta di Accordo di Programma del 22 luglio 2009. La ditta proprietaria formulava a suo tempo una proposta di cessione del bene paleontologico a fronte di un indennizzo costituito da diritti volumetrici residenziali da riconoscere, previa variante urbanistica, su aree di proprietà della stessa Ecospi. Dopo tre anni, si legge nel documento, "l'Amministrazione comunale semplicemente e senza alcuna motivazione, non ha inteso dar seguito all'esame della proposta, e ciò è riconducibile a inadempienza".
Nell'atto, inoltre, si richiama l'interessamento mostrato dall'Amministrazione nei confronti di un'altra ditta (il riferimento è alla questione via Vecchia Buoncammino) che nei mesi scorsi ha richiesto "la medesima procedura di Accordo di Programma" per la valorizzazione di un sito archeologico, con perequazione dei valori economici in diritti volumetrici. La ditta lamenta la prontezza con cui il Comune ha dato seguito al caso passando l'oggetto in discussione consiliare e sottolinea come "la solerte" disamina dell'istanza presentata da altri abbia "leso il principio dell'equo trattamento". Pertanto si diffida l'Amministrazione "a concludere il procedimento avviato prioritariamente ad ogni altra postuma richiesta".
Ma il sindaco Stacca avrebbe, seppur non ufficialmente, mostrato la sua non disponibilità a dar seguito alla proposta. Intanto, l'associazione Spiragli ha protocollato in data odierna una richiesta di incontro con il primo cittadino al fine di stabilire le modalità di istituzione della cabina di regia, un progetto tracciato nel corso del consiglio monotematico svoltosi lo scorso 17 luglio.