
Territorio
Cava Pontrelli, il Comune capofila di un gruppo di lavoro?
E' la proposta del sindaco Stacca. La replica dell'assessore regionale Angela Barbanente
Altamura - mercoledì 22 maggio 2013
17.20
Fa discutere una nota diffusa dal Palazzo di città, a firma del sindaco Mario Stacca, che sottolineando l'impellenza di un intervento di salvaguardia delle impronte dei dinosauri in Cava Pontrelli, rimarca la necessità di coinvolgere la comunità internazionale dei paleontologi per consentire lo studio del sito, proponendo il Comune di Altamura quale capofila di un gruppo di lavoro all'interno del quale si ritiene fondamentale anche l'apporto del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. "Tale gruppo – si legge nel comunicato - definirà le strategie e pianificherà gli impegni economici necessari ad intervenire immediatamente sul sito in questione, per svolgere al meglio le attività succitate''. "Un esempio da incoraggiare", commenta l'onorevole Pino Pisicchio che esprime altresì un vivo apprezzamento alle dichiarazioni del primo cittadino.
Ma immediata è la risposta dell'assessore regionale Angela Barbanente, pubblicata sul sito della Regione: "Fuori dalla genericità del comunicato, se l'idea è quella di un'azione coordinata fra enti pubblici, posso affermare che tale azione è già in atto fra Ministero e Regione per quanto di rispettiva competenza: la Soprintendenza archeologica ha avviato l'esproprio, essenziale per la valorizzazione da parte della Regione cha ha da tempo assicurato la disponibilità delle risorse. Il primo contributo che ci si aspetta dal privato è la messa a disposizione del sito per la sua tutela e valorizzazione. È bene ricordare infatti che 1 milione di fondi FAS assegnati proprio a al fine dalla Regione al Comune si sono persi perché la cava non era nella disponibilità dell'ente".
Ma immediata è la risposta dell'assessore regionale Angela Barbanente, pubblicata sul sito della Regione: "Fuori dalla genericità del comunicato, se l'idea è quella di un'azione coordinata fra enti pubblici, posso affermare che tale azione è già in atto fra Ministero e Regione per quanto di rispettiva competenza: la Soprintendenza archeologica ha avviato l'esproprio, essenziale per la valorizzazione da parte della Regione cha ha da tempo assicurato la disponibilità delle risorse. Il primo contributo che ci si aspetta dal privato è la messa a disposizione del sito per la sua tutela e valorizzazione. È bene ricordare infatti che 1 milione di fondi FAS assegnati proprio a al fine dalla Regione al Comune si sono persi perché la cava non era nella disponibilità dell'ente".