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La città
Cava dei dinosauri: niente tutela con i soldi del Governo
Il Movimento Ora e le preoccupazioni per il futuro della cava
Altamura - venerdì 27 ottobre 2017
Le orme dimenticate dalla burocrazia.
E' questo il grido d'allarme lanciato dal Movimento Ora a seguito della firma della convenzione tra la Città metropolitana di Bari e il Comune di Altamura per l'utilizzo dei fondi stanziati dal Governo e finalizzati alla messa in sicurezza di Cava Pontrelli.
Secondo quanto dichiarato da Franco Fiore il progetto redatto dal Comune in accordo con la città metropolitana prevede "interventi strutturali" che nulla hanno a che vedere con le opere di tutela e salvaguardia delle orme già duramente danneggiate dalle intemperie e da anni di incuria.
"Sostanzialmente, da quanto si può evincere dalla convenzione approvata, le voci interessate dal finanziamento sono recinzioni, muretti, palizzate, illuminazioni, giochi di luci e suoni e opifici per il ristoro" denuncia Franco Fiore.
"Sono quasi due lustri ormai che con tutte le nostre forze, in ogni sede, e anche con il ricorso ad un esposto presso la Procura di Bari abbiamo denunciato l'inspiegabile mancanza di interesse dello Stato, del Ministero ai Beni e alle Attività Culturali (MIBACT) e del suo organo periferico regionale, la Sovrintendenza, all'assoluta urgenza di agevolare lo studio scientifico dell'unicum paleontologico e la tutela e conservazione delle Orme. Dopo aver impiegato 16 anni per ottenere l'esproprio dell'Area, è molto evidente la volontà amministrativa di utilizzare fondi pubblici senza, di fatto, nutrire sensibilità alcuna per il valore storico, scientifico e culturale della Valle dei Dinosauri, che, in assoluta continuità, viene utilizzata come occasione per attrarre l'attenzione di imprese che con la ricerca scientifica, con la cultura e con la bellezza hanno molto poco a che fare".
Eppure per tutelare l'immenso patrimonio il Comune aveva dato vita ad un comitato scientifico composto da nomi illustri della cultura e del mondo universitario al fine di fornire indicazioni preziose per la tutela delle orme e richiamare l'attenzione delle Istituzioni nazionali oltre a quelle del mondo scientifico, sulla cava dei dinosauri.
Un comitato con "compiti promozionali" aveva spiegato l'allora assessore Enzo Rifino ai microfoni di Altamuralife specificando che i fondi messi a disposizione dal Governo, un milione di euro circa, sarebbero stati gestiti direttamente dal Comune e dalla Città metropolitana.
Parole che avevano trovato conferma nelle dichiarazioni dal segretario regionale del Mibact, Eugenia Vantaggiato, che aveva annunciato l'avvio di una "progettazione geologica e idrogeologica della cava attraverso un rilievo dettagliato delle orme, fatto con i droni". Una progettazione a cui sarebbe stata aggiunta anche una vera e propria catalogazione delle orme.
Progettazione di cui, stando alla parole di Franco Fiore, non c'è traccia.
E' questo il grido d'allarme lanciato dal Movimento Ora a seguito della firma della convenzione tra la Città metropolitana di Bari e il Comune di Altamura per l'utilizzo dei fondi stanziati dal Governo e finalizzati alla messa in sicurezza di Cava Pontrelli.
Secondo quanto dichiarato da Franco Fiore il progetto redatto dal Comune in accordo con la città metropolitana prevede "interventi strutturali" che nulla hanno a che vedere con le opere di tutela e salvaguardia delle orme già duramente danneggiate dalle intemperie e da anni di incuria.
"Sostanzialmente, da quanto si può evincere dalla convenzione approvata, le voci interessate dal finanziamento sono recinzioni, muretti, palizzate, illuminazioni, giochi di luci e suoni e opifici per il ristoro" denuncia Franco Fiore.
"Sono quasi due lustri ormai che con tutte le nostre forze, in ogni sede, e anche con il ricorso ad un esposto presso la Procura di Bari abbiamo denunciato l'inspiegabile mancanza di interesse dello Stato, del Ministero ai Beni e alle Attività Culturali (MIBACT) e del suo organo periferico regionale, la Sovrintendenza, all'assoluta urgenza di agevolare lo studio scientifico dell'unicum paleontologico e la tutela e conservazione delle Orme. Dopo aver impiegato 16 anni per ottenere l'esproprio dell'Area, è molto evidente la volontà amministrativa di utilizzare fondi pubblici senza, di fatto, nutrire sensibilità alcuna per il valore storico, scientifico e culturale della Valle dei Dinosauri, che, in assoluta continuità, viene utilizzata come occasione per attrarre l'attenzione di imprese che con la ricerca scientifica, con la cultura e con la bellezza hanno molto poco a che fare".
Eppure per tutelare l'immenso patrimonio il Comune aveva dato vita ad un comitato scientifico composto da nomi illustri della cultura e del mondo universitario al fine di fornire indicazioni preziose per la tutela delle orme e richiamare l'attenzione delle Istituzioni nazionali oltre a quelle del mondo scientifico, sulla cava dei dinosauri.
Un comitato con "compiti promozionali" aveva spiegato l'allora assessore Enzo Rifino ai microfoni di Altamuralife specificando che i fondi messi a disposizione dal Governo, un milione di euro circa, sarebbero stati gestiti direttamente dal Comune e dalla Città metropolitana.
Parole che avevano trovato conferma nelle dichiarazioni dal segretario regionale del Mibact, Eugenia Vantaggiato, che aveva annunciato l'avvio di una "progettazione geologica e idrogeologica della cava attraverso un rilievo dettagliato delle orme, fatto con i droni". Una progettazione a cui sarebbe stata aggiunta anche una vera e propria catalogazione delle orme.
Progettazione di cui, stando alla parole di Franco Fiore, non c'è traccia.