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La città
Capitale italiana della cultura, Altamura fuori dalla short list
Il Ministero rende note le 10 finaliste
Altamura - martedì 15 novembre 2016
18.00
Alghero, Aquileia, Comacchio, Erice, Ercolano, Montebelluna, Palermo, Recanati, Settimo torinese e Trento.
Sono queste le dieci città finaliste per il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2018 scelte all'unanimità dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni tra le 21 città partecipanti.
Resta dunque fuori la città di Altamura che il Municipio cittadino aveva candidato sperando di dare una sferzata al sistema culturale e soprattutto turistico del territorio in vista di Matera 2019.
Oggi i sogni di gloria si sono infranti sulle poche righe diffuse dal Ministero dei Beni culturali da cui si apprende che alla vincitrice verrà assegnato un contributo di 1 milione di euro e l'esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. Il titolo è stato istituito dalla legge Art Bonus sulla scia della vasta e virtuosa partecipazione di diverse realtà italiane al processo di selezione per individuare la Capitale europea della cultura 2019.
"Abbiamo ricevuto molte proposte di elevata qualità – riferisce il presidente Baia Curioni – a dimostrazione che le città candidate hanno saputo combinare insieme cultura, partecipazione e creazione di capitale sociale. È il segno che anche grazie alla Capitale italiana della Cultura la capacità di sviluppare progetti integrati è cresciuta su tutto il territorio nazionale".
La commissione esaminerà nel mese di gennaio le 10 finaliste, mentre la proclamazione della Capitale italiana per il 2018 è prevista per martedì 31 gennaio alle ore 15.
Sono queste le dieci città finaliste per il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2018 scelte all'unanimità dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni tra le 21 città partecipanti.
Resta dunque fuori la città di Altamura che il Municipio cittadino aveva candidato sperando di dare una sferzata al sistema culturale e soprattutto turistico del territorio in vista di Matera 2019.
Oggi i sogni di gloria si sono infranti sulle poche righe diffuse dal Ministero dei Beni culturali da cui si apprende che alla vincitrice verrà assegnato un contributo di 1 milione di euro e l'esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. Il titolo è stato istituito dalla legge Art Bonus sulla scia della vasta e virtuosa partecipazione di diverse realtà italiane al processo di selezione per individuare la Capitale europea della cultura 2019.
"Abbiamo ricevuto molte proposte di elevata qualità – riferisce il presidente Baia Curioni – a dimostrazione che le città candidate hanno saputo combinare insieme cultura, partecipazione e creazione di capitale sociale. È il segno che anche grazie alla Capitale italiana della Cultura la capacità di sviluppare progetti integrati è cresciuta su tutto il territorio nazionale".
La commissione esaminerà nel mese di gennaio le 10 finaliste, mentre la proclamazione della Capitale italiana per il 2018 è prevista per martedì 31 gennaio alle ore 15.