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La città

"Basta ai casi di tumore in città", la petizione arriva in Comune

6138 firme per chiedere verità sull'emergenza cancro

Effettuare uno screening del territorio per capire se le diffuse patologie oncologiche siano riconducibili a fattori ambientali.

E' quanto chiede Pietro Marvulli, giovane cittadino promotore di "Basta ai casi di tumori in città", in una lettera ad amministratori e dirigenti della città. Nella missiva, che segue una vasta mobilitazione nata dal bisogno di verità e chiarezza sulla diffusione di carcinomi negli ultimi anni, Marvulli chiede che si effettui un'indagine su "eventuali cause che ad oggi hanno portato il nostro territorio ad avere un'incidenza tumorale superiore alla media nazionale".

Lo scorso 25 maggio, in piazza Duomo, era terminata con successo la raccolta firme promossa dal movimento a marzo. Firme poi protocollate presso gli uffici del Comune: ben 6138, ovvero oltre un quarto degli abitanti adulti di Altamura, a dimostrazione della notevole e diffusa attenzione verso il tema: "Siamo speranzosi di credere – continua Marvulli – che questa petizione non cada nel baratro della vostra indifferenza e ci auguriamo che venga posta all'attenzione e alla sensibilità del governo cittadino".

"Come semplici cittadini – conclude Marvulli – pensiamo che la politica ha il compito e il dovere di restituire la verità e la responsabilità di quello che negli anni "forse" è accaduto sul nostro territorio. Se alla politica bisogna affidare ancora la propria fiducia bisognerebbe ripartire dalle reali esigenze dei cittadini".
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