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Autismo, approvate le Linee guida regionali

Offrire alle famiglie riferimenti puntuali. Soddisfazione da parte dell'assessore Gentile

Sono state approvate le linee guida regionali per l'autismo. Un passo necessario per offrire indicazioni operative e vincolanti a tutti i decisori pubblici che operano sul territorio regionale, in primis alle ASL e a tutti gli operatori del Servizio Sanitario Regionale, ma anche alle strutture sociali e alle istituzioni scolastiche impegnate in Puglia per la diagnosi, la presa in carico, la cura e l'educazione dei bambini, degli adolescenti e degli adulti con autismo, ed offrire alle loro famiglie dei riferimenti puntuali sulle opportunità di accesso ai servizi e sulle prospettive di sviluppo di una rete di servizi diffusa su tutto il territorio regionale, per affrontare efficacemente le problematiche dell'assistenza alle persone con disturbi dello spettro autistico (DSA).

Alla stesura delle Linee Guida hanno lavorato il Servizio Assistenza Territoriale e Prevenzione e il Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria dell'Assessorato al Welfare e Politiche per la Salute, con l'obiettivo di offrire un documento complessivo di indirizzo sia per le attività di programmazione regionale e aziendale, sia per le attività di organizzazione e di erogazione dei servizi, così da assicurare un quadro chiaro, omogeneo e vincolante per tutte le Aziende del SSR.

"Le Linee Guida – afferma con soddisfazione l'assessore alle Politiche per la Salute, Elena Gentile – prima di tutto vogliono fare chiarezza, ridurre l'autorefenzialità e mettere dei punti fermi per l'organizzazione delle Neuropsichiatrie Infantili e delle Equipe dedicate all'Autismo per gli adulti nei Dipartimenti di Salute Mentale di tutte le ASL pugliesi". Le Linee Guida, tra l'altro, per la prima volta istituiscono un tavolo regionale tra tutti i rappresentanti delle principali associazioni di tutela delle famiglie di persone affette da DSA, e i dirigenti ASL. Inoltre la Giunta regionale assume l'impegno alla istituzione della figura del garante per i Disabili, con una specifica attenzione ai disabili con autismo. E ancora vengono chiaramente individuati 2 centri di riferimento regionale, per i bambini affetti da autismo (l'IRCCS Medea di Brindisi) e per gli adulti (il Policlinico di Bari), che molto dovranno lavorare per ridurre la notevole mobilità passiva che spinge tante famiglie a recarsi in altre regioni, come ad esempio in Toscana, per le diagnosi, per i monitoraggi periodici e gli aggiornamenti dei progetti educativi individualizzati (PEI).
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