
La città
Assistenza specialistica, genitori sul piede di guerra
Incontro a palazzo di città per cercare soluzioni
Altamura - giovedì 17 settembre 2015
8.36
La storia si ripete. Come lo scorso anno i genitori dei bambini destinatari dell'assistenza specialistica sono sul piede di guerra. Diverse le questioni sollevate e già finite all'attenzione dell'assessore all'istruzione Angela Grieco.
Il servizio di assistenza specialistica in favore degli alunni con disabilità che frequentano la scuola dell'obbligo, è espletato dall'Ente Municipale che ne affida la gestione a cooperative o enti privati aventi titoli e capacità di poter mettere in pratica le proposte progettuali elaborate dagli istituti scolastici, finalizzate allo sviluppo delle potenzialità dell'alunno con disabilità nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
Un'attività tanto delicata e complessa quanto fondamentale per lo sviluppo dei bambini.
"Con l'assistenza specialistica si garantisce il diritto allo studio e il diritto all'integrazione di bimbi disabili" chiosa una delle mamme autrici della protesta.
"In questi giorni è iniziata la scuola, molti dei nostri bimbi hanno iniziato un nuovo percorso scolastico riscontrando sin da subito sostanziali difficoltà sia per il sostegno da parte del MIUR che per l'assistenza specialistica comunale. Abbiamo scoperto che i nostri figli saranno seguiti da uno specialista solo per 3,5 ore a settimana per ciascun bambino e per un tempo, ad oggi, sconosciuto. Ci hanno assegnato pochissime ore, e oggi sembra di essere vittime di una beffa. Con questo programma – continuano le mamme - è impossibile lavorare, impossibile raggiungere degli obbiettivi, impossibile raggiungere anche la più basilare empatia fra alunno e assistente".
Interpellato palazzo di città la risposta è stata lapidaria: "Non ci sono soldi".
Tuttavia a dar man forte alle mamme, è lo stesso assessore all'istruzione Angela Grieco che, nel corso di un incontro svoltosi a palazzo di città, ha assicurato che nei prossimi giorni porterà al tavolo del confronto diverse possibili soluzioni.
Del resto sono diverse le richieste avanzate dalle mamme: "Abbiamo chiesto di aumentare le ore di assistenza per ciascun bambino e soprattutto l'assegnazione e quindi la suddivisione degli specialisti, per ogni singolo bimbo in base alla gravità della patologia. Abbiamo chiesto la continuità di diritto poiché i nostri figli non possono ogni volta trovarsi a dover lavorare con un'assistente diverso per poi ricominciare tutto il percorso. Così diventa solo una perdita di tempo".
Nei prossimi giorni, mamme, insegnati e legali torneranno a palazzo di città per capire, se e come, è possibile risolvere la vicenda, fiduciose anche della disponibilità dell'assessore Grieco che si è dimostrata "collaborativa nei nostri confronti e soprattutto determinata a trovare una soluzione visto che è anche lei una insegnante e una mamma".
Il servizio di assistenza specialistica in favore degli alunni con disabilità che frequentano la scuola dell'obbligo, è espletato dall'Ente Municipale che ne affida la gestione a cooperative o enti privati aventi titoli e capacità di poter mettere in pratica le proposte progettuali elaborate dagli istituti scolastici, finalizzate allo sviluppo delle potenzialità dell'alunno con disabilità nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
Un'attività tanto delicata e complessa quanto fondamentale per lo sviluppo dei bambini.
"Con l'assistenza specialistica si garantisce il diritto allo studio e il diritto all'integrazione di bimbi disabili" chiosa una delle mamme autrici della protesta.
"In questi giorni è iniziata la scuola, molti dei nostri bimbi hanno iniziato un nuovo percorso scolastico riscontrando sin da subito sostanziali difficoltà sia per il sostegno da parte del MIUR che per l'assistenza specialistica comunale. Abbiamo scoperto che i nostri figli saranno seguiti da uno specialista solo per 3,5 ore a settimana per ciascun bambino e per un tempo, ad oggi, sconosciuto. Ci hanno assegnato pochissime ore, e oggi sembra di essere vittime di una beffa. Con questo programma – continuano le mamme - è impossibile lavorare, impossibile raggiungere degli obbiettivi, impossibile raggiungere anche la più basilare empatia fra alunno e assistente".
Interpellato palazzo di città la risposta è stata lapidaria: "Non ci sono soldi".
Tuttavia a dar man forte alle mamme, è lo stesso assessore all'istruzione Angela Grieco che, nel corso di un incontro svoltosi a palazzo di città, ha assicurato che nei prossimi giorni porterà al tavolo del confronto diverse possibili soluzioni.
Del resto sono diverse le richieste avanzate dalle mamme: "Abbiamo chiesto di aumentare le ore di assistenza per ciascun bambino e soprattutto l'assegnazione e quindi la suddivisione degli specialisti, per ogni singolo bimbo in base alla gravità della patologia. Abbiamo chiesto la continuità di diritto poiché i nostri figli non possono ogni volta trovarsi a dover lavorare con un'assistente diverso per poi ricominciare tutto il percorso. Così diventa solo una perdita di tempo".
Nei prossimi giorni, mamme, insegnati e legali torneranno a palazzo di città per capire, se e come, è possibile risolvere la vicenda, fiduciose anche della disponibilità dell'assessore Grieco che si è dimostrata "collaborativa nei nostri confronti e soprattutto determinata a trovare una soluzione visto che è anche lei una insegnante e una mamma".