
Ospedale e sanità
Assistenza primaria, brusco stop da Regione Puglia
Cancellato l’Accordo Integrativo del 2007. Possibile riduzione dei servizi presso gli studi dei medici di famiglia
Puglia - lunedì 14 aprile 2025
10.38
L'assistenza sanitaria primaria gratuita è uno dei baluardi del progresso, che uno paese evoluto come l'Italia ha conquistato, potendo garantire a tutti l'accesso alle cure: "Oggi la sanità territoriale pugliese viene drasticamente indebolita". Questo il commento al vetriolo del Segretario regionale della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale.
Un provvedimento della Regione Puglia, reso pubblico solo in questi ultimi giorni, rischia di aprire un fronte caldo riguardo la sanità territoriale in Puglia.
Infatti, il testo pubblicato dalla Regione Puglia indica la volontà unilaterale di cancellare l'Accordo Integrativo Regionale del 2007, che seppur datato, era quello in vigore. Il provvedimento, reso pubblico qualche giorno fa, annulla di fatto il vecchio protocollo ancora in vigore, poiché la nuova intesa siglata a settembre 2024 non ha ancora ottenuto la ratifica ufficiale da parte della giunta regionale, insomma in Puglia l'organizzazione dell'assistenza sanitaria primaria rischierebbe di fare due passi in dietro.
"Vengono messe in discussione conquiste frutto di anni di lavoro, riducendo sensibilmente i compensi e mettendo a serio rischio il futuro degli infermieri e del personale di studio, figure indispensabili per l'assistenza quotidiana ai cittadini". Descrive uno scenario drammatico il segretario del sindacato dei medici Antonio De Maria, che non lascia fraintendimenti.
Siamo in un periodo storico caratterizzato dalla presenza di pochi professionisti della sanità, molti medici e infermieri, per sopraggiunti limiti di età, sono andati in pensione, altri sono emigrati. Parallelamente l'età media dei pazienti è aumenta sensibilmente, di conseguenza anche il carico di lavoro per le professioni sanitarie, è aumentato sensibilmente.
Intanto i medici non resteranno a guardare, e sembra che in queste ore si stiano susseguendo numerose riunioni di coordinamento, "Non resteremo in silenzio di fronte a questa scelta che minaccia di cancellare anni di progressi nella nostra Regione", ha sostenuto De Maria. Effettivamente oggi la Puglia non può permettersi di perdere pezzi fondamentali del proprio sistema di cure territoriali, specialmente in un momento storico in cui si parla continuamente di rafforzamento dell'assistenza di prossimità.
Insomma, la decisione unilaterale della Regione Puglia di cancellare l'AIR Accordo Integrativo Regionale del 2007, rischia di dare un ulteriore colpo al sistema sanitario territoriale, la partita non è ancora chiusa, e si spera che la giunta regionale in carica prenda a cuore la questione e dia una risposta seria ai professionisti, ma soprattutto ai cittadini.
Un provvedimento della Regione Puglia, reso pubblico solo in questi ultimi giorni, rischia di aprire un fronte caldo riguardo la sanità territoriale in Puglia.
Infatti, il testo pubblicato dalla Regione Puglia indica la volontà unilaterale di cancellare l'Accordo Integrativo Regionale del 2007, che seppur datato, era quello in vigore. Il provvedimento, reso pubblico qualche giorno fa, annulla di fatto il vecchio protocollo ancora in vigore, poiché la nuova intesa siglata a settembre 2024 non ha ancora ottenuto la ratifica ufficiale da parte della giunta regionale, insomma in Puglia l'organizzazione dell'assistenza sanitaria primaria rischierebbe di fare due passi in dietro.
"Vengono messe in discussione conquiste frutto di anni di lavoro, riducendo sensibilmente i compensi e mettendo a serio rischio il futuro degli infermieri e del personale di studio, figure indispensabili per l'assistenza quotidiana ai cittadini". Descrive uno scenario drammatico il segretario del sindacato dei medici Antonio De Maria, che non lascia fraintendimenti.
Siamo in un periodo storico caratterizzato dalla presenza di pochi professionisti della sanità, molti medici e infermieri, per sopraggiunti limiti di età, sono andati in pensione, altri sono emigrati. Parallelamente l'età media dei pazienti è aumenta sensibilmente, di conseguenza anche il carico di lavoro per le professioni sanitarie, è aumentato sensibilmente.
Intanto i medici non resteranno a guardare, e sembra che in queste ore si stiano susseguendo numerose riunioni di coordinamento, "Non resteremo in silenzio di fronte a questa scelta che minaccia di cancellare anni di progressi nella nostra Regione", ha sostenuto De Maria. Effettivamente oggi la Puglia non può permettersi di perdere pezzi fondamentali del proprio sistema di cure territoriali, specialmente in un momento storico in cui si parla continuamente di rafforzamento dell'assistenza di prossimità.
Insomma, la decisione unilaterale della Regione Puglia di cancellare l'AIR Accordo Integrativo Regionale del 2007, rischia di dare un ulteriore colpo al sistema sanitario territoriale, la partita non è ancora chiusa, e si spera che la giunta regionale in carica prenda a cuore la questione e dia una risposta seria ai professionisti, ma soprattutto ai cittadini.