Assistenza domiciliare
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Ospedale e sanità

Assegni di cura, entro il 30 aprile saranno evase tutte le richieste

Incontro chiarificatore tra famiglie e Regione

Non sono bastate le spiegazioni fornite dal governatore Michele Emiliano alle associazione dei disabili gravissimi per impedire la protesta di ammalati e famiglie.

Nella conferenza stampa il governatore aveva confermato l'aumento del finanziamento degli assegni di cura da 18 milioni di euro, a ben 50 milioni di euro.
"Eppure le famiglie si sono trovate per una serie di ragioni in una situazione di particolare disagio. C'è da chiedersi come sia possibile questa distonia. Sarebbe in questo momento facile fare la conta delle responsabilità. A soli fini di chiarezza diciamo che le Asl hanno avuto una nel riclassificare le categorie di disabilità gravi e gravissime".
"L'assegno - ha spiegato il governatore - copre le spese del caregiver, ovvero del soggetto che aiuta la famiglia con un disabile, che è "assunto" tramite l'assegno di cura. Quando è stato varato il decreto pensavamo di passare da 2.700 unità, che erano gli avanti diritto in passato, a non più di 4.000. Questo avrebbe impegnato le UVM, le unità di valutazione multidisciplinari, organi dei Distretti Sociosanitari delle Asl che fanno le valutazioni per stabilire il grado di invalidità, che in un tempo ragionevole avrebbero riclassificato tutti i richiedenti secondo il nuovo sistema".

Emiliano assicura di aver in più occasioni spronato gli uffici a ultimare le certificazioni per procedere all'erogazione del contributo e di anticipare somme per dare continuità ai beneficiari degli assegni di cura degli anni passati ma a quanto pare sono state le stesse associazioni a rifiutare l'anticipo perché pensavano che potesse determinare l'obbligo per alcuni di restituire poi i soldi percepiti, creando ulteriori problemi.
Giustificazioni che non hanno rassicurato le famiglie dei disabili gravissimi i quali giovedì mattina hanno improvvisato una protesta sotto la sede della presidenza regionale costringendo lo stesso Emiliano e scendere in strada per un confronto diretto con gli ammalati.
Come si ricorderà i disabili gravissimi attendono arretrati da luglio 2017, e nonostante le promesse finora solo poche richieste sono state evase. Colpa di un nuovo bando che ha inserito fra i requisiti l'Isee, e che ha portato molte persone - già note all'Asl per le loro patologie gravi - a non rientrare più in graduatoria. Toni accesi, quelli delle associazioni ormai stufe di promesse (il saldo era stato assicurato già a febbraio scorso).
Dopo la protesta il presidente Emiliano con l'assessore al Welfare, Salvatore Ruggeri ha definito un percorso per superare nel minor tempo possibile le criticità amministrativo-sanitarie emerse stabilendo che ciascuna Asl dovrà completare la valutazione sanitaria di tutti coloro che hanno presentato domanda entro la fine del mese di aprile.

La valutazione sanitaria consiste in una serie di visite specialistiche, effettuate prevalentemente a domicilio, procedura che si completa con l'UVM, l'unità di valutazione multidimensionale che decreta l'ammissibilità.
L'obiettivo entro il 30 aprile è completare l'attività di valutazione sanitaria per individuare la platea dei beneficiari.
Con l'aumento del budget a 50 milioni di euro, il presidente Emiliano ha chiarito che l'indirizzo dato dalla Regione Puglia è dare copertura finanziaria agli assegni di cura per tutti i pazienti gravissimi ritenuti ammissibili.
Nel frattempo ogni Asl continuerà, come già sta avvenendo, a liquidare e pagare coloro che sono stati valutati e ritenuti ammissibili al beneficio, man mano che si completa la fase di valutazione sanitaria.
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