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Ospedale e sanità

Assegni di cura, è caos

Il nuovo bando in ritardo e i fondi praticamente dimezzati

Assegni di cura per i disabili gravi ancora appesi al palo.

Questa l'ultima denuncia del Comitato 16 Novembre che denuncia il ritardo nella stesura del nuovo bando.
"Il vecchio è scaduto il 13 luglio scorso e il nuovo non solo non è ancora pronto, ma disporrà di meno della metà dei fondi stanziati nel 2017, tra l'altro ottenuti solo dopo la protesta".
Lo stesso presidente Michele Emiliano è stato perentorio: "La Regione non può ripetere lo sforzo fatto. Uniamoci - questo il suo appello - per ottenere più soldi dallo Stato".

In effetti, si passa da circa 60 milioni a 25 milioni di euro per una platea che col vecchio bando ha sfiorato le 9 mila domande e ne ha soddisfatte poco più di 5 mila. Il tavolo Disabilità convocato presso l'assessorato al welfare e aggiornato al 2 agosto si è concluso con un nulla di fatto, contrassegnato dall'assenza sia del presidente Emiliano che dell'assessore, Salvatore Ruggeri. A rappresentarli il direttore generale del Dipartimento Salute della Regione, Giancarlo Ruscitti e la dirigente dell'assessorato Anna Maria Candela.
"La politica era impegnata altrove – stigmatizza Lamanna presidente del Comitato 16 novembre – Ci sarà la solita attesa e le famiglie dovranno barcamenarsi alla meno peggio In attesa del nuovo bando a settembre".

Tre le proposte della Regione: destinare l'attuale assegno mensile di mille euro a poco più di 2mila persone; portare l'assegno a 800 euro per 2.600 persone, senza rendicontazione; ridurre l'importo a 450 euro per poterlo dare a tutti. "Ridurre drasticamente l'assegno, già insufficiente, è impossibile – spiega Lamanna - In altre regioni lo fanno, ma offrono servizi efficienti".
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