
Economia
Arriva la fattura elettronica
Scatta da oggi l'obbligo per gli enti nazionali
Altamura - venerdì 6 giugno 2014
16.43
La fattura diventa elettronica. Da oggi scatta l'obbligo per gli enti centrali come i Ministeri, le Agenzie fiscali e gli Enti nazionali di previdenza e di assistenza, in attesa che la riforma entri a regime entro marzo 2015, con l'imposizione della fatturazione elettronica anche per gli enti locali.
In pratica, gli Enti nazionali non potranno più accettare o emettere fatture cartacee ma dovranno digitalizzare tutta la contabilità. Con questa nuova riforma, richiesta da tempo dall'Unione Europea, il Governo italiano vuole finalmente avere chiara la situazione dei conti pubblici cercando di dare una soluzione all'annosa questione dei debiti della Pubblica Amministrazione, che nessuno sa esattamente a quale cifra ammontino, e soprattutto dare un colpo secco all'evasione fiscale.
"Numerosi saranno gli effetti positivi di cui si avrà contezza in un lasso di tempo relativamente lungo", spiega Domenico Lorusso, consigliere dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bari. E aggiunge: "Si registreranno miglioramenti nei pagamenti, saranno tangibili la celerità di riscontro e la trasparenza. A guadagnar campo sarà il rapporto enti pubblici-fornitori".
Iniziative di aggiornamento sono state già avviate dall'Ordine. Ieri si è tenuto a Bari un primo incontro a cui seguiranno altri organizzati dalla commissione di studio che si occupa dell'attività formativa.
Grazie al sistema elettronico di cui amministrazioni e aziende oltre che i singoli professionisti ora dovranno dotarsi, ogni fattura viene tracciata in modo univoco, dal Sistema di interscambio gestito dall'Agenzia delle Entrate, prima di essere inviato all'ufficio competente nella Pa che deve pagarla. Lo Stato potrà apprendere in tempo quasi reale lo stato dei conti per ciascuna amministrazione, senza dover aspettare il bilancio annuale. Inoltre la Ragioneria generale dello Stato può confrontare le fatture ricevute dal Sistema con i mandati di pagamento, per scovare le amministrazioni ritardatarie.
In pratica, gli Enti nazionali non potranno più accettare o emettere fatture cartacee ma dovranno digitalizzare tutta la contabilità. Con questa nuova riforma, richiesta da tempo dall'Unione Europea, il Governo italiano vuole finalmente avere chiara la situazione dei conti pubblici cercando di dare una soluzione all'annosa questione dei debiti della Pubblica Amministrazione, che nessuno sa esattamente a quale cifra ammontino, e soprattutto dare un colpo secco all'evasione fiscale.
"Numerosi saranno gli effetti positivi di cui si avrà contezza in un lasso di tempo relativamente lungo", spiega Domenico Lorusso, consigliere dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bari. E aggiunge: "Si registreranno miglioramenti nei pagamenti, saranno tangibili la celerità di riscontro e la trasparenza. A guadagnar campo sarà il rapporto enti pubblici-fornitori".
Iniziative di aggiornamento sono state già avviate dall'Ordine. Ieri si è tenuto a Bari un primo incontro a cui seguiranno altri organizzati dalla commissione di studio che si occupa dell'attività formativa.
Grazie al sistema elettronico di cui amministrazioni e aziende oltre che i singoli professionisti ora dovranno dotarsi, ogni fattura viene tracciata in modo univoco, dal Sistema di interscambio gestito dall'Agenzia delle Entrate, prima di essere inviato all'ufficio competente nella Pa che deve pagarla. Lo Stato potrà apprendere in tempo quasi reale lo stato dei conti per ciascuna amministrazione, senza dover aspettare il bilancio annuale. Inoltre la Ragioneria generale dello Stato può confrontare le fatture ricevute dal Sistema con i mandati di pagamento, per scovare le amministrazioni ritardatarie.