
Cronaca
Arrestati due carabinieri con l'accusa di concussione
Uno è di Altamura
Altamura - domenica 6 ottobre 2013
16.29
Avevano chiesto denaro in cambio di silenzio. Con l'accusa di concussione sono finiti, ieri sera, in carcere due carabinieri in servizio al reparto Radiomobile di Modugno. Uno di loro, V. N., 48enne, è di Altamura. L'altro, E. D. P., 50 enne, è originario di Sessa Aurunca (Caserta). La misura cautelare è stata eseguita dai carabinieri del Comando provinciale e dagli agenti della Squadra mobile di Bari.
L'episodio risale ad agosto, quando i due militari, nell'ambito di un servizio di controllo, si sarebbero fatti consegnare da due giovani una prima tranche di denaro, pari a 100 euro, con la promessa di ricevere altre 700 euro in cambio di una mancata denuncia per presunto reato di prostituzione. I due carabinieri, dunque, non avrebbero portato a compimento il loro lavoro e avrebbero chiesto una cifra di 800 euro complessivi. Ma i due giovani hanno pensato di cautelarsi e hanno denunciato il fatto.
L'ordinanza cautelare è stata firmata dal gip del Tribunale di Bari Susanna De Felice su richiesta del procuratore aggiunto Anna Maria Tosto, ritenendo 15 giorni di carcere sufficienti ad evitare l'inquinamento di prove da parte degli arrestati. Trascorse le due settimane, la misura cautelare sarà convertita in arresti domiciliari.
I due militari sono attualmente detenuti nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
Non è escluso che verifiche in corso da parte della Procura di Bari possano appurare altri episodi di natura analoga, non contestati nella stessa ordinanza d'arresto, riconducibili agli stessi militari.
L'episodio risale ad agosto, quando i due militari, nell'ambito di un servizio di controllo, si sarebbero fatti consegnare da due giovani una prima tranche di denaro, pari a 100 euro, con la promessa di ricevere altre 700 euro in cambio di una mancata denuncia per presunto reato di prostituzione. I due carabinieri, dunque, non avrebbero portato a compimento il loro lavoro e avrebbero chiesto una cifra di 800 euro complessivi. Ma i due giovani hanno pensato di cautelarsi e hanno denunciato il fatto.
L'ordinanza cautelare è stata firmata dal gip del Tribunale di Bari Susanna De Felice su richiesta del procuratore aggiunto Anna Maria Tosto, ritenendo 15 giorni di carcere sufficienti ad evitare l'inquinamento di prove da parte degli arrestati. Trascorse le due settimane, la misura cautelare sarà convertita in arresti domiciliari.
I due militari sono attualmente detenuti nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
Non è escluso che verifiche in corso da parte della Procura di Bari possano appurare altri episodi di natura analoga, non contestati nella stessa ordinanza d'arresto, riconducibili agli stessi militari.