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Territorio

​Aree protette a rischio procedura di infrazione comunitaria

L’onorevole Ventricelli scrive ai Ministeri competenti.

Anche la Puglia è finita nel mirino dell'Unione Europea per il mancato rispetto delle aree protette. In molte zone, tra cui il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, continuano però a svolgersi esercitazioni militari. L'Italia rischia pertanto l'ennesima procedura d'infrazione comunitaria.

A mobilitarsi questa volta è l'onorevole Liliana Ventricelli. Pochi giorni fa la parlamentare del PD ha depositato un'interrogazione al Ministro della Difesa, al Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, riguardante la procedura di indagine della Commissione europea sul rispetto della direttiva "Habitat". La Direzione generale "Ambiente" ha deciso di aprire un fascicolo per verificare l'eventuale violazione in Italia dell'articolo 6, che tutela i siti di interesse comunitario e le zone di protezione speciale componenti la Rete Natura 2000.

Diverse le regioni italiane che nonostante il recepimento di tale direttiva continuano ad assistere nelle loro aree protette allo svolgimento di esercitazioni militari: insieme alla Puglia, anche Emilia Romagna, Abruzzo, Sardegna, Sicilia e Friuli Venezia Giulia. L'UE ha già evidenziato carenze qualitative nelle relazioni di incidenza ambientale e in caso di condanna da parte della Corte europea di giustizia, l'Italia sarà costretta a pagare una sanzione minima di poco meno di 10 milioni di euro, oltre a una penalità tra i 22 mila e i 700 mila euro per ogni giorno di ritardo.

Violazioni gravi alle norme internazionali, nazionali e regionali di tutela ambientale e naturalistica, e che richiedono un intervento immediato del governo. Anche il presidente del Parco dell'Alta Murgia, Cesare Veronico, ha ribadito in questo giorni di aver denunciato in ogni sede competente l'incompatibilità tra le servitù militari e le finalità di tutela e conservazione delle aree naturali protette. Ora è la Ventricelli a chiedere ai Ministri interrogati "se risultino avviate indagini in ordine alla vicenda, se non intendano comunicare i fatti enunciati nell'interrogazione al Presidente della Commissione europea in relazione al mancato controllo e eventuali violazioni di disposizioni comunitarie; quali norme intendano mettere in atto per evitare che venga attivata la procedura di infrazione, e se non intendano sospendere o cessare le attività incompatibili e dannose per le aree protette".
  • Parco Nazionale dell'Alta Murgia
  • Liliana Ventricelli
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