
Territorio
Anche Altamura al Vinitaly
L'azienda Colli della Murgia tra le eccellenze della Puglia
Altamura - martedì 12 aprile 2016
18.49
Tra le 132 aziende presenti nel padiglione della Regione Puglia al Vinitaly c'è anche l'altamurana Colli della Murgia e che oggi hanno incontrato il Governatore della Puglia Michele Emiliano accompagnato dall'assessore alle risorse Agroalimentari Leo Di Gioia.
"Ogni vostro successo, ogni vostra gioia è anche la nostra felicità - ha ricordato Emiliano - voi siete al tempo stesso una tutela, una memoria, ma anche una progettazione verso nuovi traguardi e successi. Voi proiettate in avanti un'attività che racchiude un patrimonio enorme, di talenti, tradizioni, valori".
Ha aggiunto l'assessore di Gioia: "Ogni giorno, in ogni luogo raccontiamo la nostra terra e il nostro modo di lavorare. È un orgoglio per me avere la responsabilità di rappresentare l'Agricoltura pugliese, il primo settore della nostra economia che tiene insieme una parte di storia che custodiamo e una parte di futuro tutto ancora da scrivere". Roberto Moncalvo, di Coldiretti ha concluso: "Grazie a Emiliano e di Gioia per essere qui, perché intorno al futuro dei giovani si costruisce il futuro della Regione e quello dell'Italia, legato in maniera indissolubile alla sua agricoltura".
E proprio oggi Coldiretti ha reso noti i dati del settore vitivinicolo secondo cui sono cresciute del 6% percento nel 2015 le esportazioni dei vini pugliesi.
"La Puglia ha centrato importanti risultati - ha detto il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – e con i 7,5 milioni di ettolitri e gli 88mila ettari a vigneto si è ritagliata uno spazio importante nel panorama enoico nazionale. Ci sono ancora grandi margini di crescita sia in termini di produzione di qualità che di esportazione di prodotto all'estero. In quest'ottica è necessaria una promozione dell'immagine del sistema vitivinicolo di Puglia sui mercati nazionali ed internazionali, usufruendo delle risorse mezze a disposizione dal PSR".
Ad oggi sono 6 le IGT (Indicazioni Geografiche Tipiche) 'Tarantino', 'Valle d'Itria', 'Salento', 'Murgia', 'Daunia', 'Puglia' e 29 i vini pugliesi DOC (Denominazione di Origine Controllata) che detengono un valore inestimabile, intrinseco alla materia prima ed alla professionalità imprenditoriale, che va salvaguardato a difesa della salute dei consumatori e a caratterizzazione della specificità dei prodotti regionali sul mercato globalizzato.
"Già un anno fa ai giovani viticoltori sono stati assegnati 170 ettari a titolo gratuito gratuitamente dalla Riserva Regionale – ha aggiunto il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - e bisogna continuare lungo il percorso avviato. Restano aperte sia come Paese Italia che come Regione Puglia le questioni legate al rispetto delle regole circa la tutela delle indicazioni geografiche e dei marchi, alla determinazione di un giusto rapporto qualità-prezzo per tutte le fasce di prodotto, alla definizione e conoscenza dei dati produttivi e di mercato, alla migliore utilizzazione dei risultati della ricerca anche per contrastare gli effetti del clima impazzito e alla necessità di promuovere su scala internazionale le produzioni pugliesi in modo meno frammentario ed episodico".
Il vino è un motore economico che in Italia genera nove miliardi di fatturato annuo e impiega più di un milione di persone. Il settore ha portato a casa un grande risultato sul fronte della semplificazione, un testo unico che accorpa tutte le disposizioni che disciplinano la materia del comparto vitivinicolo, prima contenute in svariati testi normativi.
Ed i risultati della scelta di qualità degli imprenditori agricoli pugliesi non hanno tardato a farsi vedere: è aumentata del 33% la produzione DOC e DOCG (Denominazione d'Origine Controllata e Garantita). Si tratta di un dato in controtendenza rispetto all'andamento del comparto nel resto del Mezzogiorno, dove i numeri sono in netto ribasso in Basilicata (-13%), Calabria (-25,5%), Sicilia (-19,7%) e Sardegna (-1,3%). Con i suoi 346.000 ettolitri di vino a denominazione d'origine, la Puglia ha contribuito ad accrescere l'incidenza produttiva dei vini meridionali sul totale nazionale, dominato da sempre dalla produzione del Nord Italia.
"Ogni vostro successo, ogni vostra gioia è anche la nostra felicità - ha ricordato Emiliano - voi siete al tempo stesso una tutela, una memoria, ma anche una progettazione verso nuovi traguardi e successi. Voi proiettate in avanti un'attività che racchiude un patrimonio enorme, di talenti, tradizioni, valori".
Ha aggiunto l'assessore di Gioia: "Ogni giorno, in ogni luogo raccontiamo la nostra terra e il nostro modo di lavorare. È un orgoglio per me avere la responsabilità di rappresentare l'Agricoltura pugliese, il primo settore della nostra economia che tiene insieme una parte di storia che custodiamo e una parte di futuro tutto ancora da scrivere". Roberto Moncalvo, di Coldiretti ha concluso: "Grazie a Emiliano e di Gioia per essere qui, perché intorno al futuro dei giovani si costruisce il futuro della Regione e quello dell'Italia, legato in maniera indissolubile alla sua agricoltura".
E proprio oggi Coldiretti ha reso noti i dati del settore vitivinicolo secondo cui sono cresciute del 6% percento nel 2015 le esportazioni dei vini pugliesi.
"La Puglia ha centrato importanti risultati - ha detto il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – e con i 7,5 milioni di ettolitri e gli 88mila ettari a vigneto si è ritagliata uno spazio importante nel panorama enoico nazionale. Ci sono ancora grandi margini di crescita sia in termini di produzione di qualità che di esportazione di prodotto all'estero. In quest'ottica è necessaria una promozione dell'immagine del sistema vitivinicolo di Puglia sui mercati nazionali ed internazionali, usufruendo delle risorse mezze a disposizione dal PSR".
Ad oggi sono 6 le IGT (Indicazioni Geografiche Tipiche) 'Tarantino', 'Valle d'Itria', 'Salento', 'Murgia', 'Daunia', 'Puglia' e 29 i vini pugliesi DOC (Denominazione di Origine Controllata) che detengono un valore inestimabile, intrinseco alla materia prima ed alla professionalità imprenditoriale, che va salvaguardato a difesa della salute dei consumatori e a caratterizzazione della specificità dei prodotti regionali sul mercato globalizzato.
"Già un anno fa ai giovani viticoltori sono stati assegnati 170 ettari a titolo gratuito gratuitamente dalla Riserva Regionale – ha aggiunto il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - e bisogna continuare lungo il percorso avviato. Restano aperte sia come Paese Italia che come Regione Puglia le questioni legate al rispetto delle regole circa la tutela delle indicazioni geografiche e dei marchi, alla determinazione di un giusto rapporto qualità-prezzo per tutte le fasce di prodotto, alla definizione e conoscenza dei dati produttivi e di mercato, alla migliore utilizzazione dei risultati della ricerca anche per contrastare gli effetti del clima impazzito e alla necessità di promuovere su scala internazionale le produzioni pugliesi in modo meno frammentario ed episodico".
Il vino è un motore economico che in Italia genera nove miliardi di fatturato annuo e impiega più di un milione di persone. Il settore ha portato a casa un grande risultato sul fronte della semplificazione, un testo unico che accorpa tutte le disposizioni che disciplinano la materia del comparto vitivinicolo, prima contenute in svariati testi normativi.
Ed i risultati della scelta di qualità degli imprenditori agricoli pugliesi non hanno tardato a farsi vedere: è aumentata del 33% la produzione DOC e DOCG (Denominazione d'Origine Controllata e Garantita). Si tratta di un dato in controtendenza rispetto all'andamento del comparto nel resto del Mezzogiorno, dove i numeri sono in netto ribasso in Basilicata (-13%), Calabria (-25,5%), Sicilia (-19,7%) e Sardegna (-1,3%). Con i suoi 346.000 ettolitri di vino a denominazione d'origine, la Puglia ha contribuito ad accrescere l'incidenza produttiva dei vini meridionali sul totale nazionale, dominato da sempre dalla produzione del Nord Italia.