
La città
Amministrazione contro il Consorzio di bonifica
La giunta chiede l’immediata sospensione dei pagamenti. Questa sera incontro in Regione
Altamura - giovedì 26 giugno 2014
14.38
La vicenda degli avvisi di pagamento inviati dal Consorzio di bonifica ai cittadini altamurani sta scuotendo Palazzo di città. Dopo la discussione in consiglio comunale, oggi è toccato alla giunta deliberare un atto di indirizzo per richiedere la sospensione dei termini di pagamento, fissati per il 30 giugno, "nelle more delle verifiche e dei tavoli tecnici in atto presso la Regione Puglia".
La stessa giunta, inoltre, ha già chiesto la revisione dei conteggi presentati dal Consorzio di bonifica a tutti i cittadini altamurani, e non solo, proprietari di immobili sia rurali sia di abitazioni e locali urbani che non sono direttamente serviti dal consorzio ma che, secondo quest'ultimo, dovrebbero comunque partecipare ai costi per la manutenzione delle condotte idriche.
La notifica di tali avvisi ha suscitato proteste e preoccupazione da parte degli ignari destinatari e della classe politica locale tanto da indurre l'amministrazione comunale, che sin dal primo momento aveva preso le distanze dall'iniziativa dell'ente consortile, ad annunciare l'adozione "di ogni iniziativa per richiedere la totale esclusione dal Piano di classificazione dei fabbricati e degli immobili ricadenti nel perimetro urbano e la riduzione della tassazione imposta dal Consorzio sui fabbricati rurali anche se accatastati all'urbano."
Intanto si aspettano le risultanze dei tavoli tecnici in corso in Regione. E' previsto infatti per questa sera un incontro presso l'assessorato regionale all'agricoltura tra l'assessore Fabrizio Nardoni e i dirigenti del Consorzio di bonifica.
Sul tavolo un principio già stabilito da una legge regionale del 2012: "Il contributo di Bonifica può essere chiesto solo quando l'opera di bonifica e, quindi, l'attività del consorzio procura un beneficio diretto all'immobile di proprietà".
La stessa giunta, inoltre, ha già chiesto la revisione dei conteggi presentati dal Consorzio di bonifica a tutti i cittadini altamurani, e non solo, proprietari di immobili sia rurali sia di abitazioni e locali urbani che non sono direttamente serviti dal consorzio ma che, secondo quest'ultimo, dovrebbero comunque partecipare ai costi per la manutenzione delle condotte idriche.
La notifica di tali avvisi ha suscitato proteste e preoccupazione da parte degli ignari destinatari e della classe politica locale tanto da indurre l'amministrazione comunale, che sin dal primo momento aveva preso le distanze dall'iniziativa dell'ente consortile, ad annunciare l'adozione "di ogni iniziativa per richiedere la totale esclusione dal Piano di classificazione dei fabbricati e degli immobili ricadenti nel perimetro urbano e la riduzione della tassazione imposta dal Consorzio sui fabbricati rurali anche se accatastati all'urbano."
Intanto si aspettano le risultanze dei tavoli tecnici in corso in Regione. E' previsto infatti per questa sera un incontro presso l'assessorato regionale all'agricoltura tra l'assessore Fabrizio Nardoni e i dirigenti del Consorzio di bonifica.
Sul tavolo un principio già stabilito da una legge regionale del 2012: "Il contributo di Bonifica può essere chiesto solo quando l'opera di bonifica e, quindi, l'attività del consorzio procura un beneficio diretto all'immobile di proprietà".