
Eventi e cultura
Altamura e il suo dialetto a Gorizia, capitale europea della cultura
"Ambasciatore" è Donato Laborante
Altamura - venerdì 30 maggio 2025
11.23
Per l'anno di Capitale Europea della Cultura Go! 2025, a Gorizia l'Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei ha presentato l'Antologia Poetica Multilingue dedicata a Carlo Michelstaedter, poeta e filosofo goriziano, figura emblematica della Mitteleuropa. L'opera nasce da un'idea maturata due anni fa e si propone di onorare la memoria di Michelstaedter attraverso una selezione di sue poesie tradotte in numerose lingue.
Il progetto, ideato e curato da Suzana Glavaš e realizzato con la collaborazione di Elena Guerra e Antonella Gallarotti, ha preso forma grazie alla collaborazione di un ampio gruppo di traduttori internazionali, studiosi e artisti. L'antologia si distingue per la sua struttura polifonica, che riflette la complessità linguistica e culturale dell'autore e del territorio goriziano. Le poesie sono state tradotte in 12 lingue, tra cui Italiano, tedesco, latino, greco antico, inglese, francese, ungherese, albanese, croato, sloveno, friulano, ebraico, dialetto altamurano. Un bel riconoscimento per il dialetto altamurano, riconosciuto appunto come lungua.
Ogni lingua è stata scelta con cura per rappresentare un aspetto della vita, degli studi o dell'ambiente culturale di Michelstaedter. Le sezioni dell'antologia seguono un ordine che richiama la sua esperienza linguistica: dalle lingue madre e scolastiche, a quelle del territorio, fino a quelle simboliche della sua visione mitteleuropea e mediterranea. Tra i traduttori coinvolti figurano nomi di rilievo come Győző Szobó, Admira Brahja, Ariel Viterbo, Daniela Bini, Claire Arbo, Paolo Pezzuolo, Laura Furlan, Gianluca Franco, Srečko Fišer e Donato Laborante; quest'ultimo noto per la sua intensa interpretazione in dialetto altamurano di Supplica a mia madre di Pasolini. Alla presentazione del libro ha partecipato Pierfranco Bruni, scrittore, poeta e italianista.
Donato Laborante, in arte Emar, ha partecipato a Gorizia alla presentazione del libro (nella foto è con il ministro della cultura Alessandro Giuli). La curatrice della pubblicazione, Suzana Glavas, è stata ospite ad Altamura di alcune iniziative culturali organizzate dallo stesso Laborante presso la Masseria Jesce e la Dimora Cagnazzi.
Ad Altamura sta crescendo l'attenzione per il dialetto altamurano. A tal proposito, ricordiamo la pubblicazione di "Antologia di scritti in altamurano", presentata all'inizio dell'anno. Si tratta di una pubblicazione in lingua di Altamura, curata da Vincenzo Basile e per l'edizione di "Lo scrigno di Pandora", che ha anche gli obiettivi di essere la "prima pietra" di un'antologia della lingua di Altamura, tutta da costruire, e di contribuire alla definizione di un una metodologia di scrittura.
Il progetto, ideato e curato da Suzana Glavaš e realizzato con la collaborazione di Elena Guerra e Antonella Gallarotti, ha preso forma grazie alla collaborazione di un ampio gruppo di traduttori internazionali, studiosi e artisti. L'antologia si distingue per la sua struttura polifonica, che riflette la complessità linguistica e culturale dell'autore e del territorio goriziano. Le poesie sono state tradotte in 12 lingue, tra cui Italiano, tedesco, latino, greco antico, inglese, francese, ungherese, albanese, croato, sloveno, friulano, ebraico, dialetto altamurano. Un bel riconoscimento per il dialetto altamurano, riconosciuto appunto come lungua.
Ogni lingua è stata scelta con cura per rappresentare un aspetto della vita, degli studi o dell'ambiente culturale di Michelstaedter. Le sezioni dell'antologia seguono un ordine che richiama la sua esperienza linguistica: dalle lingue madre e scolastiche, a quelle del territorio, fino a quelle simboliche della sua visione mitteleuropea e mediterranea. Tra i traduttori coinvolti figurano nomi di rilievo come Győző Szobó, Admira Brahja, Ariel Viterbo, Daniela Bini, Claire Arbo, Paolo Pezzuolo, Laura Furlan, Gianluca Franco, Srečko Fišer e Donato Laborante; quest'ultimo noto per la sua intensa interpretazione in dialetto altamurano di Supplica a mia madre di Pasolini. Alla presentazione del libro ha partecipato Pierfranco Bruni, scrittore, poeta e italianista.
Donato Laborante, in arte Emar, ha partecipato a Gorizia alla presentazione del libro (nella foto è con il ministro della cultura Alessandro Giuli). La curatrice della pubblicazione, Suzana Glavas, è stata ospite ad Altamura di alcune iniziative culturali organizzate dallo stesso Laborante presso la Masseria Jesce e la Dimora Cagnazzi.
Ad Altamura sta crescendo l'attenzione per il dialetto altamurano. A tal proposito, ricordiamo la pubblicazione di "Antologia di scritti in altamurano", presentata all'inizio dell'anno. Si tratta di una pubblicazione in lingua di Altamura, curata da Vincenzo Basile e per l'edizione di "Lo scrigno di Pandora", che ha anche gli obiettivi di essere la "prima pietra" di un'antologia della lingua di Altamura, tutta da costruire, e di contribuire alla definizione di un una metodologia di scrittura.