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La città

Altamura dice no alla violenza criminale, stasera cittadini in piazza

Nei commenti sul web la rabbia e la voglia di reagire della comunità

Altamura è stanca di bombe e di violenza e vuole finalmente alzare la testa.

Non si fanno attendere le reazioni della città dopo la potente deflagrazione che ha squarciato la serenità di un tranquillo mercoledì sera. L'ennesimo episodio di criminalità, quello di Largo Nitti, in un crescendo di esplosioni verificatesi negli ultimi giorni, e culminate in quella che ha caratteristiche di un vero e proprio attentato, più che di un "semplice" avvertimento mafioso.

Rabbia e indignazione montano sul web, insieme allo sconcerto e alla richiesta di preghiere per i giovani rimasti gravemente feriti. Tra chi propone di organizzare subito una fiaccolata o un flash mob, già in serata, chiedendo alle autorità di fare uno strappo alla regola che vorrebbe un preavviso di alcuni giorni, e chi invece consiglia di aspettare, le sfumature sono diverse, ma comune è la voglia di esserci, di manifestare, di partecipare attivamente, per rompere il muro dell'apatia e anche dell'omertà, come chiede Gianpaolo Sforza, animatore del gruppo "Sei di Altamura se": "Cerchiamo di renderci tutti utili in questo momento buio e triste. In primis, un pensiero e una preghiera per le vittime di questo vile gesto. Poi vorrei chiedervi. Siamo in ottomila qui. Nessuno ha notato movimenti o persone sospette nei dintorni del locale? Se sì, non abbiate timore. Forti e uniti. Contro qualsiasi cosa abbia generato una tale ed inspiegabile violenza".

Qualcuno, sconfortato, dichiara di voler lasciare la città, ma la maggioranza dei commenti è all'insegna dello sdegno e al desiderio di reagire dopo un atto che nella coscienza della comunità segna il punto di non ritorno dopo un eccessivo lassismo nei confronti del fenomeno:"Hanno sottovalutato la cosa – scrive un lettore di Altamuralife - dicendo che sono solo "ragazzate". E adesso che ci sono i feriti gravi? Dobbiamo aspettare che scappi il morto per fermarli?".

Accanto alla reazione dei comuni cittadini arrivano anche le prime dichiarazioni degli esponenti politici. "È' necessario far sentire la nostra voce e la nostra vicinanza ai ragazzi ma è ancora più importante lavorare quotidianamente come abbiamo cercato di fare in questi mesi sollevando il problema sicurezza a tutti i livelli", scrive la parlamentare del Pd Liliana Ventricelli aderendo alla proposta di scendere in piazza, e aggiunge: "La nostra città é altro rispetto a quanto stiamo vivendo in questi giorni. Stiamo chiedendo a gran voce da tempo più controllo e più forze dell'ordine. Da stamattina sono in contatto con prefettura e Ministero degli Interni. Ho sentito anche il sindaco per aggiornarci reciprocamente. Il vice Ministro Bubbico sta seguendo da mesi le indagini che ovviamente hanno segreto istruttorio. Dobbiamo collaborare a tutti i livelli; sulla sicurezza dei cittadini nessuna divisione politica, nessuna strumentalizzazione. Un pensiero va ora ai ragazzi che lottano tra la vita e la morte". Altri però non rinunciano a mettere il dito nella piaga: "Come ricorderete giovedì scorso, in seguito a furti, rapine e scassi, ho chiesto con un post di convocare urgentemente un tavolo per la sicurezza per garantire serenità alla nostra comunità", commenta sul suo profilo il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Nicola Loizzo, "qualcuno mi ha detto che la mia richiesta fosse esagerata e quindi poco o niente si è mosso. Spero che adesso qualcosa si muova. Ci voleva il ferimento di sette giovani altamurani, di cui tre versano in condizioni gravi, per far si che qualcuno si attivi per la sicurezza delle nostre famiglie".

"Ho constatato di persona la violenza del vigliacco attentato di questa notte - scrive invece il consigliere regionale Michele Ventricelli - spero che i feriti riescano a farcela, a loro va tutta la mia solidarietà e vicinanza. Lo so serve a poco. Ma questi sono criminali che volevano uccidere. Le istituzioni facciano il loro dovere senza perdere tempo e con grande fermezza. La gente isoli con la propria indignazione qualsiasi fenomeno di violenza. In tutti questi anni anche la nostra città è stata aggredita dalla violenza criminale. Da soli non ce la possiamo fare:ci devono aiutare il Prefetto, il Ministro dell'interno, il Questore. A noi tocca creare una opposizione alla mentalità che a volte assolve questi fenomeni".

"Se rappresentanti delle istituzioni, nelle sedi istituzionali, hanno invitato in questi anni a non drammatizzare, a non "farci male", a smettere di parlare e preoccuparsi di un territorio che "non può essere definito a rischio criminalità organizzata… se tutto, proprio tutto, è stato derubricato a pettegolezzo o maldicenza perché l'isola è "felice", ci vogliamo sorprendere che qualcuno, di notte, vada piazzando bombe, indifferenti alla vita, ai pericoli, alla legge, a tutto?", è il commento del consigliere comunale Enzo Colonna, che punta il dito contro l'indifferenza delle istituzioni, le deficienze nel presidio del territorio e l'assenza di spazi adeguati per i giovani.

Proprio stasera, nel corso di un evento elettorale già programmato, è prevista la presenza al teatro Mercadante del governatore Nichi Vendola. Un'occasione per le istituzioni di dimostrare la vicinanza a una città stanca dell'arroganza criminale e ormai consapevole di non essere un'isola felice.

Intanto ancora sui social i cittadini non si arrendono ed è partita la catena per pubblicizzare la "marcia delle coscienze" con partenza prevista alle 21 da Piazza Zanardelli per poi giungere, "in silenzio e senza bandiere politiche" precisano gli organizzatori, il luogo dell'attentato. La manifestazione al momento non è ancora stata autorizzata dalle Forze dell'ordine che attendono istruzioni dalla Prefettura dove è in corso la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza.
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