
Territorio
Al via la nuova programmazione sociale regionale
A lavoro per il triennio 2013-15. Confermati 270milioni per i Piani sociali di zona
Altamura - lunedì 4 marzo 2013
La Commissione politiche sociali dà inizio alla terza fase di programmazione regionale di welfare. Il terzo Piano regionale fornirà gli indirizzi per l'attuazione dei servizi nel triennio 2013-15. La Commissione ha ricostruito il quadro di interventi effettuato nei due cicli di programmazione, volgendo lo sguardo all'anno in corso e alla futura programmazione.
Intanto per il 2013 sono riconfermati i 270 milioni di euro per i Piani Sociali di Zona, nonostante i tagli al fondo sociale dal Governo centrale.
"L'annualità 2013 - afferma Anna Maria Candela, dirigente regionale del Servizio programmazione sociale e integrazione sociosanitaria - sarà momento di transizione, considerata la situazione di attesa, da parte nostra, di indirizzi comunitari e nazionali. La nostra azione, tuttavia, deve puntare ad evitare la frammentazione dei servizi, ricostruendo una filiera di servizi organizzata, capace di intercettare bisogni e offrire risposte. La novità del nuovo Piano regionale sarà quella di non avere cifre inutilizzate, ma programmare senza accumuli. L'auspicio è che non si pongano freni dall'alto al sistema di welfare pugliese". Di certo, oltre alle risorse ordinarie, si potrà contare sulle risorse straordinarie e aggiuntive per i servizi agli anziani e all'infanzia.
"Il 2013 ė una fase transitoria estremamente importante per delineare gli scenari futuri e programmare con esattezza il triennio che ci attende - dice l'assessore regionale al Welfare Elena Gentile. L'impegno ė riuscire ad indirizzare le risorse affinché, indipendentemente dalle finalizzazioni, possano concretamente dare copertura a tutti i servizi sociali del territorio regionale".
Intanto per il 2013 sono riconfermati i 270 milioni di euro per i Piani Sociali di Zona, nonostante i tagli al fondo sociale dal Governo centrale.
"L'annualità 2013 - afferma Anna Maria Candela, dirigente regionale del Servizio programmazione sociale e integrazione sociosanitaria - sarà momento di transizione, considerata la situazione di attesa, da parte nostra, di indirizzi comunitari e nazionali. La nostra azione, tuttavia, deve puntare ad evitare la frammentazione dei servizi, ricostruendo una filiera di servizi organizzata, capace di intercettare bisogni e offrire risposte. La novità del nuovo Piano regionale sarà quella di non avere cifre inutilizzate, ma programmare senza accumuli. L'auspicio è che non si pongano freni dall'alto al sistema di welfare pugliese". Di certo, oltre alle risorse ordinarie, si potrà contare sulle risorse straordinarie e aggiuntive per i servizi agli anziani e all'infanzia.
"Il 2013 ė una fase transitoria estremamente importante per delineare gli scenari futuri e programmare con esattezza il triennio che ci attende - dice l'assessore regionale al Welfare Elena Gentile. L'impegno ė riuscire ad indirizzare le risorse affinché, indipendentemente dalle finalizzazioni, possano concretamente dare copertura a tutti i servizi sociali del territorio regionale".