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Economia
Agricoltura, in Puglia il biologico ha una marcia in più
Una delle regioni con le maggiori percentuali di operatori e di consumi. Coldiretti prevede una crescita ulteriore
Puglia - martedì 4 settembre 2018
16.13
I prodotti da agricoltura biologica hanno una marcia in più. E la Puglia eccelle tanto da essere una delle tre regioni più "bio" in Italia con 255.853 ettari di coltivazioni e 10.029 operatori biologici. Numeri che producono un incremento del 50% degli operatori rispetto all'anno precedente, con una tendenza in continua crescita.
Dati che sono salutati positivamente dalla Coldiretti Puglia. Continua, infatti, l'aumento tendenziale dei consumi delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell'agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati, il tutto pari ad un aumento dell'81 percento.
L'organizzazione agricola auspica che il settore biologico possa diventare "uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità al prezzo giusto e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini". Infatti l'altra sfida è introdurre nella refezione scolastica ed ospedaliera prodotti provenienti da agricoltura biologica.
Quanto ai comparti del settore primario, le pratiche bio interessano tutti i comparti agricoli olivo (32%), cereali (22%), vite (6%), frutta (2%). Anche rispetto al segmento dell'acquacoltura biologica 3 impianti sono pugliesi.
La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l'imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. "I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia - in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione".
Dati che sono salutati positivamente dalla Coldiretti Puglia. Continua, infatti, l'aumento tendenziale dei consumi delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell'agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati, il tutto pari ad un aumento dell'81 percento.
L'organizzazione agricola auspica che il settore biologico possa diventare "uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità al prezzo giusto e un valore aggiunto per gli enti pubblici sensibili alla corretta alimentazione di adulti e bambini". Infatti l'altra sfida è introdurre nella refezione scolastica ed ospedaliera prodotti provenienti da agricoltura biologica.
Quanto ai comparti del settore primario, le pratiche bio interessano tutti i comparti agricoli olivo (32%), cereali (22%), vite (6%), frutta (2%). Anche rispetto al segmento dell'acquacoltura biologica 3 impianti sono pugliesi.
La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l'imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. "I timori dei consumatori, innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti – conclude Coldiretti Puglia - in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione".