
La città
Agenzia delle Entrate, manutenzione ordinaria e utenze a carico dei concessionari
I locali della nuova sede in attesa dei lavori di adeguamento
Altamura - venerdì 24 aprile 2015
Gli oneri di manutenzione ordinaria dell'immobile, nonché le spese riguardanti le utenze e i servizi attivati per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali, saranno a carico dei soggetti concessionari, mentre gli oneri di manutenzione straordinaria rimangono a carico dell'ente proprietario.
E' quanto stabilito da una delle ultime determine di giunta, in merito ai locali del complesso di proprietà comunale ex mattatoio comunale di via Port'Alba al fine di destinarli a sede degli uffici territoriali dell'Agenzia delle Entrate, che, come si ricorderà, Palazzo di Città ha concesso in uso a titolo gratuito, modificando il precedente schema del contratto.
Una vicenda, quella della nuova sede, che si era incrociata con la questione dei locali dell'immobile già ceduti alla parrocchia Sant'Agostino per attività sociali e ricreative. Una decisione che avrebbe potuto portare a qualche problema di convivenza tra enti diversi nei 370 mq disponibili, ma dopo una lunga discussione, in consiglio, era prevalsa la volontà di convergere su una soluzione condivisa: suddividere i vani dell'ex mattatoio tra chiesa di S.Agostino e uffici dell'Agenzia, secondo la planimetria proposta dall'amministrazione, ma con un'esenzione del 95% per la parrocchia, e suddivisione temporale tra servizi dell'ente la mattina ed attività sociali e ricreative il pomeriggio.
Mentre gli utenti dell'Agenzia delle Entrate continueranno a servirsi della sede distaccata di Altamura, in attesa che siano realizzati i lavori di adeguamento della nuova sede, resta da capire quanto siano fondati i timori degli utenti dell'Agenzia per una soluzione che ha ridimensionato gli spazi di cui precedentemente usufruivano, come pure in quali modalità le diverse attività saranno compatibili.
La stessa delibera riguarda anche la sede della Guardia di Finanza, ovvero i locali dell'ex carcere Mandamentale, per la quale le modifiche allo schema di contratto di concessione in uso richieste dalle Fiamme Gialle riguardano anche la possibilità di un preavviso di sei mesi anziché di tre mesi per il rilascio anticipato dell'immobile, per ragioni logistiche correlate ai tempi tecnici di eventuali spostamenti e/o trasferimenti ad altra sede.
E' quanto stabilito da una delle ultime determine di giunta, in merito ai locali del complesso di proprietà comunale ex mattatoio comunale di via Port'Alba al fine di destinarli a sede degli uffici territoriali dell'Agenzia delle Entrate, che, come si ricorderà, Palazzo di Città ha concesso in uso a titolo gratuito, modificando il precedente schema del contratto.
Una vicenda, quella della nuova sede, che si era incrociata con la questione dei locali dell'immobile già ceduti alla parrocchia Sant'Agostino per attività sociali e ricreative. Una decisione che avrebbe potuto portare a qualche problema di convivenza tra enti diversi nei 370 mq disponibili, ma dopo una lunga discussione, in consiglio, era prevalsa la volontà di convergere su una soluzione condivisa: suddividere i vani dell'ex mattatoio tra chiesa di S.Agostino e uffici dell'Agenzia, secondo la planimetria proposta dall'amministrazione, ma con un'esenzione del 95% per la parrocchia, e suddivisione temporale tra servizi dell'ente la mattina ed attività sociali e ricreative il pomeriggio.
Mentre gli utenti dell'Agenzia delle Entrate continueranno a servirsi della sede distaccata di Altamura, in attesa che siano realizzati i lavori di adeguamento della nuova sede, resta da capire quanto siano fondati i timori degli utenti dell'Agenzia per una soluzione che ha ridimensionato gli spazi di cui precedentemente usufruivano, come pure in quali modalità le diverse attività saranno compatibili.
La stessa delibera riguarda anche la sede della Guardia di Finanza, ovvero i locali dell'ex carcere Mandamentale, per la quale le modifiche allo schema di contratto di concessione in uso richieste dalle Fiamme Gialle riguardano anche la possibilità di un preavviso di sei mesi anziché di tre mesi per il rilascio anticipato dell'immobile, per ragioni logistiche correlate ai tempi tecnici di eventuali spostamenti e/o trasferimenti ad altra sede.