
Scuola e Lavoro
Accordo regionale in agricoltura, più controlli a tutela dei lavoratori
Firmata intesa per prevenire e contrastare il caporalato
Altamura - martedì 8 luglio 2025
17.57
A Bari, nella sede dell'assessorato all'agricoltura della Regione Puglia, è stato firmato un protocollo d'intesa per prevenire e contrastare il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento dei braccianti in agricoltura, puntando al rafforzamento dei controlli e alla tutela dei lavoratori. L'intesa è stata firmata dalla Regione Puglia, con gli assessori all'agricoltura Donato Pentassuglia e al lavoro Sebastiano Leo, insieme ad Arpal Puglia, all'Ispettorato interregionale del lavoro di Bari, Inps Puglia, Inail Puglia, alle organizzazioni agricole regionali (Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Copagri, Confederazione Italiana Liberi Agricoltori, Agci Agrital, Confcooperative, Fedagripesca, Legacoop) e ai sindacati (Uila Uil, Fai Cisl Puglia, Flai Cgil).
Il documento è l'esito di un lavoro di concertazione tra le parti firmatarie e si inserisce nelle politiche regionali già avviate in materia di legalità del lavoro e di inclusione sociale, puntando su un'agricoltura pugliese sempre più competitiva, ma anche giusta, trasparente e rispettosa della dignità delle persone. ''Questo protocollo è il frutto di un lavoro di due anni, coordinato tra gli assessorati e in stretta sinergia con l'Arpal, gli enti di riferimento e l'intero partenariato agricolo'', ha ricordato Pentassuglia.
Le novità sono la raccolta dati e il monitoraggio, con la produzione di report semestrali da parte dell'osservatorio del mercato del lavoro regionale e il contributo informativo dei firmatari. Con Arpal, si avrà un potenziamento dei servizi pubblici per l'impiego (Cpi) con l'incrocio trasparente tra domanda e offerta di lavoro agricolo, insieme all'informazione e tutela dei lavoratori. ''Siamo ancora lontani da un mondo di integrazione ma stiamo percorrendo la strada giusta'', ha aggiunto Leo. L'intesa ha durata triennale e sostituisce i precedenti protocolli. Sono previsti il rafforzamento dei controlli grazie alla collaborazione tra organi ispettivi, enti pubblici e parti sociali, la condivisione e lo scambio di dati per monitorare in modo più puntuale le situazioni di rischio, analisi periodiche dei fenomeni, potenziamento dei centri per l'impiego per facilitare l'incrocio legale tra domanda e offerta di lavoro nel settore e campagne di informazione sanitaria e sindacale sui diritti dei lavoratori (in più lingue, per informare gli stranieri).
Il documento è l'esito di un lavoro di concertazione tra le parti firmatarie e si inserisce nelle politiche regionali già avviate in materia di legalità del lavoro e di inclusione sociale, puntando su un'agricoltura pugliese sempre più competitiva, ma anche giusta, trasparente e rispettosa della dignità delle persone. ''Questo protocollo è il frutto di un lavoro di due anni, coordinato tra gli assessorati e in stretta sinergia con l'Arpal, gli enti di riferimento e l'intero partenariato agricolo'', ha ricordato Pentassuglia.
Le novità sono la raccolta dati e il monitoraggio, con la produzione di report semestrali da parte dell'osservatorio del mercato del lavoro regionale e il contributo informativo dei firmatari. Con Arpal, si avrà un potenziamento dei servizi pubblici per l'impiego (Cpi) con l'incrocio trasparente tra domanda e offerta di lavoro agricolo, insieme all'informazione e tutela dei lavoratori. ''Siamo ancora lontani da un mondo di integrazione ma stiamo percorrendo la strada giusta'', ha aggiunto Leo. L'intesa ha durata triennale e sostituisce i precedenti protocolli. Sono previsti il rafforzamento dei controlli grazie alla collaborazione tra organi ispettivi, enti pubblici e parti sociali, la condivisione e lo scambio di dati per monitorare in modo più puntuale le situazioni di rischio, analisi periodiche dei fenomeni, potenziamento dei centri per l'impiego per facilitare l'incrocio legale tra domanda e offerta di lavoro nel settore e campagne di informazione sanitaria e sindacale sui diritti dei lavoratori (in più lingue, per informare gli stranieri).