
La città
A scuola senza zaino
Avviata la sperimentazione alla San Francesco d’Assisi
Altamura - sabato 10 ottobre 2015
Aria nuova al V circolo Didattico San Francesco d'Assisi di Altamura, almeno per 72 alunni, ovvero tre classi prime, interessate dall'innovativo modello di scuola-comunità denominato "Senza Zaino. Una Scuola Comunitaria..."
Il progetto, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica Pasqua Loviglio, riguarda al momento un numero limitato di alunni.
Elemento basilare della sperimentazione è la suddivisione degli spazi. Infatti, al posto della classica lezione "frontale" del docente, il sistema prevede la condivisione dei banchi e del materiale tra gli scolari.
lo spazio aula, si articola in aree di lavoro: l'area tavoli, l'area della matematica, l'area della lingua, l'area delle scienze naturali e antropologiche, l'area delle arti.
L'aula, si presenta con quattro banchi e sei sedie, due per lato mentre il lato scoperto è dedicato all'insegnante che si sposta di volta in volta.
I bambini si recano a scuola solo con uno zaino uguale per tutti ed con un raccoglitore, condividendo con gli altri alunni fogli, penne e matite.
L'approccio didattico è, ovviamente, differente rispetto alle modalità di lezione delle classi non sperimentali.
Addio, quindi, all'idea classica, e se vogliamo un po' romantica, dell'aula, con il docente disposto frontalmente agli alunni seduti ai banchi sistemati in file.
«Il metodo didattico - commenta soddisfatta la Dirigente Scolastica - recupera i classici della pedagogia, come Pestalozzi, Montessori, Dewey, Freinet, Bruner, Gardner, e propone un nuovo modello di scuola, dove il sapere si fonda sull'esperienza, con alunni e docenti impegnati a creare un ambiente ricco di stimoli».
Le insegnanti che partecipano al programma, hanno seguito un corso di formazione che si compone di più moduli.
Questo metodo, che fonda l'apprendimento, sul gioco e sulla condivisione degli oggetti, permette ai bambini di crescere e sviluppare un diverso approccio al lavoro, con ottimi risultati in termini di preparazione, come è possibile vedere dai risultati delle prove invalsi.
Anche i genitori hanno avuto un ruolo fondamentale, partecipando alla progettazione e alla costruzione degli strumenti didattici.
"A scuola senza zaino" si sta diffondendo su tutto il territorio nazione, al momento coinvolge oltre 200 scuole e 20.000 alunni (in Puglia sono venti gli istituti interessati), perché i bambini, che sono i primi attori, lo hanno già promosso a pieni voti.
Intanto, proprio la città di Bari, dal 9 all'11 ottobre ospiterà un convegno nazionale sulla sperimentazione "a scuola senza zaino" dal titolo "l'ascolto, il silenzio e la bellezza".
Il progetto, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica Pasqua Loviglio, riguarda al momento un numero limitato di alunni.
Elemento basilare della sperimentazione è la suddivisione degli spazi. Infatti, al posto della classica lezione "frontale" del docente, il sistema prevede la condivisione dei banchi e del materiale tra gli scolari.
lo spazio aula, si articola in aree di lavoro: l'area tavoli, l'area della matematica, l'area della lingua, l'area delle scienze naturali e antropologiche, l'area delle arti.
L'aula, si presenta con quattro banchi e sei sedie, due per lato mentre il lato scoperto è dedicato all'insegnante che si sposta di volta in volta.
I bambini si recano a scuola solo con uno zaino uguale per tutti ed con un raccoglitore, condividendo con gli altri alunni fogli, penne e matite.
L'approccio didattico è, ovviamente, differente rispetto alle modalità di lezione delle classi non sperimentali.
Addio, quindi, all'idea classica, e se vogliamo un po' romantica, dell'aula, con il docente disposto frontalmente agli alunni seduti ai banchi sistemati in file.
«Il metodo didattico - commenta soddisfatta la Dirigente Scolastica - recupera i classici della pedagogia, come Pestalozzi, Montessori, Dewey, Freinet, Bruner, Gardner, e propone un nuovo modello di scuola, dove il sapere si fonda sull'esperienza, con alunni e docenti impegnati a creare un ambiente ricco di stimoli».
Le insegnanti che partecipano al programma, hanno seguito un corso di formazione che si compone di più moduli.
Questo metodo, che fonda l'apprendimento, sul gioco e sulla condivisione degli oggetti, permette ai bambini di crescere e sviluppare un diverso approccio al lavoro, con ottimi risultati in termini di preparazione, come è possibile vedere dai risultati delle prove invalsi.
Anche i genitori hanno avuto un ruolo fondamentale, partecipando alla progettazione e alla costruzione degli strumenti didattici.
"A scuola senza zaino" si sta diffondendo su tutto il territorio nazione, al momento coinvolge oltre 200 scuole e 20.000 alunni (in Puglia sono venti gli istituti interessati), perché i bambini, che sono i primi attori, lo hanno già promosso a pieni voti.
Intanto, proprio la città di Bari, dal 9 all'11 ottobre ospiterà un convegno nazionale sulla sperimentazione "a scuola senza zaino" dal titolo "l'ascolto, il silenzio e la bellezza".