
Convegni
Spazio alle donne in politica
mercoledì 28 marzo 2012
17.00
Laboratorio urbano Port'Alba
Proposta di legge di iniziativa popolare per la modifica della legge elettorale regionale, finalizzata a dare più forza e più spazio alle donne nella politica e nelle liste elettorali. Un approfondimento sul tema con Magda Terrevoli, portavoce del comitato promotore della proposta di legge.
L'incontro informale, è aperto alle forze politiche, al mondo dell'associazionismo, della scuola e Università, della società civile e a chiunque desideri essere informato e dare poi un contributo ad organizzare una iniziativa pubblica, condivisa, per lanciare la raccolta delle firme per il raggiungimento dell'obiettivo.
Breve informazione sulla Proposta di legge regionale di iniziativa popolare
Disposizioni in materia di equilibrio nella rappresentanza di genere nelle elezioni per il Consiglio regionale e il Presidente della Regione Modifiche alla legge regionale 28 gennaio 2005 n. 2 "Norme per l'elezione del Consiglio regionale e della/del Presidente della Giunta regionale".
RELAZIONE
Con la presente proposta di legge di iniziativa popolare si intende introdurre nella disciplina delle elezioni per il Consiglio regionale e la/il Presidente della Regione norme tese ad assicurare un maggior equilibrio nella rappresentanza di genere, attuando pienamente in tal modo il disposto di cui all'articolo 51 della Costituzione. Tale iniziativa si fonda su di un accurato lavoro scientifico di analisi degli effetti generati dalla normativa vigente, di analisi comparata delle proposte esistenti in Italia ed in altri Paesi dell'Unione Europea ma, soprattutto, sulle pratiche politiche, di relazione, fra gruppi di donne presenti, nella nostra realtà territoriale, negli ambiti sociali, civili, politici, istituzionali, delle professioni e in organismi di pari opportunità.
Attualmente nell'assise consiliare regionale è evidente la scarsa presenza femminile: tre sole donne su 70 consiglieri è pari al 4,28% dell'intera rappresentanza. Tale dato dimostra l'esigenza di adottare regole idonee a realizzare una democrazia effettivamente paritaria, così come impone la Costituzione italiana. Tale proposta di legge mira quindi a novellare la legge regionale n.2/2005, in modo che anche la Regione Puglia assicuri "pari opportunità tra donne e uomini" (art. 51 Cost.) e che anche il sistema elettorale pugliese promuova "la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive" (art. 117, settimo comma, Cost.).
In particolare
l'articolo 1 modifica l'articolo 3 della legge n. 2/2005 nel senso di prevedere che:
a) in ogni lista nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 50% ;
b) la lista che non rispetti questa caratteristica non è ammessa;
c) in tutti i programmi di comunicazione politica deve essere assicurata la presenza paritaria di candidate/i di entrambi i sessi, nei messaggi autogestiti deve essere messa in risalto con pari evidenza la presenza di candidate/i di entrambi i sessi nella lista presentata dal soggetto politico che realizza il messaggio. l'articolo 2 introduce modifiche all'art. 7, L.R. n.2/2005, del seguente tenore:
a) l'elettrice/tore può esprimere uno o due voti di preferenza;
b) qualora ne esprima due, queste non possono riferirsi a candidate/i dello stesso sesso;
c) se l'elettrice/tore esprime due preferenze per candidate/i dello stesso sesso, la seconda preferenza è nulla.
L'incontro informale, è aperto alle forze politiche, al mondo dell'associazionismo, della scuola e Università, della società civile e a chiunque desideri essere informato e dare poi un contributo ad organizzare una iniziativa pubblica, condivisa, per lanciare la raccolta delle firme per il raggiungimento dell'obiettivo.
Breve informazione sulla Proposta di legge regionale di iniziativa popolare
Disposizioni in materia di equilibrio nella rappresentanza di genere nelle elezioni per il Consiglio regionale e il Presidente della Regione Modifiche alla legge regionale 28 gennaio 2005 n. 2 "Norme per l'elezione del Consiglio regionale e della/del Presidente della Giunta regionale".
RELAZIONE
Con la presente proposta di legge di iniziativa popolare si intende introdurre nella disciplina delle elezioni per il Consiglio regionale e la/il Presidente della Regione norme tese ad assicurare un maggior equilibrio nella rappresentanza di genere, attuando pienamente in tal modo il disposto di cui all'articolo 51 della Costituzione. Tale iniziativa si fonda su di un accurato lavoro scientifico di analisi degli effetti generati dalla normativa vigente, di analisi comparata delle proposte esistenti in Italia ed in altri Paesi dell'Unione Europea ma, soprattutto, sulle pratiche politiche, di relazione, fra gruppi di donne presenti, nella nostra realtà territoriale, negli ambiti sociali, civili, politici, istituzionali, delle professioni e in organismi di pari opportunità.
Attualmente nell'assise consiliare regionale è evidente la scarsa presenza femminile: tre sole donne su 70 consiglieri è pari al 4,28% dell'intera rappresentanza. Tale dato dimostra l'esigenza di adottare regole idonee a realizzare una democrazia effettivamente paritaria, così come impone la Costituzione italiana. Tale proposta di legge mira quindi a novellare la legge regionale n.2/2005, in modo che anche la Regione Puglia assicuri "pari opportunità tra donne e uomini" (art. 51 Cost.) e che anche il sistema elettorale pugliese promuova "la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive" (art. 117, settimo comma, Cost.).
In particolare
l'articolo 1 modifica l'articolo 3 della legge n. 2/2005 nel senso di prevedere che:
a) in ogni lista nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 50% ;
b) la lista che non rispetti questa caratteristica non è ammessa;
c) in tutti i programmi di comunicazione politica deve essere assicurata la presenza paritaria di candidate/i di entrambi i sessi, nei messaggi autogestiti deve essere messa in risalto con pari evidenza la presenza di candidate/i di entrambi i sessi nella lista presentata dal soggetto politico che realizza il messaggio. l'articolo 2 introduce modifiche all'art. 7, L.R. n.2/2005, del seguente tenore:
a) l'elettrice/tore può esprimere uno o due voti di preferenza;
b) qualora ne esprima due, queste non possono riferirsi a candidate/i dello stesso sesso;
c) se l'elettrice/tore esprime due preferenze per candidate/i dello stesso sesso, la seconda preferenza è nulla.